Agalenatea redii

daniele.giovanelli
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Agalenatea redii

Messaggioda daniele.giovanelli » mer 5 apr 2023, 21:12

Quando si parla di tele orbicolari (quelle più classiche a raggiera con spirale adesiva) vengono subito in mente specie famose come il ragno crociato (Araneus diadematus) o l’Epeira fasciata (Argiope bruennichi). Si tratta di ragni piuttosto grandi e vistosi che spesso caratterizzano gli ambienti di campagna dall’inizio dell’estate all’autunno. In realtà esiste un nutrito gruppo di araneidi più piccoli, meno sgargianti che producono tele simili. Uno di questi è Agalenatea redii, specie dedicata al medico e naturalista Francesco Redi. Si tratta di un ragno lungo al massimo 10 mm, a sviluppo molto precoce. Il periodo degli accoppiamenti inizia nella seconda metà di marzo. La deposizione delle uova invece si conclude spesso già in aprile. Di norma questa specie ha concluso il suo ciclo ancora prima che i giovanissimi ragni del genere Argiope abbiano filato la loro prima ragnatela. Agalenatea redii è comune in ambienti soleggiati ove vi sia abbondanza di erbe secche, specialmente in prossimità dei corsi d’acqua. Il cardo asinino offre un rifugio comodo ma questa specie si adatta benissimo ad ogni pianta secca abbastanza robusta da sostenere il ragno e la sua tela. Nei pressi del torrente Recchio l’Agalenatea attacca la sua tela a quasi tutte le specie presenti (Cicoria, Cardo asinino, Cardo dei lanaioli, Topinambur, Artemisia comune, Inula viscosa), l’importante è che siano piante secche dell’anno precedente, solo in questo modo il camuffamento può essere efficace. Se la giornata è bella il ragno se ne sta al centro della tela anche di giorno ma corre a rifugiarsi sugli steli secchi non appena scorge un pericolo in avvicinamento. Questo è uno dei motivi per cui non sono riuscito a fare buone foto col ragno al centro della sua tela orbicolare. La colorazione è estremamente variabile e formata da disegni complessi. Eppure la specie si riconosce facilmente per via dell’opistosoma più largo che lungo, molto arrotondato e privo di tubercoli.
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Luigi Ghillani
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Re: Agalenatea redii

Messaggioda Luigi Ghillani » mer 5 apr 2023, 21:38

Mimetismo perfetto!
Luigi

picollo
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Re: Agalenatea redii

Messaggioda picollo » mer 26 apr 2023, 15:17

Anch'io penso di averlo incontrato durante un giro con Luigi e Riccardo in cima ad una collina tra le erbe secche dell'anno precedente, purtroppo in una giornata ventosa ai primi di marzo.

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Sergio, curioso di natura
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