Il comitato di difesa Taro Ceno si sta occupando della raccolta firme contro il progetto di una nuova centrale idroelettrica sul torrente ceno a bedonia ( masanti ) che prevede di captare fino all'85% delle acque del torrente per alimentare la centralina idroelettrica di un privato, senza nessun beneficio per la popolazione locale.
70kw prodotti - per 650 metri di torrente ridotti ad un rigagnolo !!!
http://www.youtube.com/watch?v=qdgbNGfN5v8 .
http://www.informazionediparma.com/arch ... PR2812.pdf
http://www.forumvaltaro.it
Siamo a disposizione per illustrarvi l'assurdità di questo impianto che rischia di compromettere definitivamente un ulteriore tratto di Ceno.
Invitiamo tutti a partecipare alla raccolta di firme, per chi fosse interessato scriveteci a :
taroceno@libero.it
Comitato difesa taro ceno
ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
- Allegati
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- VOLANTINO
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- MODULO RACCOLTA FIRME
- Modulo raccolta firme Centrale Illica.jpg (199.43 KiB) Visto 8933 volte
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
In aggiunta a questa "buona notizia" vi informo che Enia, che si occupa di acqua potabile per quasi tutta la provincia di Parma, sta predisponendo un progetto che prevede di captare (1000 l/s) acqua potabile a Fornovo (a monte del Parco del Taro) e portarla tramite tubazione per circa 30 km a Roncopascolo, in parziale sostituzione di quella attualmente pescata tramite pozzi.
E' anche prevista la realizzazione di una centrale di potabilizzazione dell'acqua di circa 30 ha a Felegara.
Le motivazioni sono legate a risparmio di corrente elettrica per far andare i pozzi e uso di acqua buona perchè quella attuale è piena di nitrati (questo è quello che so). Della serie: non riesco a togliere l'ìnquinamento e allora mescolo l'acqua pulita con quella sporca, così diventa tutto mezzo e mezzo.
Problematiche:
Il DMV (Deflusso Minimo VItale) del fiume Taro in SIC ZPS andrebbe a farsi benedire e il fiume in primavera/estate sarebbe un rigagnolo.
Impatto della tubazione lunga circa 30 km.
Ennesimo consumo di suole devastante con centrale di potabilizzazione realizzata su suolo agricolo.
Signori miei, se non combattiamo queste battaglie, i nostri fiumi diventeranno terra di conquista.. lo sono sempre stati e adesso l'accerchiamento sta diventando pesante.
Saluti
Renato
E' anche prevista la realizzazione di una centrale di potabilizzazione dell'acqua di circa 30 ha a Felegara.
Le motivazioni sono legate a risparmio di corrente elettrica per far andare i pozzi e uso di acqua buona perchè quella attuale è piena di nitrati (questo è quello che so). Della serie: non riesco a togliere l'ìnquinamento e allora mescolo l'acqua pulita con quella sporca, così diventa tutto mezzo e mezzo.
Problematiche:
Il DMV (Deflusso Minimo VItale) del fiume Taro in SIC ZPS andrebbe a farsi benedire e il fiume in primavera/estate sarebbe un rigagnolo.
Impatto della tubazione lunga circa 30 km.
Ennesimo consumo di suole devastante con centrale di potabilizzazione realizzata su suolo agricolo.
Signori miei, se non combattiamo queste battaglie, i nostri fiumi diventeranno terra di conquista.. lo sono sempre stati e adesso l'accerchiamento sta diventando pesante.
Saluti
Renato
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
Cari amici,
perdonate l'ignoranza, ma viene spontaneo dire da semplice cittadina, :dove sono gli organismi di controllo istituzionale, ad esempio a livello provinciale che dovrebbero in qualche modo avere il monitoraggio della situazione?
Poi senza voler scaricare il barile, le associazione con eventuali “tavoli” di coordinamento dove sono?
Terzo, per quanto riguarda il piano dell'Enia, dove posssiamo incidere ?
Proviamo con raccolta firme?
senza lasciarci andare allo sconforto che 20-30 anni di ambientalismo siano stati vani!
grazie
CPinfari
perdonate l'ignoranza, ma viene spontaneo dire da semplice cittadina, :dove sono gli organismi di controllo istituzionale, ad esempio a livello provinciale che dovrebbero in qualche modo avere il monitoraggio della situazione?
Poi senza voler scaricare il barile, le associazione con eventuali “tavoli” di coordinamento dove sono?
Terzo, per quanto riguarda il piano dell'Enia, dove posssiamo incidere ?
Proviamo con raccolta firme?
senza lasciarci andare allo sconforto che 20-30 anni di ambientalismo siano stati vani!
grazie
CPinfari
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
Insomma cara "Carolina",
vuoi sapere dove sono gli ambientalisti? Comincio informandovi che nel 2006 le associazioni ambientaliste hanno partecipato a vari (lunghi) incontri in preparazione del Piano di Tutela delle Acque, poi adottato nel 2007 e approvato addirittura nel 2009, se non sbaglio. Proprio nel 2007, WWF, Legambiente, LIPU ed ARCIPESCA hanno presentato in modo congiunto le proprie osservazioni. Allora i temi caldi riguardavano soprattutto la creazione di diversi invasi per l'accumulo delle acque a scopo irriguo, di cui alcuni ubicati in Zone di Protezione Speciale, come il Parco dl Taro. Con le associazioni agricole che continuavano a spingere per soluzioni anche più devastanti, come la diga di Vetto. Alcune delle proposte peggiori sono poi state ritirate. Il progetto di derivazione dal Taro era solo accennato e comunque si parlava di captazione solo nei periodi di maggiore portata, per spostare il prelievo ai pozzi nei periodi estivi e comunque di riduzione delle portate. Purtroppo non ho poi avuto modo di controllare se e come le nostre richieste sono state recepite nella fase di approvazione del piano (diventato poi variante al PTTCP).
Non credo che siano previsti altri tavoli sul progetto di derivazione dal Taro. L'unica possibilità che avremo sarà quella delle osservazioni in fase di VIA. Sarebbe utile condividere tutte le informazioni che abbiamo per svolgere in modo efficace il nostro ruolo.
Infine, concludo informandovi dove saranno gli ambientalisti martedì sera. Il 19 gennaio alle 20.30, presso la sede di Legambiente, in via Bizzozzero, è previsto un incontro tra associazioni per confrontarci sulla linea da tenere riguardo ai vari progetti che rigurdano le fonti rinnovabili di energia: l'eolico, l'droelettrico e addirittura il solare (quello a terra, che occuperà superfici agricole o ex-boscate) rischiano di avere impatti insostenibili sugli habitat naturali. Visto che però non sono centrali nucleari e in linea di principio le fonti rinnovabili meritano il nostro sostegno, si tratta di capire quali possono essere i criteri per una localzzazione corretta degli impianti. E' il momento per parlare di questi temi, visto che nei prossimi mesi sarà adottato e poi approvato il piano energetico provinciale.
Anche i semplici cittadini come "Carolina" possono partecipare all'incontro!
enrico ottolini
vuoi sapere dove sono gli ambientalisti? Comincio informandovi che nel 2006 le associazioni ambientaliste hanno partecipato a vari (lunghi) incontri in preparazione del Piano di Tutela delle Acque, poi adottato nel 2007 e approvato addirittura nel 2009, se non sbaglio. Proprio nel 2007, WWF, Legambiente, LIPU ed ARCIPESCA hanno presentato in modo congiunto le proprie osservazioni. Allora i temi caldi riguardavano soprattutto la creazione di diversi invasi per l'accumulo delle acque a scopo irriguo, di cui alcuni ubicati in Zone di Protezione Speciale, come il Parco dl Taro. Con le associazioni agricole che continuavano a spingere per soluzioni anche più devastanti, come la diga di Vetto. Alcune delle proposte peggiori sono poi state ritirate. Il progetto di derivazione dal Taro era solo accennato e comunque si parlava di captazione solo nei periodi di maggiore portata, per spostare il prelievo ai pozzi nei periodi estivi e comunque di riduzione delle portate. Purtroppo non ho poi avuto modo di controllare se e come le nostre richieste sono state recepite nella fase di approvazione del piano (diventato poi variante al PTTCP).
Non credo che siano previsti altri tavoli sul progetto di derivazione dal Taro. L'unica possibilità che avremo sarà quella delle osservazioni in fase di VIA. Sarebbe utile condividere tutte le informazioni che abbiamo per svolgere in modo efficace il nostro ruolo.
Infine, concludo informandovi dove saranno gli ambientalisti martedì sera. Il 19 gennaio alle 20.30, presso la sede di Legambiente, in via Bizzozzero, è previsto un incontro tra associazioni per confrontarci sulla linea da tenere riguardo ai vari progetti che rigurdano le fonti rinnovabili di energia: l'eolico, l'droelettrico e addirittura il solare (quello a terra, che occuperà superfici agricole o ex-boscate) rischiano di avere impatti insostenibili sugli habitat naturali. Visto che però non sono centrali nucleari e in linea di principio le fonti rinnovabili meritano il nostro sostegno, si tratta di capire quali possono essere i criteri per una localzzazione corretta degli impianti. E' il momento per parlare di questi temi, visto che nei prossimi mesi sarà adottato e poi approvato il piano energetico provinciale.
Anche i semplici cittadini come "Carolina" possono partecipare all'incontro!
enrico ottolini
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
Premettendo che:
1) consideriamo prezioso il contributo dell'idroelettrico nella produzione di energia
2) Nella provincia di parma sono già sfruttati tutti i salti idrometrici che permettono di produrre RAGGUARDEVOLI quantità di energia
3) Che sfruttando tutti i fiumi , torrenti , ruscelli italiani (non ancora sfruttati) si arriverebbe a coprire lo 0,88 % del fabbisogno di energia in italia
Per quanto riguarda il problema delle continue richieste di captazioni per idroelettrico, sebbene tanti progetti siano in netto contrasto con le leggi vigenti ( es. distanza dalle centrali già esistenti DELIBERA REGIONALE n.1793 del 3/11/2008 ) e direttiva europea 2000/60/CE sulla tutela dei corsi d'acqua , nella provincia di parma siamo GIà di fronte ad una centrale idroelettrica (Selvanizza) che "sembrerebbe" abusiva e a continue richieste di sfruttamento delle acque anche dove non esiste la pendenza per raggiungere potenze significative e dove le leggi lo vietano.
Mi dispiace rimproverare le associazioni ambientaliste ( tranne legambiente altavaltaro che ha firmato insieme al nostro comitato il documento di opposizione al progetto in oggetto) per il fatto che mentre nelle altre provincie e a livello regionale wwf e legambiente si sono pubblicamente schierati contro questi progetti attraverso il comitato NO TUBE , nella provincia di Parma Legambiente e WWF devono ancora prendere una decisione in merito.
Quindi mentre i progetti e le richieste avanzano (siamo oltre a 30 nella provincia) , l'unico modo per noi cittadini è quello di creare dei comitati e sperare che le associazioni ambientaliste di parma si allineino ai loro colleghi delle altre provincie ed i loro superiori della REGIONE, questo prima che paradisi come quello del ceno vengano devastati da progetti giustificati solo da meri interessi econmici di privati.
Grazie dell'attenzione
Comitato difesa Taro Ceno
1) consideriamo prezioso il contributo dell'idroelettrico nella produzione di energia
2) Nella provincia di parma sono già sfruttati tutti i salti idrometrici che permettono di produrre RAGGUARDEVOLI quantità di energia
3) Che sfruttando tutti i fiumi , torrenti , ruscelli italiani (non ancora sfruttati) si arriverebbe a coprire lo 0,88 % del fabbisogno di energia in italia
Per quanto riguarda il problema delle continue richieste di captazioni per idroelettrico, sebbene tanti progetti siano in netto contrasto con le leggi vigenti ( es. distanza dalle centrali già esistenti DELIBERA REGIONALE n.1793 del 3/11/2008 ) e direttiva europea 2000/60/CE sulla tutela dei corsi d'acqua , nella provincia di parma siamo GIà di fronte ad una centrale idroelettrica (Selvanizza) che "sembrerebbe" abusiva e a continue richieste di sfruttamento delle acque anche dove non esiste la pendenza per raggiungere potenze significative e dove le leggi lo vietano.
Mi dispiace rimproverare le associazioni ambientaliste ( tranne legambiente altavaltaro che ha firmato insieme al nostro comitato il documento di opposizione al progetto in oggetto) per il fatto che mentre nelle altre provincie e a livello regionale wwf e legambiente si sono pubblicamente schierati contro questi progetti attraverso il comitato NO TUBE , nella provincia di Parma Legambiente e WWF devono ancora prendere una decisione in merito.
Quindi mentre i progetti e le richieste avanzano (siamo oltre a 30 nella provincia) , l'unico modo per noi cittadini è quello di creare dei comitati e sperare che le associazioni ambientaliste di parma si allineino ai loro colleghi delle altre provincie ed i loro superiori della REGIONE, questo prima che paradisi come quello del ceno vengano devastati da progetti giustificati solo da meri interessi econmici di privati.
Grazie dell'attenzione
Comitato difesa Taro Ceno
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
Caro Enrico,
"touché"!
Non era mia intenzione mettere in dubbio l'impegno e l'efficacia di chi spende il suo tempo per la salvaguardia dell'Ambiente!
Piuttosto sottolineare l'inefficacia e la malafede delle pubbliche amministrazioni!
Per il resto non posso che darti ragione, anche i semplici cittadini devono fare la loro parte!
Per quanto mi riguarda vedrò di porvi rimedio al più presto!
Grazie!
Carolina
"touché"!
Non era mia intenzione mettere in dubbio l'impegno e l'efficacia di chi spende il suo tempo per la salvaguardia dell'Ambiente!
Piuttosto sottolineare l'inefficacia e la malafede delle pubbliche amministrazioni!
Per il resto non posso che darti ragione, anche i semplici cittadini devono fare la loro parte!
Per quanto mi riguarda vedrò di porvi rimedio al più presto!
Grazie!
Carolina
Re: ECOSISTEMA DEL CENO A RISCHIO NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
Buona sera a tutti , vi allego l'indirizzo del sito dove è possibile sottoscrivere la petizione per bloccare il progetto in oggetto che rovinerebbe uno dei torrenti più belli dell 'appennino tosco emiliano:
http://www.liberacittadinanza.it/petizi ... rente-ceno
Bastano pochi secondi per dare un prezioso contributo.
Distinti saluti
Comitato difesa Taro Ceno
http://www.liberacittadinanza.it/petizi ... rente-ceno
Bastano pochi secondi per dare un prezioso contributo.
Distinti saluti
Comitato difesa Taro Ceno
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