
Così nel febbraio dello scorso anno ho segnalato la cosa su Actaplantarum e con l'interessamento e l'aiuto di Luigi Ghillani e di Michele Adorni e l'insostituibile consulenza dell'esperto Lorenzo Peruzzi dell'Università di Pisa siamo giunti ad una identificazione certa, ora pubblicata anche su Notulae to the Italian native vascular flora: 2 - Italian Botanist 2: 73–92. 2016.
Ecco quanto scoperto da Michele, riportato anche sulla notula:"Per quanto riguarda la presunta antica segnalazione di Crocus variegatus per il Parmense, riporto quanto afferma il Parlatore nella sua Flora Italiana (vol. III, pag. 228, anno 1858): “Barbieri me ne ha favorita una pianta dei monti di Parma: dubito però di sbaglio di luogo”. Ciò che mette in discussione il Parlatore è pertanto la provenienza del campione del Barbieri, ma non la sua identità.
Alla luce di questa scoperta, la correttezza della località indicata dal Barbieri diviene pertanto verosimile."
Si tratta perciò di una conferma che ha dovuto attendere 150 anni!
Come determinato dal Peruzzi si tratta di Crocus variegatus Hoppe & Hornsch (specie nota fino a un paio di anni fa come Crocus reticulatus Steven ex Adams) presente sinora in Lazio, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia ...ed ora anche in Emila Romagna.

Allego un paio di foto. Per chi volesse ulteriori notizie e immagini rimando alla segnalazione su Actaplantarum.