fiori dal Valoria

cariofillaceo
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda cariofillaceo » gio 31 dic 2009, 11:42

Ciao Daniela, la specie da te fotografata è sempre comunque Dactylorhiza maculata fuchsii; la prima foto ritrae un esemplare evidentemente alterato a causa di appassimento e/o calpestio e/o dilavamento idrico da precipitazioni. L'attributo "maculata" si riferisce probabilmente alle foglie, anche se la maculazione come hai visto è ben presente anche nell'apparato fiorale.
Un salutone senza macchie!

vilmore
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda vilmore » gio 31 dic 2009, 15:19

Dactylorhiza maculata subsp. fichsii

Adenostyles australis si chiama ora Adenostyles glabra subsp. glabra

ciao Villiam

cariofillaceo
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda cariofillaceo » lun 4 gen 2010, 21:45

Caro Villiam,
a parte che non ho mai sentito un'orchidea fichsiare e nemmeno fischiettare - ma questa è evidente che è una svista -, per distrarmi un pò ho messo insieme qualche pensiero sulla tua notazione nomenclaturale.
Il complesso di specie Adenostyles briquetii Gamisans (endemica corsa), A. glabra (Mill.)DC., A. australis (Ten.) Nyman comprende certamente entità affini fra loro, invero a mio avviso non è corretto instaurare una reale sinonimia fra Adenostyles glabra subsp. glabra – Cavolaccio verde - e A. australis – Cavolaccio meridionale - solo per il fatto che esse sono state incluse nella recente “Checklist” della flora vascolare italiana (Conti-Abbate-Alessandrini-Blasi 2005) – in unico taxon di riferimento, Adenostyles glabra subsp. glabra.
Sia nella “Checklist” vera e propria che nel seguente “Index of names” di detto lavoro infatti il taxon A. australis viene “solo” incluso in A. glabra subsp. glabra, il che com’è noto non configura una effettiva sinonimia ma un aggruppamento più o meno “di comodo” allorché lo stato delle conoscenze sulle sue entità considerate non consente, allo stato attuale, una soddisfacente precisazione del loro effettivo status tassonomico e dell’areale distributivo.
D’altra parte, già il Pignatti (1982), a mio avviso, argomentava sufficientemente trattarsi di specie critiche, nel momento in cui veniva rilevata le frequenti confusione ed erroneicità delle passate segnalazioni, specialmente riguardo a quelle di A. australis per l’arco alpino e quelle di A. glabra subsp. glabra per l’Appennino Tosco-Emiliano, Centrale e Meridionale.
A. glabra subsp. glabra dovrebbe essere orofita sud-europea presente su tutto l’arco alpino e, in isolate località, in Emilia, Toscana e Abruzzo. A. australis dovrebbe essere entità illirico-appenninica (anfiadriatica) del tutto prevalente dall’Appennino Ligure e Tosco-Emiliano al Pollino, con stazioni isolate delle Prealpi orientali. Le notazioni di Alessandrini-Branchetti 1997 per il per l’Appennino reggiano e di Romani-Alessandrini 2001 per l’Appennino piacentino sulla presenza delle 2 specie sono perfettamente in linea con quanto sopra riportato.
La sinonimia A. glabra subsp. glabra = A. australis non compare nemmeno in Aeschimann-Lauber-Moser-Theurillat 2004, dove, per la verità, la presenza di quest’ultima entità a M.Branchetto (Verona) – data per certa dal Pignatti - non è presa in considerazione.
Non sembra nemmeno da escludere che A. australis possa essere un taxon in corso di differenziazione da A. glabra subsp. glabra almeno nel distretto appenninico, considerato che i caratteri morfologici differenziali non paiono essere particolarmente forti e sono forse collegati da forme di passaggio. In sintesi: A glabra subsp. glabra: foglie con dentelli ottusi e subeguali, capolini (2)3(4) flori, involucro di 4-5 mm, fiori di 7-8 mm – A. australis: foglie con denti acuti e quelli corrispondenti alle nervature principali più lunghi, capolini 3-8 flori, involucro di 6-8 mm, fiori di 8-10 mm (Pignatti 1982).
In un tale contesto, l’attribuzione ad Adenostyles australis degli individui ripresi dalla Daniela al M.Valoria è stata da me compiuta in coerenza con l’attribuzione a questo taxon – ai sensi degli AA. sopra citati – della grande maggioranza, se non della totalità, delle Adenostyles montane dell’Appennino emiliano, naturalmente in attesa di una revisione più attuale e aggiornata della questione specialmente nelle aree di (potenziale) sovrapposizione delle 2 entità.
Quanto sopra, ovviamente, non tiene conto di eventuali recenti lavori o ricerche, di cui non sono a conoscenza, che aggiornino con scientifica credibilità il quadro descritto sopra.
Concludo questa (pallosissima :cry: ) intrusione con un invito, per quanto forse vagamente masochistico, a tutti gli osservatori di Adenostyles dei nostri Appennini affinchè - invece che perder tempo in vacue ed effimere pratiche quali la spalmazione della tintarella montana 8-) , la contemplazione finto-poetica dei paesaggi :roll: od i goffi tentativi unilaterali di accoppiamento silvestre :? - si rendano utili almeno verificando la rispondenza dei caratteri sopra riportati all’una o all’altra specie (o a nessuna delle 2 ?! :lol: ) !!!!.
….e adesso me ne torno ai Cavolacci miei :) ……e non fatemi più inCavolacciare eh………… :twisted: ;) .!!

Daniela Monteverdi
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda Daniela Monteverdi » sab 6 feb 2010, 12:37

E' corretta la mia identificazione di questi fiori?
Per l'asfodelo la perplessità viene dal fatto che i tepali non presentano una venatura centrale molto evidente.
Per l'Echium perché i fiori sono molto grandi e molto azzurri.
Grazie,
Daniela
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I fiori li metto dopo.

Daniela Monteverdi
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda Daniela Monteverdi » sab 6 feb 2010, 12:39

I fiori da vicino.
Daniela
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cariofillaceo
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda cariofillaceo » sab 6 feb 2010, 18:30

Salve Daniela, mi mancava un po’ qualche tua pianta da classificare! Queste vengono sempre dal M.Valoria?
La corolla azzurra largamente campanulata con almeno 3 stami oltrepassanti la corolla e con filamenti glabri garantisce che l’erba viperina che hai fotografato è proprio quella da te identificata, Echium vulgare L.; il colore dei fiori e le loro dimensioni rientrano nella variabilità della specie. In ogni caso, Echium plantagineum L., l’unica altra specie di Echium con corolla grande fino a 4 cm e quindi anche maggiore di Echium vulgare, ha corolla purpurea, foglie basali largamente lanceolate, filamenti pelosi, mentre E. italicum L. ha infiorescenza a pannocchia molto stretta e corolla strettamente imbutiforme.
L’altra specie fotografata, in cui si nota nella prima immagine il colore verdastro dei tepali e nella seconda la mancanza di foglie, invece con gli asfodeli ha in comune solo poco più che l’appartenenza alle Liliaceae. Si tratta infatti del Latte di gallina a fiori giallastri, Loncomelos pyrenaicus (L.) Hruda ex J.Holub (=Ornithogalum pyrenaicum L.), specie mediterranea presente qua e là in boschi e radure di collina e montagna. Per citare solo qualche macroscopico carattere differenziale, negli asfodeli le foglie sono sempre presenti alla fioritura ed i tepali pur avendo nervi centrali evidenziati (rossi o bianchi secondo le specie) sono mediamente il doppio - lungh. 16-20 mm contro 8-10 mm - delle specie multiflore di Loncomelos; peraltro nel nostro Appennino sembra presente, raro, solo Asphodelus macrocarpus Parl. subsp. macrocarpus (=Asphodelus albus L. s.l.), con infiorescenza compatta e cilindrica e statura attorno al metro di altezza, contro i 50-80 cm dei detti Loncomelos. Asphodelus fistulosus L. poi (non noto per la nostra regione) ha tepali bianchi con nervo centrale rosso e peduncoli articolati.
Loncomelos pyrenaicus ha due specie simili pure presenti sull’Appennino emiliano: Loncomelos narborensis (Torn. in L.) Raf. e L. brevistylus (Wolfn.)Dostàl, con tepali bianchi e foglie presenti alla fioritura.
Ciao!

Daniela Monteverdi
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda Daniela Monteverdi » dom 7 feb 2010, 15:59

Caro Cariofillaceo (sembra uno scioglilingua),
mi sento onorata di avere un consulente di tal scienza quasi a mia disposizione!
Sì, anche questi li ho fotografati sul crinale tra Valoria e Groppo del Vescovo. Ma che delusione! Un volgare Latte di Gallina quando mi ero illusa di aver trovato il mio primo asfodelo nostrano! Prima li avevo conosciuti attraverso i classici greci e mai visti dal vivo fino a qualche anno fa in Sardegna... (allego foto, non vorrei essermi sbagliata anche allora).
Sono stata tratta in inganno da una foto di uno dei miei testi, nella quale non si vedono le foglie dell'asfodelo fistoloso, a differenza degli altri raffigurati con il dettaglio delle foglie. Pazienza.
Ne approfitto per chiederti: il latte di gallina che si trova nei prati e lungo i fossi qui in pianura, alto una spanna e candido, come si chiama oggi?
asfodelo 1.jpg
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Grazie, saluti,
Daniela

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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda cariofillaceo » mar 9 feb 2010, 0:32

...insomma però Daniela è disdicevole che solo per quel nome indubbiamente un pò goffo tu liquidi cinicamente come "volgari" i Latti di gallina.....poverini :( ..con i loro così candidi e stellati fiorellini :) ...ce ne sono alcune specie, sai, anche nelle nostre terre, fra cui probabilmente il più comune proprio quel che tu definisci (in modo piuttosto grezzo e offensivo...) "alto una spanna", il Cipollone bianco, o Latte di gallina comune (Ornithogalum umbellatum L.).....trovo naturalisticamente incongruo :evil: che tu te la prenda coi latti gallinacei solo perchè non riesci a individuare l'adorato asfodelo....nè in campagna...nè in foto...perchè ebbene sì, non lo è nemmeno :cry: la specie sarda che hai piazzato nel (vano) tentativo....peraltro bellissima, la Scilla marittima (Charybdis maritima (L.) Spata (=Urginea maritima (L.) Baker)), presente nelle garighe assolate dell'area mediterranea, più comune nell'Italia meridionale e Isole e rara in Liguria, Toscana e Lazio....adesso su che altra povera, volgare specie ti accanirai al fine di assorbire quest'ulteriore delusione? :x ...qui bisogna solo portarti a tu per tu con l'asfodelo....ma un bel pò più avanti, perchè fiorisce in piena estate....

Daniela Monteverdi
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda Daniela Monteverdi » mar 9 feb 2010, 12:47

Ciao, Cariofillaceo,
credo proprio di aver meritato la tua lavata di capo! Sono una frana e ho anche delle pretese! :oops:
Ma adesso per un mese ti lascio in pace e vado a imperversare sulla flora tropicale (Costa Rica). :mrgreen:
Purtroppo poi non avrò nessuno a correggere i miei svarioni macroscopici e resterò nella mia beata ignoranza, battezzando a capocchia qua e là innocenti orchidee, bromelie e quant'altro riuscirò a fotografare. :roll:
Ma guarda che non dimenticherò che mi hai promesso un incontro ravvicinato con l'asfodelo! :P
A risentirci in primavera,
Daniela

Luigi Ghillani
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Re: fiori dal Valoria

Messaggioda Luigi Ghillani » mar 9 feb 2010, 16:08

Cara Daniela,
in attesa che Cariofillaceo ti porti sul posto ad ammirare da vicino gli Asfodeli ti offro qualche immagine affinché tu non vada in crisi di astinenza e possa partire per il Costarica senza questo peso sul cuore! Buon viaggio!
NB: e guarda quanta vita c'è su un Asfodelo!
Allegati
Asphodelus macrocarpus Parl. subsp. macrocarpuss 941.JPG
Asfodelo montano
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Asphodelus macrocarpus Parl. subsp. macrocarpus 942.JPG
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