caprioli in ALTA VAL STIRONE

anguis
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caprioli in ALTA VAL STIRONE

Messaggioda anguis » dom 15 nov 2009, 23:18

andando a funghi,questa mattina (domenica 15 nov) in località LA PIANA di IGGIO alt ca 600 mt s.l.m.(Pellegino Parmense) ho rinvenuto 1 paio di corna di capriolo come da foto allegate, 1 corno era piantato nel terreno molle,l'altro a 50 cm con il pugnale del 3^anno gia rotto da un precedente trauma.Si parlava da queste parti dell'arrivo di caprioli ma prove provate o avvistamenti certi non ve ne sono stati,fino ad oggi! :P il terreno tutt'attorno al luogo del rinvenimento appariva smosso,presumo dallo stesso capriolo che si voleva a tutti i costi liberare delle vecchie corna:può essere un'ipotesi corretta?
ciao e buon avvistamenti a tutti
anguis
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Emanuele Fior
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Re: caprioli in ALTA VAL STIRONE

Messaggioda Emanuele Fior » lun 16 nov 2009, 16:06

Innanzitutto complimenti per il ritrovamento!
E' davvero raro trovare 2 stanghe (si chiamano così e non corna ;) ) di capriolo tanto ravvicinate tra loro. Spesso vengono gettate anche a distanza di giorni. Si ritiene che più un capo è forte ed in salute, più la getta risulta simultanea; comunque usualmente trascorrono almeno alcune ore tra le due cadute.
Nel daino, ma soprattutto nel cervo, non è invece raro il rinvenimento della coppia. Infatti, come suggerivi, l'animale, gettata una stanga, è solitamente abbastanza infastidito dalla differente ripartizione del peso sul capo e quindi cerca attivamente di liberarsi anche dell'altra. Negli ungulati più grandi il peso del palco è ovviamente superiore che nel capriolo, quindi questo aspetto viene accentuato, ed,unito al maggior peso del palco stesso, ne aiuta la simultaneità della getta.
Mi è già capitato 3 volte di rinvenire stanghe infilzate nel terreno come la tua; è quindi probabile che sia una modalità relativamente frequente di getta, anche se tra tutti i caprioli che ho osservato con una sola stanga l'unico gesto fatto per liberarsene è stata una energica scrollata del capo (purtoppo mai vista cadere "in diretta" :cry: ).
anguis ha scritto:l'altro a 50 cm con il pugnale del 3^anno gia rotto da un precedente trauma
La punta rotta, senon vedo male dalle foto, è quella apicale, detta "vertice", mentre il "pugnale", o "oculare", è quella più bassa (per intenderci, quella conficcata nel terreno nell'altra stanga). L'ultima punta, rivolta indietro, è detta "stocco".
Inoltre, contrariamente a quanto spesso riportato, il numero di punte di una stanga di capriolo non è associato all'età dell'animale. Il primo palco è di 1-2 cm, sempre a forma di fuso (puntuto); il secondo può avere ancora una sola punta, ma anche 2 (forcuto) o addirittura 3 (palcuto), nei capi più predisposti e sani. Quindi ad un anno compiuto ci possono già essere 3 punte per stanga. Tre è il numero classico di punte della stanga di capriolo, che quindi rimarrà per gli anni a venire, quando il palco crescerà solo in peso e volume (raramente ci sono stanghe con punte sovrannumerarie). Infine, con la vecchiaia, ci sarà il regresso delle stanghe, spesso con meno punte, la massa concentrata verso la base e la rosa (la specie di "nastro" all'attaccatura) spiovente verso il basso. Il capriolo è comunque il cervide nostrano con il maggior numero di aberrazioni morfologiche del palco, molto legato alla salute del soggetto, alla densità di popolazione, ma soprattutto al clima ed all'alimentazione.
In sostanza non si può capire l'età di un capriolo dalle stanghe, anche se spesso è possibile, raccogliendo vari indizi, associarlo almeno alla classe di appartenenza (giovane, adulto, anziano). Il "tuo" parrebbe un capriolo adulto, ma non anziano (indizi: superficie di distacco piatta, non concava tipica degli anziani; media perlatura; rosa alta non troppo estesa).

Chiedo scusa se mi sono dilungato... :oops:
Saluti
Emanuele

anguis
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Re: caprioli in ALTA VAL STIRONE

Messaggioda anguis » lun 16 nov 2009, 17:43

ringrazio Emanuele per le interessantissime precisazioni e la sintetica ma esaustiva lezione sulla biologia dei palchi del capriolo ;)
ciao ,alla prossima
anguis


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