Grillaio inanellato

Emanuele Fior
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Grillaio inanellato

Messaggioda Emanuele Fior » mer 25 mag 2011, 16:09

Ciao a tutti

Alcuni giorni fa, Germano Balestrieri e Andrea Zanichelli, due dei componenti del GLC (Gruppo Locale di Conservazione) della Lipu, mentre erano impegnati nell'osservazione di una colonia di Grillaio nella bassa nell'ambito del Progetto LIFE "Pianura Parmense", hanno notato una femmina con anello metallico alla zampa destra.
Appena allertato, Michele Mendi, anch'egli appartenente al GLC, nonché abilissimo fotografo naturalista, si è precipitato in loco, e dopo estenuanti serate di appostamenti è riuscito ad immortalare il codice numerico dell'anello.
A questo punto Marco Gustin, responsabile scientifico della Lipu e dello stesso Progetto Life, si è mosso per riuscire a sapere l'origine dell'anello. Risultato: si tratta di una giovane femmina, inanellata da pullo al nido il 16 luglio 2010 nel comune di Montescaglioso (Matera).
Il dato si presenta particolarmente interessante e permette di ipotizzare come la grande popolazione dell'Italia meridionale di Grillaio possa essere il bacino di provenienza della piccola popolazione della bassa parmense, nidificante regolare con 15-20 coppie a partire dalla metà degli anni '90. Inoltre consente di dimostrare come i giovani Grillai, contrariamente agli adulti, che si presentano fedeli al sito riproduttivo in anni successivi, possono nidificare in aree anche molto lontane da quelle di nascita (Gustin, com.pers.). L'esplorazione di nuovi siti avviene nella fase dispersiva di poco successiva all'involo oppure nella primavera successiva, probabilmente seguendo individui maturi che già conoscono i luoghi (Gustin, com.pers.).

Qui trovate alcune delle splendide foto di MIchele Mendi scattate alla giovane femmina di Grillaio.

http://www.pbase.com/michelemendi/image/135003720

http://www.pbase.com/michelemendi/image/135003790

http://www.pbase.com/michelemendi/image/135003869

Saluti a tutti, e complimenti agli scopritori ed al fotografo, ovviamente.
Emanuele

enrico bocchi
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Re: Grillaio inanellato

Messaggioda enrico bocchi » mer 25 mag 2011, 19:24

Molto interessante e molto belle le foto! Curiosità: il nome comune della specie indica una effettiva preferenza nella scelta delle prede?
Ciao, Enrico.
nadia ed enrico, www.florautoctona.com

subbuteo
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Re: Grillaio inanellato

Messaggioda subbuteo » mer 25 mag 2011, 20:44

enrico bocchi ha scritto:Curiosità: il nome comune della specie indica una effettiva preferenza nella scelta delle prede?


Esatto, il grillaio mangia grilli, cavallette, libellule etc.

Colgo l'occasione per fare i complimenti al GLC della LIPU di Parma che, con l'importante osservazione, ha permesso di confermare quanto ipotizzato nel 2008 da Premuda et al. (Eccezionale presenza di Grillaio, Falco naumanni, in Emilia-Romagna in periodo post-riproduttivo. Riv. ital. Orn. 2008; 77: 101-106 http://www.parmavisiteguidate.it/parmab ... da2008.pdf) e ripreso dal sottoscritto con Maurizio Ravasini al XV CIO di Sabaudia (Biologia riproduttiva del grillaio Falco naumanni in provincia di Parma. Alula 2009; 16: 130-132 http://www.parmavisiteguidate.it/parmab ... li2009.pdf)

"Si può ipotizzare che le colonie siano legate all’insediamento di individui
che compiono regolarmente un movimento di dispersione pre-migratoria dalle aree
di nidificazione del Sud Italia verso Nord, alla ricerca di aree più ricche di cibo a latitudini
superiori (Premuda et al., 2008). Tale fenomeno è stato dimostrato in Spagna,
grazie alle ricatture nella parte settentrionale della Penisola Iberica di individui
inanellati al nido in Andalusia (Serrano & Delgado, 2004)."

Franco Roscelli
Parma
http://parmavisiteguidate.it/parmabw

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L’alata
genia che adoro – ce n’è al mondo tanta! –
varia d’usi e costumi, ebbra di vita,
si sveglia e canta.
Umberto Saba
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Emanuele Fior
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Re: Grillaio inanellato

Messaggioda Emanuele Fior » gio 26 mag 2011, 7:51

Ciao.

Come diceva giustamente Franco, la dieta del Grillaio (così come quella del Falco cuculo, altro interessante "ospite" della bassa) è molto varia e si concentra prevalentemente sugli ortotteri; è però dipendente anche dalla disponibilità temporanea delle potenziali prede. Per esempio Michele Mendi (rimasto per molte ore in appostamento per scattare le foto di cui sopra), ha osservato un gran numero di Grillitalpa portati al nido quanti mai ne aveva osservati negli anni precedenti. Stessa cosa succede per il Falco cuculo, il quale può variare la sua dieta, spostandosi su invertebrati o su su piccoli roditori, in funzione del disponibile (dalle prime osservazioni, questa sembrerebbe essere un'annata ricca di topolini). Ovviamente queste considerazioni generali andrebbero suffragate da osservazioni continuative e realizzate seguendo un rigido protocollo scientifico.

Mi permetto di segnalare alcune altre foto di Michele, proprio in considerazione di quanto scritto sopra:
http://www.pbase.com/michelemendi/image/134938796
http://www.pbase.com/michelemendi/image/134938817

Saluti a tutti,
Emanuele


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