Tegenaria parietina, il gigante buono

daniele.giovanelli
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Tegenaria parietina, il gigante buono

Messaggioda daniele.giovanelli » ven 10 nov 2023, 18:37

Tante volte mi hanno chiesto: “Daniele, cosa sono quei ragni grossi, neri e pelosi che trovo in casa?” La risposta è stata sempre la stessa: Tegenaria parietina. Se è innegabile che questa specie sia grande e pelosa non vale la stessa cosa per il colore, che può apparire più scuro di quanto non sia se i ragni si trovano in ambienti poco illuminati. Il colore di fondo è in realtà marrone con vari disegni abbastanza caratteristici su addome, carapace ed arti. Anche Zoropsis spinimana negli ultimi tempi contribuisce ad angosciare la gente all’interno delle mura domestiche ma quest’ultimo è leggermente più piccolo, con zampe più corte e aspetto vellutato. Invece una grande Tegenaria parietina con zampe lunghe e pelose sembra studiata apposta per terrorizzare gli aracnofobici e non. L’apparenza in questo caso inganna parecchio, Tegenaria parietina è specie molto più timida e decisamente meno mordace di Zoropsis, in ogni caso entrambe le specie sono innocue e non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista medico. Tegenaria domestica è invece una specie molto più rappresentata in molti testi di zoologia divulgativi e proprio per questo motivo molte persone tendono ad identificare le tegenarie che vedono in casa proprio con questo nome. Il motivo è anche dato dal fatto che T. domestica è specie cosmopolita e molto comune a nord delle Alpi. In pianura padana tuttavia Tegenaria parietina è la specie sinantropica di gran lunga più comune. Tegenaria domestica è molto più piccola di T. parietina e presenta disegni addominali diversi.
Tegenaria parietina pullula nelle zone più tranquille e poco frequentate di vecchi palazzi, garages, gallerie o ruderi ed è particolarmente comune in Italia settentrionale e Francia. Costruisce una grande tela a lenzuolo provvista di una breve galleria con uscita d’emergenza sottostante. L’uscita d’emergenza è anche utilizzata per scaricare in basso i resti indigeriti delle prede, che sovente finiscono per accumularsi. La tela non è costituita da uno strato unico ben definito ma, non essendo adesiva, è ricoperta superiormente da una fascia con fili più radi che servono per ostacolare il cammino delle prede. Tegenaria parietina si nutre principalmente di mosche, zanzare, falene e grilli ma ogni tanto può catturare anche prede più grandi e impegnative come vespe e persino giovani lucertole. Necessita di climi temperati senza grandi escursioni termiche. Non ama il freddo particolarmente intenso d’inverno ma neppure il caldo torrido estivo. L’habitat preferito deve essere appunto fresco e leggermente umido un po’ come certe grotte che potrebbero rappresentare l’ambiente originario di questa specie. Nelle femmine le dimensioni del corpo variano comunemente da 12 mm a 20 mm. Qualche femmina particolarmente grande arriva anche a 23 mm se ben nutrita e gravida. Con le zampe estese si arriva ad un massimo di circa 10 cm. Si tratta di dimensioni notevoli ma in Europa ci sono parecchie specie con femmine dal corpo più grande come Lycosa tarantula e Lycosa singoriensis (25-35 mm), Eresus walckenaeri (fino a 30 mm e oltre), Hogna radiata (15-26 mm), Argiope lobata (15-25 mm). Molto più massicci anche alcuni migalomorfi come Cteniza sauvagesi (25- 30 mm), Amblyocarenum sp. (20 -28 mm), Nemesia sp. e Iberesia (da meno di 20 mm fino a 34 mm per Iberesia arturica). Notevole è pure il migalomorfo iberico Macrothele calpeiana (35 mm), specie che in rete viene spesso definita come il più grande ragno d’Europa. Non sono completamente convinto della validità di questa nomea, in parte perché nei 35 millimetri conteggiati sono inclusi i cheliceri protesi in avanti tipici di tutti i migalomorfi e anche perché ho visto esemplari di Lycosa davvero enormi, più o meno della stessa misura. Inoltre, in base ai dati morfometrici consultati il cefalotorace di Lycosa tarantula può arrivare a 14,8 mm (Simon, 1876), quello di Lycosa singoriensis a 15 mm (Schenkel, 1936) o addirittura a 16 mm (Chyzer & Kulczynski, 1891) mentre per M. calpeiana il massimo valore che ho reperito è di 13,6 mm (Snazell & Allison 1989). La questione non è così semplice da risolvere forse. Per confronto, in Tegenaria parietina la lunghezza del cefalotorace è solitamente compresa fra 6 e 9 mm.
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daniele.giovanelli
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Re: Tegenaria parietina, il gigante buono

Messaggioda daniele.giovanelli » ven 10 nov 2023, 18:53

Macrothele calpeiana è una specie davvero singolare, uno fra i pochissimi rappresentanti europei della famiglia Macrothelidae diffusa quasi esclusivamente nel sud est asiatico. Presenta filiere particolarmente lunghe e corpo quasi tutto nero. Costruisce tele simili a quelle di Tegenaria e Agelena. È l’unico ragno europeo ad essere presente nella convenzione di Berna e nella direttiva habitat. Nonostante sia una specie rigorosamente protetta in anni recenti è stata ritrovata come specie alloctona in diversi stati europei, probabilmente a causa del trasporto commerciale di ulivi provenienti dalla Spagna. La foto che allego è quella di un esemplare che nel 2004 era stato ritrovato a Collecchio e che mi era stato gentilmente consegnato dal personale del Parco del Taro per essere identificato.
I maschi di Tegenaria parietina maturano alla fine di agosto e sopravvivono solo per altri 3 mesi. Durante questo arco di tempo convivono per qualche giorno nella stessa tela delle femmine che intendono fecondare. Quest’anno, come sempre, ne ho visti diversi in garage e poi li ho ritrovati morti (spesso con qualche menomazione) a fine ottobre o inizio novembre. Se il decesso è abbastanza recente si possono esaminare e con immersione in aceto si contrasta facilmente il “rigor mortis”. Le femmine di Tegenaria parietina hanno zampe molto lunghe ma i maschi sono davvero eccezionali da questo punto di vista. Di grandi tegenarie ne vedo da sempre e so che i maschi raggiungono comunemente 12 o 13 cm a zampe perfettamente estese. Maschi particolarmente grandi arrivano anche a 14 o 15 cm. Ma un esemplare di 16 cm come quello di quest’anno non mi era capitato. A zampe estese (anche se ne manca una) occupa praticamente tutta la vaschetta gelato con carta millimetrata che uso per prendere le misure. Nella foto successiva l’esemplare più grande di 16 cm è quello più in basso. Quello al centro è un esemplare sempre molto grande di circa 15,5 cm e quello più in alto, per confronto, è un esemplare maschio “normale” di circa 12 cm. Ecco perché il maschio di Tegenaria parietina, se si considera esclusivamente la lunghezza delle zampe, è considerato come il ragno più grande d’Europa.
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Luigi Ghillani
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Re: Tegenaria parietina, il gigante buono

Messaggioda Luigi Ghillani » sab 11 nov 2023, 18:25

Ottimo Daniele. Rassicurante incontrare, a sorpresa, tra le mura domestiche giganti buoni!
Luigi

frahome
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Re: Tegenaria parietina, il gigante buono

Messaggioda frahome » dom 12 nov 2023, 15:14

Ah per bacco, nonostante io ponga tanta attenzione alla biodiversità ovunque essa sia non avevo mai dato dovuta attenzione ai ragni comuni di casa tanto che nel mio inconscio pensavo fossero opilionidi per via delle lunghe zampe (non avevo mai badato al (per me minuscolo) corpo e mai connesso il fatto che gli opilionidi non fanno ragnatele...). Quelli delle tue foto sembrano molto più spessi, pelosi e grandi di quelli che ho in mente io ma credo proprio siano la stessa specie.
In casa ho anche dei minuscoli e simpatici salticidi che cercherò di fotografare alla prossima occasione (si aggirano soprattutto nella zona delle finestre ma non mancano a dar visita alle scrivanie).
Comunque, grazie, tutto molto interessante!


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