Questa sera al tramonto ne ho sentito cantare uno nel Torrente Parma, tra Ponte Verdi e Ponte delle Nazioni.
A differenza della maggioranza dei passeriformi canori, il Pettirosso non canta solo a primavera, nel periodo riproduttivo, ma tutto l'anno, inverno compreso. Ora il canto non ha finalità di corteggiamento, bensì di segnalazione del territorio, che ogni individuo difende con accanimento dai consimili.
Tanto è solitario verso la sua stessa specie, quanto è confidente verso l'uomo, specie se non rischia di finire in tavola insieme alla polenta.
Allego una foto ripreso il 22 dicembre dello scorso anno nel Giardino Ducale di Parma dove mi trovavo per rifornire le mangiatoie installate dalla LIPU, in quel periodo frequentatissime. Terminato il rifornimento risalgo sulla bicicletta e vedo sopra di me un Pettirosso che mi osserva da un ramo; ci fissiamo negli occhi e lui sembra dirmi "ho ancora fame!".
Poi scende a terra davanti a me e subito dopo si posa sulla ruota della bicicletta e addirittura sul manubrio. Piacevolmente stupito per tanta confidenza, riesco a prendere dalla tasca il telefono e a scattargli una foto

Saluti
Franco Roscelli