Decticus verrucivorus e D. albifrons

Luigi Ghillani
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Decticus verrucivorus e D. albifrons

Messaggioda Luigi Ghillani » mar 25 nov 2008, 18:38

Cerco cavallettologa/o per dare un nome a questa cavallettona fotografata durante un'escursione con Guido Sardella al Passo Cento Croci nell'agosto dello scorso anno. Probabilmente Guido ha foto migliori.
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Cavalletta Passo Cento Croci 17-08-07 556 copia.jpg
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Cavalletta Passo Cento Croci 17-08-07 549 copia.jpg
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Massimo e MariaElena
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Re: Cavalletta

Messaggioda Massimo e MariaElena » mer 26 nov 2008, 22:48

Ciao Luigi,
questa bella cavalletta potrebbe essere un Decticus verrucivorus (Orthoptera (Ensifera): Tettigoniidae), detto Locustone brizzolato.
E' una specie tipica di habitat montani e subalpini e legata ai pascoli. Si nutre d'insetti, ma anche di vegetali.
Depone le uova nel terreno e schiudono in maggio.
Gli adulti compaiono in luglio - agosto e possono avere diversi morfismi: verde o bruno-grigiastro o ocraceo e rosa.
Ciao
Massimo e Maria Elena

Luigi Ghillani
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Luigi Ghillani » gio 27 nov 2008, 18:21

Locustone brizzolato: sembra più il nome di un maturo playboy che di una cavallettona dai colori cangianti! Grazie!

Bruno Sella
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Bruno Sella » ven 28 nov 2008, 15:36

Ciao Luigi,

anche a me, mi pare che si tratti di un Decticus verrucivorus ; una femmina (s'indovina l'ovopositore).

Ciao. Bruno.

guidosardella
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda guidosardella » sab 29 nov 2008, 8:22

Un benvenuto a Bruno Sella, che ci scrive da Nimes, espertissimo in quasi tutto, che sarà un validissimo aiuto nella determinazione di animali e piante.

Luigi Ghillani
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Luigi Ghillani » sab 29 nov 2008, 19:39

Cari Bruno (benvenuto!), Maria Elena e Massimo,
scartabellando fra le mie foto ho trovato lo stesso "Locustone brizzolato" ma in abito marrone, in linea con i colori dell'autunno. Forse per sfuggire ai predatori? Le foto che allego risalgono infatti ai primi di ottobre del 2006 e sono state fatte lungo il bellissimo percorso di Maria Longa. Dal lungo ovopositore deduco che in realtà si tratti di una "locustona brizzolata". Quello che mi sorprende è che io avevo già messo come didascalia delle foto il nome "Decticus verrucivorus", probabilmente servendomi dell'unico testo che ho, cioè il minuscolo tascabile Collins-Vallardi "Insetti" di Michael Chinery. Tra l'altro in questo libretto l'insetto viene descritto fra i Grilli di cespuglio e non fra le cavallette. Mi sembra d'aver capito che la differenza sta nella lunghezza delle antenne. C'è effettivamente questa distinzione? Ma il "Locustone brizzolato" che nasce verde muore verde o si cambia d'abito secondo la moda stagionale? Confermatemi per favore se le foto si riferiscono alla stessa specie. Grazie ancora per eventuali vostri ulteriori contributi.
Allegati
Decticus verrucivorus 818.JPG
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Decticus verrucivorus 817.JPG
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Massimo e MariaElena
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Massimo e MariaElena » sab 29 nov 2008, 23:00

Benvenuto Bruno!
Ciao Luigi,
l'impressione è che questo possa essere il cugino del "brizzolato", più che la sua forma bruno grigiastra:
ovvero Decticus albifrons (Dettico dalla fronte gialla).
Sempre una femmina.
Ma come carattere diagnostico fondamentale sono indicati i cerci del maschio ...
Bruno, che ne dici?

D. albifrons predilige ambienti aridi ed assolati, gli adulti si osservano da luglio a novembre e sono onnivori, mentre i giovani si nutrono di graminacee.

Per la distinzione tra grilli (Ensifera) e cavallette (Caelifera) uno dei caratteri è proprio la lunghezza delle antenne e il numero di articoli di cui è composta: se ha più di 30 articoli e le antenne superano la metà del corpo appartiene al gruppo dei Grilli, se ha meno di 30 articoli e le antenne non raggiungono la metà del corpo appartiene al gruppo delle Cavallette e Locuste.
Buona notte!
Massimo e Maria Elena

Massimo e MariaElena
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Massimo e MariaElena » dom 30 nov 2008, 9:06

La notte porta consiglio: ci siamo ricordati che avevamo rinvenuto anche noi questa specie (D. albifrons) nella zona di Monticelli Terme nell'agosto 2006 (lo sesso anno del tuo rinvenimento) e l'avevamo segnalata ad un esperto.
In Emilia la specie non è segnalata, quindi le due segnalazioni sono molto interessanti!
Il fatto che siano state fatte lo stesso anno ci lascia qualche dubbio: che sia stata un'invasione della specie dovuta a un anno particolarmente produttivo?
Infatti può costituire popolazioni molto abbondanti, formando sciami che possono entrare anche nelle aree urbane.
Queste info le ho tratte dall'ottima "Guida al riconoscimento e allo studio di cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto", una vera chicca per gli appassionati del genere.
Se sei d'accordo passiamo la notizia all'esperto che abbiamo contattato a suo tempo, altrimenti ti passiamo a sua email, come preferisci.
Buona domenica
Massimo e Maria Elena

Luigi Ghillani
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Re: Decticus verrucivorus

Messaggioda Luigi Ghillani » dom 30 nov 2008, 12:03

Grazie! Passate pure la notizia e poi fate sapere al forum.

Bruno Sella
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Re: Decticus verrucivorus e D. albifrons

Messaggioda Bruno Sella » mer 10 dic 2008, 16:42

Ciao Luigi, Massimo e Maria Elena

Rispondo con una certa "sfasatura" : non avendo l'adsl, per consultare i siti Internet con molte imaggine
devo andare alla liceo.. (dove non ho tutta la mia documentazione, e nemmeno un vocabolario francese-italiano
per verificare se quello che scrivo è corretto).

Condivido la determinazione di Massimo e Maria Elena : anche per me si tratta bene di Decticus albifrons (in italiano,
secondo Fontana et al. : Dettico dalla fronte gialla, Dettico albifronte). I caratteri dei cerci del maschio sono elementi diagnostici, ma per le femmine la placca sottogenitale trasversale ha un valore identico (è triangolare in Detticus verrucivorus). Comunque, l'identificazione può venire considerata come certa con la riunione di altri elementi tipici : la
faccia chiara, l'assenza totale di verde sul corpo, la grande lunghezza delle tegmina (plurale di tegmen = ali anteriori sclerificate, coriacee, quasi come elitri), e la grande dimensione generale del corpo (si tratta di uno dei più grossi Ortotteri d'Europa).

Per rispondere alla tua domanda, Luigi, a proposito della colorazione, ho sempre osservato D. verrucivorus in montagna, anche fino a tardo agosto, senza nessun cambiamento di colore e sempre con del verde (Bellmann & Luquet insistono però sulla variabilità del colore che va dal verde al bruno nero passando dal bruno giallo, con generalmente un pò dei tre su ogni individuo); per i Detticus albifrons, gli osservo nel mio giardino, qui, nel sud della Francia, fino ad ottobre e non gli ho mai visti cambiare colore (come fanno ad esempio certi Cimici tipo Nezara viridula, che da verde diventa sempre più bruna con l'avanzare dell'autunno).
Osservo però un cambiamento, qui, nella zona mediterranea : molte specie di Ortotteri (tipo Cavalletta egiziana, o certi Platycleis) cominciano la loro crescita in "habitus" verde, e si mimetizzano bene a primavera ; poi verso giugno, al momento in cui la vegetazione comincia a diventare giallastra sotto l'effetto della siccità, le ultime mute rilasciano un adulto anche lui giallastro e, di nuovo, mimetico.

C'è poi un'altra differenza, di tipo biogeografico, fra queste due specie : D. verrucivorus è globalmente una specie "ipsofila" (hypsos : altura) dei piani montano e subalpino, mentre D. albifrons è specie mediterranea : le vostre osservazioni di quest'ultima sono dunque interessanti per identificare oasi mediterranee o submediterranee nel demanio centro-europeo, o per avere indizi di cambiamento climatico ? (a proposito, Luigi, dove si trova "Maria Longa (??)" evocata nel tuo primo messaggio ?).

Massimo e Maria Elena : esiste un elenco delle specie di Ortotteri d'Emilia Romagna, come sembravate indicarlo nell'ultimo messaggio ? (e : come e dove si può consultarlo ? Grazie).

P.S. : Guido ha esagerato : sono come voi naturalista appassionnato ma non "espertissimo"...


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