pietraia settentrionale del M.Grotta Mora.

Segnalazioni di luoghi di particolare pregio naturalistico, o minacciati. Report floristici e faunistici.
enrico bocchi
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pietraia settentrionale del M.Grotta Mora.

Messaggioda enrico bocchi » lun 23 giu 2008, 13:17

Prima visione per il sottoscritto del versante settentrionale del M.Molinatico, ieri domenica 22 giugno 2008; in particolare percorrendo un vecchio sentiero non segnato che dal sentiero 837 CAI nei pressi del Groppo delle Pietre, mslm 1289, conduce abbastanza nitidamente al Lago dell'Orma, si attraversa la pietraia sottostante il M.Grotta Mora, dove allignano numerosi cespugli di Lonicera Nigra, assieme a Rosa Pendulina, Sambucus Racemosa, Sorbus Aria e Aucuparia; notata anche la presenza di Lonicera Alpigena, Ribes Alpinum e Daphne Mezereum; lo scorso anno Nadia ha individuato nei pressi dello chalet del Molinatico anche il Ribes Petraeum che potrebbe essere pure lui presente qui. Ultima segnalazione per Ulmus Glabra presente nel pendio settentrionale del G. d. Pietre con un bell'esemplare proprio sotto il sentiero 837.
nadia ed enrico, www.florautoctona.com

guidosardella
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Re: pietraia settentrionale del M.Grotta Mora.

Messaggioda guidosardella » lun 23 giu 2008, 13:47

Se non sbaglio sono gli unici esemplari di ribes selvatici presenti in Val Taro, giusto?

enrico bocchi
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Re: pietraia settentrionale del M.Grotta Mora.

Messaggioda enrico bocchi » lun 23 giu 2008, 20:35

Oltre al Ribes Alpinum e al Ribes Petraeum, la presenza del Ribes Uva-crispa per la Val Taro non si può escludere; nelle zone medio montane a ridosso del crinale, e con maggior possibilità dove la copertura forestale è interrotta da rupi, pietraie e pascoli poco sfruttati o abbandonati, le possibilità di trovarlo sono maggiori; un posto come il M.Scassella, ad esempio, mi ispira molto, e bisogna anche tener conto del fatto che le attitudini più termofile della specie lo collocano talvolta anche sui versanti meridionali. Importante inoltre indagare tra gli anziani per sapere se ne conoscono o conoscevano l'esistenza nei loro territori.
nadia ed enrico, www.florautoctona.com


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