http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabc.shtml
L'arundo donax diventerà (forse) la nuova frontiera del bioetanolo.
Tarabusino, cannareccione, cannaiola e company ringraziano...
Renato
Fatevi una canna...
Re: Fatevi una canna...
Tanto ormai l'ambiente naturale (quel poco che ne resta) è destinato a soccombere per permettere di fare affari sempre più lucrosi. Il fotovoltaico a terra per me è un esempio simile a quello dei biocarburanti. Consumiamo quel poco suolo che ci rimane per fare queste porcate che permettono i guadagni solo a pochi e non aiutano certamente (se non in modo marginale) l'agricoltura e tanto meno l'ambiente.
Un saluto indignato
Giuliano Gerra
p.s. ma le Associazioni ambientaliste cosa ne pensano? ed i loro rappresentanti?
Un saluto indignato
Giuliano Gerra
p.s. ma le Associazioni ambientaliste cosa ne pensano? ed i loro rappresentanti?
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Re: Fatevi una canna...
.. Associazioni ambientaliste... ma esistono ancora???
Ciao Maurizio
Ciao Maurizio
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Re: Fatevi una canna...
Cari amici del Taccuino,
vi invito ad iscrivervi in massa al WWF Parma (e di conseguenza al WWF Italia) o anche a Legambiente o Lipu (non sono partigiana) o meglio a tutte e tre, se ancora non lo avete fatto, ma anche in tal caso fatelo come attivisti e partecipate attivamente alla vita delle aassociazioni.
In tal modo, anziché mandare un comunicato stampa al giorno a giornali e tv sulle varie emergenze ambientali riusciremo a mandarne almeno tre,
anziché fare un corso di educazione ambientale all'anno, contando anche sulle vostre competenze ne potremo fare almeno due,
potremo fare almeno due rassegne di cine/documentari,
andare nelle scuole di ogni ordine e grado,
e così moltiplicare banchetti, cortei, partecipazione a Consulte e Commissioni comunali e provinciali;
finalmente avremo guardie ecologiche, venatorie, ittiche,
finalmente ci saranno volontari per la gestione delle oasi e delle aree protette che le associazioni suddette curano o dovrebbero curare in provincia...
insomma, le associazioni ambientaliste ci sono e fanno quello che possono, con le forze a loro disposizione, ma sempre con tanta passione (e spesso tanta rabbia e senso di impotenza).
Sono sicura che Maurizio la sa benissimo e ha solo voluto provocare un po': ecco, io ci sono cascata subito, contento?
Dài, scendete a valle, amici naturalisti, agricoltori, fotografi... così si accorgeranno che le associazioni ambientaliste esistono.
Vi aspettiamo in Piazzale Rondani 3/B.
A proposito: questa sera l'ing. Michele Cordioli, che rappresenta WWF e Legambiente nella Commissione Tecnico-scientifica sul PAIP (leggi inceneritore), ci aggiornerà su questa ennesima grossa grana che riguarderà tutti noi e i nostri figli per qualche decina di anni.
Cari auguri a tutti,
Daniela
vi invito ad iscrivervi in massa al WWF Parma (e di conseguenza al WWF Italia) o anche a Legambiente o Lipu (non sono partigiana) o meglio a tutte e tre, se ancora non lo avete fatto, ma anche in tal caso fatelo come attivisti e partecipate attivamente alla vita delle aassociazioni.
In tal modo, anziché mandare un comunicato stampa al giorno a giornali e tv sulle varie emergenze ambientali riusciremo a mandarne almeno tre,
anziché fare un corso di educazione ambientale all'anno, contando anche sulle vostre competenze ne potremo fare almeno due,
potremo fare almeno due rassegne di cine/documentari,
andare nelle scuole di ogni ordine e grado,
e così moltiplicare banchetti, cortei, partecipazione a Consulte e Commissioni comunali e provinciali;
finalmente avremo guardie ecologiche, venatorie, ittiche,
finalmente ci saranno volontari per la gestione delle oasi e delle aree protette che le associazioni suddette curano o dovrebbero curare in provincia...
insomma, le associazioni ambientaliste ci sono e fanno quello che possono, con le forze a loro disposizione, ma sempre con tanta passione (e spesso tanta rabbia e senso di impotenza).
Sono sicura che Maurizio la sa benissimo e ha solo voluto provocare un po': ecco, io ci sono cascata subito, contento?
Dài, scendete a valle, amici naturalisti, agricoltori, fotografi... così si accorgeranno che le associazioni ambientaliste esistono.
Vi aspettiamo in Piazzale Rondani 3/B.
A proposito: questa sera l'ing. Michele Cordioli, che rappresenta WWF e Legambiente nella Commissione Tecnico-scientifica sul PAIP (leggi inceneritore), ci aggiornerà su questa ennesima grossa grana che riguarderà tutti noi e i nostri figli per qualche decina di anni.
Cari auguri a tutti,
Daniela
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Re: Fatevi una canna...
Purtroppo non ci sono più i partigiani di una volta..
Ciao Maurizio
P.S.
Daniela non prendertela,ma i mulini a vento sono sopravissuti a Don Chisciotte..
Ciao Maurizio
P.S.
Daniela non prendertela,ma i mulini a vento sono sopravissuti a Don Chisciotte..
Re: Fatevi una canna...
Devo dire che mi fa piacere vedere persone entusiaste come Daniela che cerca di fare proseliti per la causa dell'Ambiente. Le Associazioni sono fatte di persone e le prime sono attive ed incisive nella misura in cui lo sono le persone che la compongono. Certamente è facile scoraggiarsi perchè, come scrive Maurizio, si combatte contro i mulini a vento o peggio ancora si ha a che fare con istituzioni che hanno già deciso tutto e qualsiasi intervento è inutile e lo sconforto avanza. Personalmente sono rimasto più che addolorato per la questione dei Parchi (forse perchè sono stato tanti anni nel comitato esecutivo del Parco del Taro): vedere che l'Amministrazione Provinciale ha deciso di affossare anni di lavoro di tante persone che ci hanno messo il cuore e l'anima senza che ci fosse una "insurrezione popolare" da parte degli Ambientalisti e da parte dei Verdi (anzi) mi ha depresso.
Qualcuno dirà: ancora questa storia!!
Si, ancora questa storia perchè dopo il cambio di Presidente al Parco del Taro è iniziato, da quello che mi risulta, una specie di smantellamento: seguendo il "buon esempio" della Provincia alcuni dei comuni consorziati hanno ridotto anche loro i finanziamenti riducendo di fatto progetti ed operatività del Parco e devo dire che, a parte qualche amico, ho sentito veramente poche voci levarsi, pochi comunicati stampa, poche manifestazioni davanti a Giarola o alla Provincia.
è vero che ci sono tanti fronti aperti e diventa difficile seguirli tutti soprattutto quando si è in pochi e questo è giustificabile.
Diverso però è fare scena muta alle riunioni con le istutuzioni che ti stanno prospettando l'azzeramento anzi dire "vedrai che non succede niente".
Le cose non stanno andando proprio così e questo disagio non è solo mio ma di molti altri amici perchè l'attacco ai Parchi è arrivato da una Provincia governata dal centrosinistra con un Assessore dei Verdi; figuriamoci se ci fossero stati gli altri....
Un saluto sconfortato
Giuliano Gerra
Qualcuno dirà: ancora questa storia!!
Si, ancora questa storia perchè dopo il cambio di Presidente al Parco del Taro è iniziato, da quello che mi risulta, una specie di smantellamento: seguendo il "buon esempio" della Provincia alcuni dei comuni consorziati hanno ridotto anche loro i finanziamenti riducendo di fatto progetti ed operatività del Parco e devo dire che, a parte qualche amico, ho sentito veramente poche voci levarsi, pochi comunicati stampa, poche manifestazioni davanti a Giarola o alla Provincia.
è vero che ci sono tanti fronti aperti e diventa difficile seguirli tutti soprattutto quando si è in pochi e questo è giustificabile.
Diverso però è fare scena muta alle riunioni con le istutuzioni che ti stanno prospettando l'azzeramento anzi dire "vedrai che non succede niente".
Le cose non stanno andando proprio così e questo disagio non è solo mio ma di molti altri amici perchè l'attacco ai Parchi è arrivato da una Provincia governata dal centrosinistra con un Assessore dei Verdi; figuriamoci se ci fossero stati gli altri....
Un saluto sconfortato
Giuliano Gerra
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Re: Fatevi una canna...
Mentre sto rimuginando quale potrebbe essere il ciclo colturale dell' Arundo donax per capire se effettivamente tarabusino, cannareccione e cannaiola riuscirebbero a fare il nido in questi sterminati, e al tempo stesso, insidiosi e precari canneti, faccio un paio di riflessioni interrogative su quello che ha scritto Giuliano: primo, non è che le istituzioni hanno voluto in qualche modo colpire per primo il Parco del Taro che più si era reso dinamico e incisivo nello svolgimento della propria funzione, piuttosto che altri parchi i cui enti di gestione si sono dimostrati più accorti nell'assecondare le esigenze di altri enti territoriali, facilitati in questo da diverse collocazioni sul territorio ? Secondo: la gente comune percepisce gli enti parco solo come un interlocutore al quale richiedere agevolazioni, contributi, risarcimenti, servizi e quant'altro, né più né meno come tutti gli altri enti preposti; essendo però che chi lavora per i parchi non è tenuto a svolgere servizi o peggio favori a beneficio del singolo cittadino, ma bensì a tutela dell'ambiente come bene comune, non pensate anche voi che alla fine la gente comune non solo non farà mai nulla per difendere i parchi (che hanno solo posto limiti e vincoli), ma anzi li attaccherà, sostenendo ad esempio che non servono a nulla, o che chi ci lavora è solo l'ennesimo raccomandato e tante altre fandonie stereotipate che sento in giro?
Se credete anche voi che sia così, converrete che alla fine è inutile prendersela tanto e deprimersi, ma è importante mantenere le proprie convinzioni e cercare di trasmetterle ai posteri.
Ciao, Enrico.
Se credete anche voi che sia così, converrete che alla fine è inutile prendersela tanto e deprimersi, ma è importante mantenere le proprie convinzioni e cercare di trasmetterle ai posteri.
Ciao, Enrico.
nadia ed enrico, www.florautoctona.com
Re: Fatevi una canna...
enrico bocchi ha scritto:Mentre sto rimuginando quale potrebbe essere il ciclo colturale dell' Arundo donax per capire se effettivamente tarabusino, cannareccione e cannaiola riuscirebbero a fare il nido in questi sterminati, e al tempo stesso, insidiosi e precari canneti,
Forse una volta era così ma nel parmense (e nella pianura padana) oggi i canneti sono davvero rari.
enrico bocchi ha scritto:primo, non è che le istituzioni hanno voluto in qualche modo colpire per primo il Parco del Taro che più si era reso dinamico e incisivo nello svolgimento della propria funzione, piuttosto che altri parchi i cui enti di gestione si sono dimostrati più accorti nell'assecondare le esigenze di altri enti territoriali, facilitati in questo da diverse collocazioni sul territorio ?
Il Parco del Taro è stato l'unico a protestare per i tagli anche perchè i presidenti degli altri Parchi sono persone di fiducia dell'Amministrazione provinciale e quindi zitti e mosca!
enrico bocchi ha scritto:Secondo: la gente comune percepisce gli enti parco solo come un interlocutore al quale richiedere agevolazioni, contributi, risarcimenti, servizi e quant'altro, né più né meno come tutti gli altri enti preposti; essendo però che chi lavora per i parchi non è tenuto a svolgere servizi o peggio favori a beneficio del singolo cittadino, ma bensì a tutela dell'ambiente come bene comune, non pensate anche voi che alla fine la gente comune non solo non farà mai nulla per difendere i parchi (che hanno solo posto limiti e vincoli), ma anzi li attaccherà, sostenendo ad esempio che non servono a nulla, o che chi ci lavora è solo l'ennesimo raccomandato e tante altre fandonie stereotipate che sento in giro?
Infatti io mi lamentavo non dei cittadini ma di "alcune" associazioni e/o partiti che se ne sono stati zitti forse per "convenienza politica"? Con la precisazione che ho grande stima ed ammirazione per gli attivisti (soprattutto quelli qui presenti

enrico bocchi ha scritto:Se credete anche voi che sia così, converrete che alla fine è inutile prendersela tanto e deprimersi, ma è importante mantenere le proprie convinzioni e cercare di trasmetterle ai posteri. Ciao, Enrico.
Il fatto è che vorrei trasmettere ai nostri posteri anche un minimo di natura, di fiori, animali, farfalle, pesci, funghi, muschi e licheni (cosa mi sono scordato? ah si gli scarafoni); è da qui che nasce la mia frustrazione che si trasforma poi in depressione.
Saluti
Giuliano Gerra
Re: Fatevi una canna...
A proposito dei finanziamenti ai parchi: ma siamo sicuri che i soldi vengano spesi bene? Metto delle foto scattate a Prato Spilla nel 2009 che volevo postare da tempo, ma ogni volta che le apro mi viene il vomito . Vedere un simile scempio in un posto che avevo visto anni fa incontaminato mi viene la rabbia. Cemento dappertutto,costosissimi pannelli fotovoltaici piegati o rotti,un enorme porticato che non serve a nulla e che(mi è stato detto) d'inverno si trasforma in una lastra di ghiaccio in cui si sono infortunate diverse persone. Il tutto si mormora costato più di un milione di euro, sarà vero? Se fosse così,i soldi sono stati spesi molto male. Qualcuno ne sa di più? Antonio
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Re: Fatevi una canna...
Il mitico porticato di Prato Spilla !!!




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