Domanda: ma secondo voi la legge regionale che tutela la flora protetta è ancora in vigore?
Saluti, Enrico.
Flora protetta.
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- Iscritto il: sab 31 mag 2008, 12:28
Flora protetta.
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Re: Flora protetta.
http://demetra.regione.emilia-romagna.i ... gge:1977;2
Si, è ancora in vigore pur modificata varie volte.
Ciao
Renato
Si, è ancora in vigore pur modificata varie volte.
Ciao
Renato
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- Iscritto il: sab 31 mag 2008, 12:28
Re: Flora protetta.
Grazie Renato, quindi tecnicamente le specie protette della flora lo sono su tutto il territorio regionale per tutto l'anno? Mi spiego meglio: le orchidee ad esempio sono protette anche quando la loro presenza non è evidenziata dalla fioritura? E come fa chi non s'interessa di flora protetta a saperlo?
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- Iscritto il: dom 25 mag 2008, 21:01
Re: Flora protetta.
....talvolta sono più pericolosi quelli che se ne interessano.
L.
L.
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- Iscritto il: ven 26 dic 2008, 17:48
Re: Flora protetta.
Luigi Ghillani ha scritto:....talvolta sono più pericolosi quelli che se ne interessano.
L.
Sante parole!

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- Iscritto il: sab 31 mag 2008, 12:28
Re: Flora protetta.
Vi riferite al sottoscritto?..... o a voi stessi 
I veri rosicchiatori di biodiversità sono quelli che tagliano boschi, tracciano piste e sbancamenti, circolano fuori strada, incendiano ecc ecc in barba ai regolamenti vigenti, regolamenti evidentemente redatti in modo che sia veramente improbabile applicarli da parte di personale di vigilanza praticamente inesistente.

I veri rosicchiatori di biodiversità sono quelli che tagliano boschi, tracciano piste e sbancamenti, circolano fuori strada, incendiano ecc ecc in barba ai regolamenti vigenti, regolamenti evidentemente redatti in modo che sia veramente improbabile applicarli da parte di personale di vigilanza praticamente inesistente.
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- Iscritto il: dom 25 mag 2008, 21:01
Re: Flora protetta.
Certo poi ci sono sempre quelli che fanno le cose in grande.
L.
L.
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- Iscritto il: ven 26 dic 2008, 17:48
Re: Flora protetta.
A me le parole di Luigi hanno richiamato alla mente i raduni degli "orchidofIli" affiliati in associazione: dove passano queste truppe, tra calpestamenti intensivi e raccolte per gli erbari privati, si crea una devastazione che compete bene con quella degli ungulati. Quindi nel mio caso, Enrico, pensavo proprio alle tristezze di casa mia e non certo a te! Ciao Riccardo
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Re: Flora protetta.
Riccardo e Luigi, mi avete dipinto uno scenario veramente desolante, che non avevo ben presente; io però potrei farvene vedere di peggiori, ma non voglio.
Provo invece a spostare la vostra attenzione su un altro caso di flora protetta distrutta da persone ignare dell'esitenza della legge che la tutela: recentemente ho notato un tasso sradicato da un escavatore e lasciato sul posto a Valditacca in pieno PNATE, considerato che la specie è ben evidente tutto l'anno, è ammissibile che chi opera all'interno di un area protetta non sia a conoscenza della legge sulla tutela della Flora Protetta?
Provo invece a spostare la vostra attenzione su un altro caso di flora protetta distrutta da persone ignare dell'esitenza della legge che la tutela: recentemente ho notato un tasso sradicato da un escavatore e lasciato sul posto a Valditacca in pieno PNATE, considerato che la specie è ben evidente tutto l'anno, è ammissibile che chi opera all'interno di un area protetta non sia a conoscenza della legge sulla tutela della Flora Protetta?
nadia ed enrico, www.florautoctona.com
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- Iscritto il: lun 8 set 2008, 15:56
Re: Flora protetta.
Ciao.
Dal mio punto di vista è il solito noto discorso: le ditte che lavorano (che siano in area protetta o meno) sono del tutto ignare del contesto naturale in cui operano e non hanno la minima idea di cosa abbia più o meno valore ambientale. Responsabili comunque? Non so, si può aprire il dibattito... in ogni caso è chiaro che un ruolo di primo piano, se si opera in area protetta, l'ha l'ente gestore, che si dovrebbe assumere l'onere di guidare passo passo gli interventi, vigilare ed eventualmente reprimere e punire i lavori fatti male. E qui si apre un altro enorme buco nero legato alle possibilità sia economiche che di personale di cui dispongono tali enti, spesso in difficoltà per cause esogene.
Un classico esempio di circolo vizioso. Io non saprei come risolverlo ed in ogni caso non credo potrei farlo come semplice cittadino. Si accettano suggerimenti.
Ciao,
Emanuele
Dal mio punto di vista è il solito noto discorso: le ditte che lavorano (che siano in area protetta o meno) sono del tutto ignare del contesto naturale in cui operano e non hanno la minima idea di cosa abbia più o meno valore ambientale. Responsabili comunque? Non so, si può aprire il dibattito... in ogni caso è chiaro che un ruolo di primo piano, se si opera in area protetta, l'ha l'ente gestore, che si dovrebbe assumere l'onere di guidare passo passo gli interventi, vigilare ed eventualmente reprimere e punire i lavori fatti male. E qui si apre un altro enorme buco nero legato alle possibilità sia economiche che di personale di cui dispongono tali enti, spesso in difficoltà per cause esogene.
Un classico esempio di circolo vizioso. Io non saprei come risolverlo ed in ogni caso non credo potrei farlo come semplice cittadino. Si accettano suggerimenti.
Ciao,
Emanuele
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