Qualcuno potrebbe dire al Parco di cambiare un po' gli uccelli? sono sempre gli stessi
persino Renato è riuscito a fare delle belle foto
saluti
Giuliano Gerra
Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
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Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
per cambiare un po' (sempre cose che volano) ma invertebrati: Calopteryx virgo, Aeshna cerulea, Orthetrum cancellatum, Sympetrum flaveolum (magari Daniele Ronconi mi conferma?)
giuliano gerra
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Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
ne mancava una
Giuliano Gerra
Giuliano Gerra
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Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
Bellissime foto!
Ciao.
PS: ho notato che ridimensionando le foto a 720 pixel sul lato lungo il forum le visualizza senza le antipatiche barre di scorrimento laterali.
Ciao.
PS: ho notato che ridimensionando le foto a 720 pixel sul lato lungo il forum le visualizza senza le antipatiche barre di scorrimento laterali.
Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
Qualche volta il Parco del Taro manda in scena anche altri protagonisti.
Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
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Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
Giuliano, la tua domanda mi lusinga, ma non scambiarmi per un esperto! Come per quasi tutto io sono solo un grande appassionato, anche per gli insetti, che pure fotografo e posto in quantità: ho solo tanta esperienza grazie alla quale arrivo di solito al genere o alle specie più comuni, ma i veri esperti sono altri. Anzi, di carattere un pochino rifuggo dalla precisione tassonomica, un po' perchè di solito mi piace un approccio più globale, "ecologico" (in un'escursione guardo sempre tutto, anche la geologia, la meteorologia, la paleontologia... ), un po' forse... per pigrizia!... Invece ne approfitto per chiedere che fine hanno fatto Massimo e MariaElena, loro sì che sono esperti, ma non bazzicano più sul taccuino da un po' di tempo. Saluti a tutti, Daniele
Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
g.gerra ha scritto:... persino Renato è riuscito a fare delle belle foto
saluti
Giuliano Gerra
spiritoso.. certo che con la tua mega-attrezzatura è stato facile, bastava schiacciare a raffica e qualche bella foto saltava fuori di sicuro.. sei fortunato che non ci sono più le diapositive, altrimenti ti facevo fuori 3 rullini...
Ciao
Renato
Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
@Renato: Le belle foto le fa il fotografo, non l'attrezzatura (anche se aiuta...).
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Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
Che spettacolo queste foto! Pare di assistere ad un pranzo alla Trattoria del cormorano con in menù, antipasto di pesce gatto, spaghetti allo scoglio, e dulicis in fundo "cagnole all'acqua pazza".
Proprio queste ultime, le cagnole, sono lo spunto per il mio intervento.
Non c'è alcun dubbio che quel pesce indefinito sia una Cobitis taenia detto cobite e in provincia di Parma cagnola. ma quello che mi colpisce sono le dimensioni. Non ho masi visto in 50 anni e oltre di esperienza un cobite come quello fotografato che, fatti i debiti confronti con il becco dello svasso, dovrebbe essere di circa 12-14 cm. E la misura limite considerata eccezionale dai vari testi di ittiologia compreso il trattato "I pesci delle acque interne italiane" di Gandolfi.Si tratta sicuramente di un pesce con diversi anni sulle pinne e quasi sicuramente una femmina che raggiunge normalmente misure maggiori del maschio.
Circa il modo in cui questo pesce è arrivato alle Chiesuole vi devo dire di non stupirvi di nulla perchè nel mondo dei pesci ne succedono di ogni tipo.
La cosa più probabile è che qualche esemplare fosse presente in quelle immissioni citate da Renato.Inoltre la cagnola è da sempre usata come pesce esca per la pesca di predatori come persico reale, luccio e persico trota
Ma comunque non possiamo che rallegrarci per la presenza di questo bellissimo pesce che purtroppo è in forte contrazione in tutto il bacino del Po.
Faccio presente che un tempo questa specie era diffusissima in tutti i corsi d'acqua della provincia ed in particolare nei canali ( navigli vari, Lorno, Galasso) . Era tanto abbondante da costituire uno degli elementi tipici dell'alimentazione popolare della provincia. La pescavano, assieme al Botolo ( Padogobius martensii) usando una specie di retino, "la gabietta", con cui razzolavano il fondo, oppure mettendo a bagno delle fascine in cui le cagnole si rifugiavano.
Proprio queste ultime, le cagnole, sono lo spunto per il mio intervento.
Non c'è alcun dubbio che quel pesce indefinito sia una Cobitis taenia detto cobite e in provincia di Parma cagnola. ma quello che mi colpisce sono le dimensioni. Non ho masi visto in 50 anni e oltre di esperienza un cobite come quello fotografato che, fatti i debiti confronti con il becco dello svasso, dovrebbe essere di circa 12-14 cm. E la misura limite considerata eccezionale dai vari testi di ittiologia compreso il trattato "I pesci delle acque interne italiane" di Gandolfi.Si tratta sicuramente di un pesce con diversi anni sulle pinne e quasi sicuramente una femmina che raggiunge normalmente misure maggiori del maschio.
Circa il modo in cui questo pesce è arrivato alle Chiesuole vi devo dire di non stupirvi di nulla perchè nel mondo dei pesci ne succedono di ogni tipo.
La cosa più probabile è che qualche esemplare fosse presente in quelle immissioni citate da Renato.Inoltre la cagnola è da sempre usata come pesce esca per la pesca di predatori come persico reale, luccio e persico trota
Ma comunque non possiamo che rallegrarci per la presenza di questo bellissimo pesce che purtroppo è in forte contrazione in tutto il bacino del Po.
Faccio presente che un tempo questa specie era diffusissima in tutti i corsi d'acqua della provincia ed in particolare nei canali ( navigli vari, Lorno, Galasso) . Era tanto abbondante da costituire uno degli elementi tipici dell'alimentazione popolare della provincia. La pescavano, assieme al Botolo ( Padogobius martensii) usando una specie di retino, "la gabietta", con cui razzolavano il fondo, oppure mettendo a bagno delle fascine in cui le cagnole si rifugiavano.
Re: Le Chiesuole - Parco del Taro - 2
costardella ha scritto:Che spettacolo queste foto! Pare di assistere ad un pranzo alla Trattoria del cormorano con in menù, antipasto di pesce gatto, spaghetti allo scoglio, e dulicis in fundo "cagnole all'acqua pazza".
Anche gli svassi maggiori si danno da fare... e questo che pesce è?
Intanto il Cormorano si fa un bagnetto e poi si asciuga e digerisce....
Saluti
Giuliano Gerra
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