torrente Parma

Segnalazioni di luoghi di particolare pregio naturalistico, o minacciati. Report floristici e faunistici.
Daniela Monteverdi
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torrente Parma

Messaggioda Daniela Monteverdi » dom 29 ago 2010, 14:11

Salve a tutti. Ho alcune domande sul Torrente Parma.
- Mi pare che la fase di secca, con pozze isolate piene di alghe putrescenti sia arrivata più tardi del solito. E' vero? Perché?
- In una di queste pozze, sotto il ponte Caprazzucca, ci sono tanti piccoli pesci. Cosa sono? Che fine faranno?
- Contro i piloni del ponte ci sono due grandi ammassi di ramaglie. Dovrebbero essere asportati o non sono pericolosi?
- La protezione del frassino monumentale in alveo, sopravvissuto a due piene, sarà ripristinata? Con che criteri, visto che il precedente intervento di AIPO ha ceduto al primo assalto della corrente?
Grazie,
Daniela

Emanuele Fior
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Re: torrente Parma

Messaggioda Emanuele Fior » lun 30 ago 2010, 15:27

Buongiorno Daniela.
Ti rispondo per quel che penso:
- il flusso di acqua nella Parma è regolato attraverso le casse di espansione situate a Marano, dunque il regime è del tutto artificiale. Le fasi di secca e piena sono guidate da AIPO in funzione delle necessità del periodo, anche se si tende a seguire le precipitazioni, che quest'anno sono state certamente abbondanti. Il tratto cittadino del torrente trae però in inganno in quanto l'acqua che lo attraversa giunge in questo periodo unicamente dal canale che attraversa il Cinghio e la cui portata è per la quasi totalità legata agli scarichi del Campus. In sostanza la Parma è in secca, ma da ponte Stendhal verso il centro c'è qualche pozza;
- non ho visto quali specie ittiche ci siano al momento nelle pozze, ma certamente, se non se le pappano le garzette, finiscono tutte in secca (come succede ogni anno, vedi foto allegata del 2008). Per tale motivo sarebbe auspicabile che venisse rispettato il D.M.V. I pesci che ogni anno ripopolano il torrente nonostante le secche provengono sia da valle che da monte (a seconda della specie e del periodo) e certo non sanno che ad un certo punto l'acqua mancherà, per cui tentano di svolgere normalmente il loro ciclo vitale...comunque non ci sono solo pesci di piccola taglia: tutti gli anni osservo carpe e cavedani di notevole stazza;
- la manutenzione del torrente spetta ad AIPO e/o Comune e consiste effettivamente soprattutto nella rimozione di tronchi e nella pulitura dell'alveo;
- per il frassino meridionale, chissà. Ho però la sensazione che per evitare il ripetersi della medesima situazione ogni anno, l'unico vero modo per proteggere l'albero sia deviare il flusso della corrente un pò a monte evitando che venga investito in pieno, anche se la tendenza è quella di mantenere l'alveo il più rettilineo possibile, così da tenere alta la velocità dell'acqua durante l'attraversamento della città.

Saluti,
Emanuele
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clau53
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Re: torrente Parma

Messaggioda clau53 » lun 8 ago 2011, 11:17

Rombavano fragorosamente i camion nella bassa di Lesignano lo scorso 30 giugno 2011. Andavano vuoti verso il fiume e ritornavano pieni, a ripetizione e numerosi, tanti che la Polizia Municipale ne ha potuti intercettare due in un sol colpo in Via del Registro, uno pieno che ritornava dal fiume e uno vuoto che lì andava a rifornirsi.

Il carico era costituito apparentemente da terra, ben sistemata e livellata al margine del cassone, ma i detriti pietrosi, che fuoriuscivano dai carri in movimento, tradivano il loro vero contenuto: ghiaia di fiume. Infatti, il sopralluogo effettuato dai Vigili nel greto del torrente Parma, in area demaniale, ne ha rilevato un enorme cumulo, in cima al quale era posizionato un escavatore. Tutt’intorno segni evidenti di un cantiere, senza cartello e senza recinzione e, poco distante, grossi alberi divelti e abbandonati nell’alveo. I Vigili hanno contestato alla ditta proprietaria dei camion e dell’escavatore una contravvenzione per mancanza di documento di trasporto e utilizzo di demanio idrico non autorizzato.

La pratica è stata inoltrata per mezzo dei Carabinieri alle autorità giudiziarie per la verifica di eventuali ulteriori illeciti. Sembra infatti che la ditta in questione fosse in possesso di un’autorizzazione del Servizio Tecnico di Bacino per l’escavazione di 4.000 mc di ghiaia, a compensazione dei lavori di difesa idraulica effettuati nel 2009 in altra località. Che relazione c’è dunque fra quella autorizzazione e gli illeciti oggi contestati? Inoltre, da un rapporto delle Guardie Ecologiche di Legambiente, risulta che lo stesso cumulo di ghiaia era già stato segnalato nell’agosto del 2010. La Polizia Municipale di Lesignano e il Servizio Tecnico di Bacino, in primis, ne erano dunque già informati da quasi un anno. Dal rapporto si evince che il cumulo, al 2010, fosse stimato in 6.300 mc e che vi fosse nei paraggi una traccia di un canalone, presumibile effetto di un’escavazione artificiale, piuttosto che della morfologia naturale del fiume.

In attesa fiduciosa che le indagini compiano il loro corso, vorremmo per intanto formulare alcune legittime e doverose domande.

Al Dirigente del Servizio Tecnico di Bacino: “Quali indagini sono state avviate nel 2010 in seguito alla segnalazione del cumulo di cui sopra e quale ne è il risultato? E, più in generale, quali sono i sistemi di controllo messi in atto per accertare la giusta provenienza e la quantità effettiva dei materiali di cui si autorizza l’estrazione?”

Al Sindaco di Lesignano: “Come è possibile che, nonostante le ripetute segnalazioni negli anni, nel territorio di Lesignano continuino a verificarsi episodi così poco trasparenti nell’uso e la gestione di beni comuni, come lo sono il fiume e i materiali che qui si depositano nei millenni?”

guarda il resoconto fotografico
http://www.lesignanofutura.eu/lesignano ... hiaia.html

clau53
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Re: torrente Parma

Messaggioda clau53 » lun 8 ago 2011, 11:47

Ghiaia di fiume 2


Strane coincidenze


Dopo la pubblicazione sulla stampa dei giorni scorsi della notizia sugli illeciti riscontrati nel prelievo di ghiaia dall’alveo del torrente Parma nel Comune di Lesignano, nuovi elementi pongono ulteriori interrogativi sulla vicenda.


Infatti apprendiamo che, con Determinazione n.118 del 30.06.2011 dell’Ufficio Demanio – Patrimonio – Lavori pubblici, il Comune di Lesignano ha appaltato all’ATI Sitec S.r.l di Lesignano – Piazza S.n.c. di Neviano i lavori di realizzazione della bretella (tangenziale) di Lesignano. Nello stesso giorno la Polizia Municipale, come risulta dall’articolo sulla Gazzetta di Parma del 28 luglio, contestava a una ditta di Neviano (presumiamo Piazza, anche dalla scritta che campeggiava sull’escavatore trovato in alveo e sui camion) una contravvenzione per utilizzo non autorizzato di demanio idrico e per mancanza di documento di trasporto dei camion, che proprio quel giorno andavano su e giù dal fiume ad un ritmo serratissimo.


Ora, è difficile immaginare che non possa esserci una qualche relazione fra le due cose, visto che per costruire le strade si usa la ghiaia e i suoi derivati, che tra l’altro hanno un costo notevole. Se la ditta in questione prelevava e trasportava ghiaia senza la documentazione d’obbligo, come può dimostrare che il materiale che utilizzerà per la bretella sia regolarmente acquistato e/o autorizzato e che quindi la gara d’appalto non sia condizionata dal vantaggio di poter offrire un prezzo basso? D’altra parte, il cumulo dal quale la ditta Piazza prelevava il materiale, già segnalato dalle Guardie Ecologiche nel 2010, era stato allora stimato in 6.300 mc, cifra ben superiore ai 4.000 mc per i quali la stessa ditta aveva ricevuto ancora un anno prima, nel 2009, l’ autorizzazione di escavazione in altra località distante, ma sempre nel Comune di Lesignano.


Fortunatamente non compete certo a noi semplici cittadini l’indagine su questi strani fatti ed abbiamo piena fiducia nelle autorità investigative preposte. Ci compete invece, e molto, il rilievo politico di questa vicenda. Se gli amministratori di Lesignano e il Sindaco innanzitutto, in carica dal 2009, continuano a fare orecchio da mercante e non si preoccupano di pronunciarsi e rendere conto pubblicamente su tali gravi episodi tutt’altro che sporadici, ma a quanto pare sistemici, e se, per di più, affidano appalti pubblici a ditte che devono rispondere di illeciti contestati, cosa devono pensare i cittadini che hanno a cuore la legalità, la sicurezza e la tutela del territorio?

Lesgnano Futura
http://www.lesignanofutura.eu/lesignano ... /Home.html


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