Lupa trovata morta a Cedogno.

[enrico bocchi]

Ho saputo da fonti certe e verificate, che circa un mese fa, nella zona di Cedogno di Neviano Arduini in Val d'Enza, e stata ritrovata e recuperata una giovane lupa dell'anno morta di stenti in conseguenza delle ferite da pallini riportate sul muso.
Trovo strano che la notizia sia rimasta a conoscenza di pochi, mi chiedo il perchè e mi sono anche già dato una brutta risposta da solo: i danni da lupi sono in forte aumento, i risarcimenti sono inadeguati, se muore qualche lupo senza che si sappia, in fondo in fondo a qualcuno i conti tornano. Voi che ne pensate?
Ciao, Enrico.

[Michele Mendi]

Quanto dice Enrico risponde al vero.
Un mesetto fa una giovane lupa è stata trovata morta da quelle parti. Presentava pallini ma si pensa sia morta anche per una questione legata a problemi di crescita della stessa. Infatti presentava un "anormale" crescita corporea ed era molto denutrita.
Sul fatto della notizia non uscita sulla stampa, credo invece che le paure di Enrico, a mio avviso, siano infondate.
Se così fosse, non sarebbe regolarmente uscita la notizia dell'uccisione di un maschio adulto di 40kg, stroncato da una pallottola da cinghiale avvenuta sabato scorso nei pressi di Compiano-Borgotaro.
Inoltre,visto che me ne occupo personalmente e giusto per fare chiarezza con dati oggettivi alla mano, i "danni" da Lupo nel 2008 sono pressochè indentici a quelli del 2007 (la differenza è di circa 1.500 euro), e si aggirano sui 10.000 euro totali per tutta la provincia; pressochè NULLA rispetto a quanto viene indennizzato in altre Province come ad esempio Forlì che che quadruplica i numeri parmensi.
Nulla, anche rispetto ai "danni" da cinghiale (35.000 euro nel 2007) e da storno (86.000 euro nel 2007).
Per dirla tutta, è cambiata molto anche la comunicazione in merito alla possibilità di accedere ad indennizzi, quindi la "sensazione" che si sia di fronte ad un aumento può essere falsata dal fatto che ad oggi, sono aumentate le persone che "cercano" di farsi rimborsare qualcosa ogni qual volta un vitello o una pecora "prendono" il raffreddore.
Prima, in molti, non facevano nemmeno domanda.
Non a caso, la Legge Regionale, ammette rimborsi per danni da canidi (comprende sia lupi che cani randagi) e quindi, molto spesso i referti dei veterinari riportano "attacco da canide" senza specifiare se lupo o cane perchè IMPOSSIBILE da stabilire se non attraverso eventuali impronte a terra o altri esami specifici e non superficiali. Detto questo, i reali "danni" o attacchi da lupo, vanno calcolati dopo aver tolto le tare di attacchi da cani rinselvatichiti e spesso DOMESTICI, cani da pastore compresi.
Per quanto riguarda "l'adeguatezza" dei riborsi, dico che le cifre sono a mio avviso adeguate, visto che vengono prese a riferimento quelle del mercato espresse al momento della denuncia.
L'unico problema, rimane quello dei tempi che la Regione Emilia Romagna attua per i rimborsi, che a volte possono essere anche superiorio all'anno, ma mai superiori all'anno e mezzo. Per questo, in questi mesi la Provincia di Parma si sta facendo promotrice di una iniziativa (con la speranza che si riesca a fare) volta all'anticipo degli indennizzi, in modo che un allevatore non rimanga per troppo tempo "scoperto".
Spero di essere stato utile alla discussione.
Ciao a tutti. Michele

[enrico bocchi]

ciao Michele,
riguardo all'aumento dei danni mi riferivo ad un periodo più lungo, facendo riferimento a quanto affermato da Mario Andreani in una serata sul lupo a Sala Baganza: dieci o quindici anni fa le domande di risarcimento erano casi sporadici, ora sono decisamente aumentate; aggiungo io che prima ancora era in voga la "giustizia privata", per cui chi subiva il danno s'arrangiava da solo o con altri danneggiati e tranquillamente negava persino l'esistenza dei lupi, per questi qui i lupi erano estinti da parecchio, e quando sono tornati la colpa, naturalmente, era degli ambientalisti che li avevano mollati. Nel Casentino la dinamica è avanti un pò d'anni rispetto a noi, per cui io penso che ci si troverà nella loro attuale situazione entro pochi anni e quindi le lamentele degli allevatori aumenteranno a meno che non si prevengano i danni con strutture o altri presidi validi;
io non sono un allevatore ma posso capire che quelli tra di loro che lavorano con passione, ritengano inadeguati gli indennizzi, soprattutto perchè non ripristinano la situazione precedente alla perdita e non considerano anche una componente morale associata ad essa; allo stesso tempo credo che debbano essere gli allevatori ad anticipare e prevenire il problema, poichè del lupo non si può fare a meno in cima alla catena alimentare, e la sua efficienza nel controllo degli ungulati è molto superiore a quella dei cacciatori; questo dovrebbero affermarlo anche i tecnici del settore, anzichè evitare di parlarne!
Detto questo passo alle dolenti note: il lupo in piena salute di Breia è stato maldestramente ucciso dai cacciatori; quello che di solito avviene nel folto delle foreste stavolta è successo in pubblico; l'allevatore sprovveduto che si fa giustizia da sè alla fine è un caso eccezionale, anche perchè trattasi di gente che lavora e non ha tempo per improvvisarsi "vendicatore"; il cacciatore-odiatore del suo ineguagliabile antagonista invece quando si presenta l'occasione vilmente lo elimina; e mi risulta che la passa sempre liscia...... o no?
Cosa rischierebbe poi il vile esecutore se colto sul fatto?
saluto tutti; Enrico.

[Michele Mendi]

Rischierebbe una denuncia penale e parecchi soldi da pagare.
Certo, non pene più severe come ognuno di noi si augurerebbe.
Guardate qui:
http://www.tutelafauna.it:80/News/Vigil ... di_lupi.kl
Questo di certo non fa un buon ultimo dell'anno..
Per quanto riguarda le richieste di risarcimento, l'ho già spiegato chiaramente nel mio messaggio precedente, cioè che aumentano non solo perchè effettivamente i lupi che girano sono di più, ma perchè ora l'allevatore sa che può accedere con una semplice compilazione di un modulo ai rimborsi ed è informato.
La giustizia "fa-ida-te" ci sarà purtroppo sempre..
Una cosa è certa: sono gli allevatori che devono fare le cose fatte secondo logica e natura, cioà farsi un bel recinto antilupo se vogliono fare veramente gli allevatori, mentre invece a dire la verità, di allevatori veri non ce n'è nemmeno uno e tutti gli altri, cioè quelli colpit da attacchi di lupi, sono gente che abita in montagna e molla le bestie allo stato brado così tanto per averle, magari protetti da una semplice staccionata, fa un misero fil di ferro o spesso NULLA! Questa è la verità
Ciao a tutti
Michele

[enrico bocchi]

Leggendo quest'articolo ci si rende conto che girando per i nostri monti i pericoli che rischiamo d'incontrare in realtà sono ben peggiori di quelli che ci potrebbe procurare l'incontro col lupo.
Questi che hanno beccato sono dei soggetti socialmente pericolosi abituati a fare i loro comodi a spese del patrimonio naturale; il fatto che li abbiano disarmati mi fa star meglio, anche se non frequento spesso quei posti. Ora mi auguro che anche questo di Breia venga beccato e si prendano analoghi provvedimenti nei suoi confronti.

[enrico bocchi]

Non so se poi l'hanno beccato quello di Breia, e voi ne sapete qualcosa? Tornando sull'argomento lupi dopo parecchi mesi, noto che comunque la situazione non è migliorata, e che anche nella nostra provincia ci sono stati (e continuano ad esserci) episodi disdicevoli: consultate il sito http://www.tutelafauna.it, cercando "strage di lupi nel Parmense", la notizia risale alla scorsa primavera.
Inoltre con la fine del calendario venatorio entriamo nell'ormai tradizionale stagione dei bocconi avvelenati; cosa possiamo fare di pratico per opporci? Avete qualche idea? A me ne viene in mente sempre solo una: stare sul territorio il più possibile.