Luigi Ghillani ha scritto:Come tutti gli anni dal balcone di casa mia a sud delle Poste di Via Pastrengo sento il canto piacevolmente monotono di un assiolo.
"Mi piace stare nel silenzio solo
ascoltando l'assolo dell'assiolo"
Saluti...e scusate l'Avena poetica

E allora, caro Luigi, beccati questa

)
L'assiuolo
di Giovanni Pascoli (da Myricae)
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...