Ciao a tutti,
proprio ieri ho fatto un sopralluogo con il sempre gentilissimo Franco Roscelli sul luogo del misfatto: ma del gufo nessuna traccia, ma mi rincuora molto il fatto che sia stato visto (e fotografato) comunque lunedì da Michele Mendi: vuol dire che potrebbe essere ancora in zona.
Intanto ringrazio Franco che mi ha fatto da guida in modo ammirevole illustrandomi alcuni segreti della zona e facendomi ammirare falchi cuculi e grillai.
Grazie bel pomeriggio di birdwatching!
Visto che ormai sono un vostro vicino di casa.(mi trasferisco a breve a Vigolzone)..verrò ancora a disturbare Franco & company!
Questo lembo di agroecosistema parmense è davvero splendido.
Come forse saprete sono oltre 10 anni che studio il Gufo di palude (gdp) in Italia; in questo lasso di tempo insieme a Paola Bressan abbiamo messo insieme un database senza precedenti per questa specie; se pensate che abbiamo raccolto oltre 1000 dati per il nostro paese!
Proprio per questo io e Paola stiamo ormai ultimando la stesura di un libro, una monografia dal titolo Il Gufo di palude in Italia e in Europa: un librone ricchissimo di informazioni, curiosità...che uscirà e sarà presentato al l’ormai sempre più vicino Convegno italiano di ornitologia ove tra l’altro sarà presentata anche una speciale tavola rotonda proprio sul genere Asio: gufo di palude e gufo comune.
Ovvio tutti invitati a Cervia dal 22 al 25 settembre!
Ora questo enorme database ci permette di dare un valore alle osservazioni parmensi di questo periodo: pensate che solo il 4,1 % dei dati globali è riferito a osservazioni effettuate nel mese di maggio!!!
Quindi un’osservazione a maggio ha un valore interessante; in più nel nostro caso se pensiamo che si osserva il gdp dal 29 aprile è una situazione abbastanza insolita per l’Italia. non unica peraltro qualche anno fa vi fu, d esempio, una forma di estivazione nel Mezzano con gdp rilevati a inizio estate.
Sono partito da qua per farvi capire che quanto è capitato è una situazione insolita, peraltro il “marchio di fabbrica” del nostro prode flammeus è proprio l’erratismo definito da alcuni anche vero e proprio nomadismo.
Uno status del gdp di ricerca e selezione non solo di un ecososistema con vegetazione idonea ma anche e soprattutto uno spazio ove abbondino le prede. Questa è la sua priorità.
Ebbene il motivo per il quale generalmente durante le migrazioni, lo svernamento e ancor più per la nidificazione il gdp sceglie di fermarsi temporaneamente o a lungo è sempre legato alla presenza delle prede. E’ utile ricordare e sottolineare che trattandosi di uno di quei rapaci che nel nord Europa è soggetto a fluttuazioni demografiche legate alla abbondanza di micromammiferi anche nell’Europa meridionale cerca con assoluta priorità i luoghi ove abbondano le arvicole (in particolare in Spagna e Francia cerca il Microtus arvalis ovvero l’arvicola campestre).
Questa sua specializzazione non è saltuaria ma è proprio predominante nella scelta che compie per sostare, nidificare...
Ma la campagna parmense che ho visitato con Franco ieri deve avere risorse trofiche perfette per il nostro prode flammeus e non solo: ieri aironi guardabuoi, cenerini, gheppi, poiane, civette oltre a grillai e cuculi banchettavano allegramente sotto le nostre lenti...dimostrando una ricchezza di arvicole (meno utile per gli ultimi due rapaci) davvero significativa!
Appurate alcune basi utili all’interpretazione del comportamento del gufo di palude cerchiamo di capire perchè il gdp è rimasto lì tanti giorni!
Dopo tanti tanti decenni di assenza dall’Italia come nidificante...è ovvio che i sogni di gloria...di un nido parmense per questo predatore accarezzi alcune menti...tuttavia un pò accogliendo l’ipotesi valida di Renato Carini, credo che l’ipotesi di un soggetto che non sia molto spinto da istinti riproduttivi sia credibile.
Nel complesso la cosa più probabile è che come avviene per molti turisti il nostro gdp sia molto attratto dal “cibo” parmigiano!
E’ doveroso tuttavia ricordare che qualche attenzione a qualche segnale che potrebbe essere sfuggito è opportuno prestarla.
In Francia, Spagna, Croazia, aree non troppo lontane da noi e non di influsso nordico il gdp nidifica prevalentemente in ambienti agricoli ove prevalgono coltivi di cereali (le foraggere potrebbero andar bene), vigneti, incolti e non solo in palude, a dispetto del nome!
Una raccomandazione, che vale per sempre, il gdp durante il periodo riproduttivo è MOLTO sensibile al disturbo antropico, quindi è opportuno monitorarlo da lontano senza creare troppi disturbi. Ottimo il cannocchiale!
In questo momento non esistono segnali, che lascino pensare ad una nidificazione in corso, per ora quindi credo sia opportuno tenerlo monitorato cercando nel campo ove è sempre stato visto ma vigilando anche nelle aree limitrofe.
ora veniamo al discorso identificazione....
il gufo comune e il gufo di palude osservati in buone condizioni sono MOLTO diversi i dubbi emergono in condizioni di precaria luminosità, di avvistamenti fugaci... tra l’altro volevo ricordare che Maurizio (impareggiabile birdwatcher, che abbiamo incontrato ieri sul campo e che saluto) può aver visto sicuramente un gufo comune (se poi c’è il nido ancor più facile) nella stessa zona poichè queste due specie spesso si sovrappongono negli areali di caccia e persino di riproduzione
ma esistono alcuni parametri che aiutano a non confonderci.
nel libro una bella parte sarà dedicata a caratteri utili al riconoscimento...tenendo presente che nel corso di questi anni tra osservazioni, valutazioni e confronti fotografici, esami di animali nei musei e nei cras abbiamo rilevato svariati elementi utili. e molto pratici
partiamo dall’intensità del colore dei piumaggi vi allego una foto che fa parte del nostro studio; scatta da una collezione museale ci permette di capire che esistono forti differenze di colori del petto, del dorso...soggetti scuri e chiari: solitamente nella maggior parte dei casi i gdp scuri sul petto sono femmine ma purtroppo alcuni maschi scuri (pochi a livello percentuale) non permettono di fare queste distinzioni.
Ma è ovvio che questa diversa saturazione non aiuta talvolta nelle determinazioni considerato che il petto del gufo comune è più scuro di quello di molti gdp.
ora guardiamo un pò di parametri diagnostici che aiutano il riconoscimento
nelle foto sia quelle che mi ha inviato Stefano sia in quelle di Giuliano del forum appaiono in modo chiaro ed evidente il colore giallo degli occhi!
Il colore è un carattere distintivo molto evidente...è più che valido per certificare questa specie (ricordo che su internet si trovano foto di long eared owl gufo comune scattate in America..con occhi gialli ma la sottospecie americana ha gli occhi gialli e diversi piumaggi).
Inoltre il nostro prode gdp ci aiuta nella determinazione poichè intorno agli occhi c’è una sorta di mascherina (intitolai gufo mascherato un articolo su qb fatto con il caro Morinellus Azzolini).
Questa mascherina è una sorta di contorno occhi...molto distintiva perchè nel gufo comune non c’è questo contorno che è facile da vedere anche a distanza!
vi allego qualche link nel quale emerge bene:
http://www.garryridsdale.com/photo2283463.htmlhttp://www.alaska-in-pictures.com/asio- ... ctures.htmhttp://www.beekjes.nl/birds/Velduil/velduil.htmquesto è un gufo comune la mascherina è assente ed è evidente questa assenza
http://4.bp.blogspot.com/_pQP5ZQ1eI4Y/T ... LEO+PB.jpg ma l’aiuto che ci fornisce il nostro gdp non finisce qua....
intorno al disco facciale si rileva un contorno bianco molto evidente che emerge anche nelle foto di giuliano (seppur in foto scattate in condizioni di luce non perfette).
Questo contorno bianco è molto evidente sia quando il gufo vola sia quando è posato guardate:
http://www.nundafoto.net/gallery/photo/ ... o-flammeus (in una foto chiara si vede sia il contorno bianco sia la mascherina contorno occhi nero!)
http://www.pbase.com/image/121658583 (in questa foto del caro William si vede nitida)
http://www.pbase.com/peetje252/image/93174300http://www.pbase.com/rcm1840/image/40170695 visibile anche in un soggetto chiaro come quello appena visto...
http://www.pbase.com/richard2051/image/ ... iginal.jpg in questo olandese è evidente.
vi dicevo che quando è apprezzabile questo elemento è utile poichè nel gufo comune il contorno del disco facciale è presente MA
è diverso ecco come è fatto:
http://pixdaus.com/single.php?id=127264 qui si vede un gufo comune in volo foto splendida nel quale appare il contorno del disco
http://www.milkomarchetti.com/NOVITA1aa.HTM anche in questa foto pluripremiata di Milko uno dei nostri big della fotonaturalistica si vede molto bene
http://www.flickr.com/photos/hangin10/2796804529/ questa è perfetta per spiegare la differenza: il contorno del disco facciale è una linea bianca percorsa al suo interno da un linea nera sempre visibile e questo unito al riempimento cromatico più scuro del disco facciale conferisce una primo piano davvero diverso. E’ chiaro che in alcuni avvistamenti e alcune foto questi parametri sono poco chiari ma anche nel foto di Gerra emergono. Il contorno bianco è presente in entrambe le foto di Giuliano.
scendendo l’osservazione del corpo...arriviamo al collo.
il collo del gufo di palude (come in altre parti del corpo) presenta evidenti vermicolature che sono peculiari del gufo di palude, anche il gufo comune ha qualcosa di simile, ma il disegno delle vermicolature del gdp che ricordano le fiamme (da qui il nome “flammeus”) possono aiutarci perchè in molte foto in volo si vede questo particolare del collo...con queste striature.
ecco un esempio:
http://www.pbase.com/image/75474985http://www.flickr.com/photos/shootnikonraw/5258211753/qui si vede il disegno di un collo di gufo comune che denota striature più compatte con una trama più fitta e i disegni delle striature sono meno evidenti e più piccoli (tra l’altro con venature nere evidenti)
http://www.flickr.com/photos/50691507@N06/5413506330/sempre sul collo...
vi segnalo un comportamento una postura di volo...molto particolare tipica del gufo di palude che emerge nella prima foto di Giuliano
il gdp vola con il collo e la testa spesso posizionate con una postura molto verticale; un comportamento peculiare che non compie il suo cuginetto a.otus che al contrario quando vola sembra spesso avere il collo incassato e ben accorpato con il resto del corpo.
Questa postura induce spesso il gdp a voltarsi girarsi...quasi per guardarci, invero questo comportamento è utile al gdp per avvedersi di eventuali predatori che si possono avvicinare per disturbarlo. Poichè è specie dalle abitudini diurno crepuscolari questo comportamento lo agevola nella difesa da incursioni di albanelle, corvidi, ecc..
Inoltre proprio come avviene per il genere Circus, questa mobilità del collo permette loro di avere vantaggi significativi nella percezione anche di eventuali suoni. perchè la caccia dei gdp avviene sia a vista sia grazie all’uso dell’udito. ci sono molte analogie...con le albanelle...ma non posso scrivervi un libro, se no mi bannate dal forum! le troverete nel libro...
guardate la foto di Giuliano e guardate queste:
http://www.flickr.com/photos/rainbirder ... 930382501/http://www.flickr.com/photos/35150523@N08/5179351420/ http://paulbannick.photoshelter.com/gal ... T7hZ4V7JEg http://1.bp.blogspot.com/-GpNVn1GeRc4/T ... _9386b.jpg in queste foto emerge (come nella foto di Giuliano, una forte linearità del dorso del gdp con la testa che si eleva quasi staccandosi del resto del corpo...quando vola per qualche minuto questo aspetto emerge spesso).
altro carattere diagnostico utile è la posizione a V delle ali che nel gufo di palude nei voli di spostamento è frequente e in questa posizione emergono le ali lunghe del gdp.
ali a V
http://10000birds.com/wp-content/upload ... square.jpg http://natuurklik.nl/vogels/Roofvogels% ... lammeus%20)/album/slides/Velduil-11.html
parlando di piumaggio...ovvio che un gufo con i ciuffi auricolari lunghi è un gufo comune ma spesso anche il nostro cuginetto meno blasonato (a. otus) spesso lascia nascosti i ciuffetti e quindi i parametri di distinzione sono altri.
qui
http://kokayillus.blogspot.com/2008_01_01_archive.htmltroviamo un bell’acquerello che ci illustra alcune differenze sulle ali dei due gufi...ma ribadisco attenzione a basarsi su alcuni parametri di chiaro - scuro poichè come avete visto nella foto allegata i gdp fanno brutti scherzi...
le ali delle gufo di palude tuttavia hanno come emerge nel disegno le copritrici primarie molto scure che formano un macchia, un disegno molto evidente anche in volo e sulle cop.secondarie emergono invece delle gocce color panna chiaro che non sono presenti nel gufo comune.
es.: in volo
http://4.bp.blogspot.com/_YkFIvO1VfrY/T ... t_0141.jpg http://cs.birdwatchingdaily.com/BRDCS/m ... 72410.aspxhttp://3.bp.blogspot.com/-gsSlr-7iEIo/T ... _9371b.jpg attenzione però anche a soggetti scuri di gufo comune che possono ingannare...
esistono molti altri parametri...anche nella postura ad esempio a terra...ma qui entriamo in troppi dettagli (anche sulla determinazione del sesso in base alle penne) che troverete invece nel libro sul gufo di palude di ormai prossima uscita...quindi...chi vorrà approfondire...€€€€ ah ah!!!
dai scherzi a parte...
spero di non avervi annoiato a me piace parlare di gufi di palude...ricordate se il gdp si sofferma di non divulgare troppo la notizia del sito...e non disturbatelo e vediamo come evolve la situazione.
chissà mai....
un saluto a tutti gli amici parmensi e un grazie speciale a Franco.