Resti di capriolo?

abocchi
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Resti di capriolo?

Messaggioda abocchi » dom 27 dic 2009, 21:33

Il giorno di Natale sono andato a fare un giro in un campo che avevo seminato a frumento vicino al torrente Parmossa e ho notato questa carcassa. Dalla scorsa primavera fino ad oggi è il quinto ritrovamento, tutto nel raggio di meno di un Km da casa mia.
Nelle volte scorse ho trovato la testa e quindi era facile risalire al capriolo,ma questo sembra polverizzato,neppure le zampe.
Addirittura ne ho trovato uno falciando l'erba in agosto mangiato a metà (si trattava di un grosso maschio e forse per la mole non era stato mangiato tutto). Ma chi ha mangiato questo aveva molta fame (presumo un lupo affamato per la neve caduta in precedenza e sciolta in un batter d'occhio a causa del vento da sud). Secondo voi è la carcassa di un capriolo anche questa?
Antonio
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Emanuele Fior
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda Emanuele Fior » mar 29 dic 2009, 16:01

E' probabile che i resti siano di capriolo (soprattutto dal pelo che si può osservare), anche se non avendo riferimenti dimensionali non se ne può avere la certezza.
Tieni conto che la causa della morte è sempre di difficile valutazione, soprattutto perchè gli animali necrofagi sono molti e lesti nel trovare e spolpare le carcasse; è possibile che l'autore del delitto sia un lupo, anche se dubito che i lupi siano particolarmente affamati in questo periodo ;) . Infatti molti studi (su tutti quelli effettuati nella foresta polacca di Bialowieza) hanno evidenziato che con manto nevoso consistente la percentuale di successo nella caccia da parte del lupo aumenta, così come subisce un incremento il numero effettivo di predazioni. Ciò avviene probabilmete sia per la superiore quantità di potenziali prede debilitate dall'inverno (il lupo è predatore selettivo), sia per la maggiore facilità che ha nello spostarsi sulla neve rispetto alle prede (in particolare gli ungulati affondano molto più del lupo, fatta eccezione, in ambiente alpino, per il camoscio, dotato di una membrana tra gli unghioni dello zoccolo che aumenta la superficie di appoggio).
A parte la mia divagazione sul lupo, proprio l'assenza di arti e cranio lascia presupporre che gli "spazzini" (di cui fanno parte spesso anche i cinghiali) siano entrati in azione con notevole efficienza.
Concludendo, una considerazione sul ritrovamento estivo del maschio: tieni conto che la mortalità dei maschi adulti è massima, oltrechè a fine inverno (come per tutte le classi sociali), anche verso la fine del periodo degli amori (tra luglio ed agosto), per le fatiche amorose, ma soprattutto a causa degli investimenti stradali che incorrono mentre gli animali si spostano in cerca di femmine (in aggiunta al fatto che le capacità sensoriali e l'attenzione dei maschi sono rivolte unicamente verso l'altro sesso e non verso i potenziali pericoli). Spesso lo schianto non uccide sul posto l'animale, il quale va poi a morire altrove (nel tuo prato?? :D )

Saluti
Emanuele

abocchi
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda abocchi » lun 11 gen 2010, 20:49

Oggi mi ha chiamato un mio conoscente dicendomi che sotto casa sua c'era una volpe che mangiava resti di un capriolo.
Il luogo è 100 metri a monte del ritrovamento dell'altra volta. Sono andato che il sole era già tramontato e ho fatto queste foto. Se è lupo come penso ( e pensavo così anche la volta scorsa) perché sotto il collo del capriolo non ci sono segni di sgozzamento? Nella nostra azienda agricola il lupo (così hanno detto i Veterinari AUSL) ci ha ucciso negli ultimi 5 anni una decina tra pecore e capre, ma c'erano sempre i segni dei denti nel collo. Forse perché il capriolo è una preda più piccola, la può bloccare col morso in una posizione meno vitale e ucciderlo lo stesso? Invio 2 foto della carcassa(è la sesta nel raggio di un Km in meno di un anno) e una foto del luogo della predazione. Antonio
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda abocchi » lun 11 gen 2010, 20:57

Ho fatto anche delle foto delle presunte orme del lupo ( 7-8 cm lunghezza) e una della volpe (circa 4 cm lung.).
Poi ho fotografato il percorso del lupo quando è andato via ( tra un 'orma e la seguente circa 40-45 cm).
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abocchi
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda abocchi » lun 11 gen 2010, 21:00

Mando anche una foto dove il lupo ha banchettato e un 'orma della volpe.
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enrico bocchi
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda enrico bocchi » sab 30 gen 2010, 18:59

Riguardo al modo con il quale il lupo uccide il capriolo, posso solo dire che il capriolo non è una preda facile per il nostro superpredatore; un singolo lupo che insegue un singolo capriolo secondo me normalmente non ce la fà, soprattutto perchè il capriolo si butta in salita, e in salita i caprioli volano letteralmente: abbiamo misurato sulle nevicate antenatalizie balzi in salita di 6m, da parte di caprioli che non erano inseguiti da nessuno; il lupo che ho avvistato quest'anno correndo in salita al galoppo, con 30 cm di neve, faceva balzi di circa 2,5 m in una situazione di pericolo; ammesso quindi che questo capriolo sia stato abbattuto da un lupo, credo che questo dopo un inseguimento lo prenda un pò come può, e nel momento in cui lo prende non abbia stretto bisogno di azzannarlo alla gola per causarne la morte, in quanto in queste situazioni i caprioli muoiono praticamente per collasso cardiaco; più verosimilmente i lupi tendono agguati ai caprioli nel fitto di vegetazioni arbustive e lontano da sguardi indiscreti: questo consente loro un minor dispendio energetico e una maggior possibilità di successo.
Riguardo alle impronte quelle che ho misurato io erano larghe 9 cm circa e lunghe 10, e l'animale era bello grosso; quando va al trotto su una superficie regolare,il lupo mette la zampa posteriore esattamente sovrapposta all'impronta appena lasciata da quella anteriore, così sulla neve appaiono solo le tracce delle posteriori, distanti tra di loro circa 50 cm. Più lupi poi seguono con precisione le tracce del primo della fila, e soltanto in corrispondenza delle curve o delle irregolarità del terreno si può riuscire a contarli; seguendo per lunghi tratti le piste lasciate da lupi, si può notare come questi si spostino percorrendo lunghe distanze col minimo sforzo: difficilmente fanno giri viziosi, addolciscono i dislivelli, e mantengono traiettorie tali da rendere gli spostamenti più brevi possibile. Sono abitudinari e ripassano spesso sugli stessi tragitti, lungo i quali, in corrispondenza di selle o passi o incroci tra sentieri usano delimitare il loro territorio con escrementi e urine; i cani fanno questo molto più spesso e casualmente e lasciano tracce assolutamente ingarbugliate e disordinate.
Il cane inoltre è disassato e sotto la traccia della zampa posteriore s'intravede quella dell'anteriore: esiste anche il detto "camminare storto come un cane".
Queste poche istruzioni bastano per consentire di distinguere le tracce del lupo da quelle del cane.
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Emanuele Fior
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda Emanuele Fior » lun 1 feb 2010, 16:11

Quoto in pieno Enrico a proposito delle "regolette" per discernere le impronte di lupo da quelle di cane, mentre non mi trovo completamente in linea sulla prima parte, riguardante la predazione su capriolo ;) . I lupi tendenzialmente non cacciano all'agguato, bensì all'inseguimento, contando non tanto sulla velocità di punta, ma sulla grande resistenza alla fatica; proprio per questo motivo i lupi sono definiti predatori "di selezione". Parecchi studi dimostrano come le principali vittime del lupo siano capi giovani, vecchi o debilitati, cioè quegli animali dalle prestazioni fisiche inferiori alla media. Un capriolo batte certamente un lupo sullo scatto e sulla velocità massima, ma se il predatore riesce a non perderne le tracce, il capriolo va in affanno entro poche centinaia di metri, mentre il lupo può reggere per parecchi chilometri. A maggior ragione, con neve alta, i lupi hanno percentuali di successo nella predazione parecchio più alti che negli altri periodi dell'anno. Chiaramente ciò non toglie che un lupo tenterà di avvicinarsi il più possibile ad una preda prima dello scatto, tanto più in un ambiente boscato quale il nostro appennino. Quindi considererei la lunghezza del balzo e la velocità come importanti, ma non determinanti per il successo della cattura. Ha una certa rilevanza anche l'ambiente in cui si svolge la caccia: in pieno bosco la preda può più facilmente sfuggire al suo inseguitore, mentre in campo aperto (quindi con visuale scoperta) il lupo è favorito e può contare sulla maggiore resistenza.
Un'ultima cosa: d'accordo sul possibile collasso cardiaco del capriolo, ma, per quel che so, carattere distintivo nelle predazioni da lupo è la presa alla gola, anche su prede ormai stremate o morenti.
Attendo con curiosità altri pareri.

Ciao,
Emanuele

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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda enrico bocchi » lun 1 feb 2010, 17:58

Sono perfettamente d'accordo con Emanuele sulla tattica che un lupo o meglio ancora il branco di lupi adotta in spazi ampi e indisturbati, e pure ovviamente sul fatto che ungulati vecchi o malati sono prede più facili; nel precedente intervento mi sono un pò calato nel caso di Carpaneto, che può essere il caso di un pò tutta la fascia collinare e basso montana, dove i centri abitati sono frequentemente intercalati alla campagna e le aree boschive sono in percentuale ridotta; può essere che in futuro venga smentito, ma non credo che i lupi siano così audaci da portare attacchi in zone aperte e con frequenti fattori di disturbo come quella di Carpaneto; nelle nostre zone paga di più l'agguato, o il fattore sorpresa nei posti dove gli ungulati usano accucciarsi, anche in considerazione del fatto che la predazione può essere veloce, ma la consumazione della preda richiede un pò di tempo e tranquillità, quindi conviene predare in posti nascosti e inaccessibili all'uomo.
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Re: Resti di capriolo?

Messaggioda abocchi » lun 1 feb 2010, 19:32

In una delle foto inviate, precisamente quella dal titolo "Luogo di predazione", si vede bene l'ambiente dell'agguato.
Le tracce di arrivo del lupo erano a destra della freccia rossa ( cioè è arrivato dall'estremità destra della siepe); quindi è arrivato vicinissimo al branco dei caprioli (il giorno prima ne avevo contati 11 proprio in quel posto).
Quando il lupo è poi andato via, le tracce partivano nei pressi dell'agguato (freccia rossa) e andavano verso destra dove le ho seguite per circa mezzo Km. Ma il successo dell'attacco, secondo il mio parere, è stato favorito dalla situazione della neve che presentava una leggera crosta, dove il lupo galleggiava, (come si vede nella fotografia delle impronte) mentre i caprioli sprofondavano. Certo in questi casi la natura è molto crudele.
Antonio


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