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Re: nido di gazza

Inviato: gio 3 giu 2010, 12:10
da enrico bocchi
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Enrico Ottolini

Re: nido di gazza

Inviato: ven 4 giu 2010, 23:23
da r.b.shrike
A proposito di arrampicate varie e di bucare le uova..
L'anno scorso, l'Astore femmina territoriale mi ha ucciso due galline in una settimana, mentre due cani da caccia ne hanno ucciso tre
in cinque minuti.
Morale della favola, io bucherei le "uova" dei proprietari dei cani
Saluti Maurizio

Re: nido di gazza

Inviato: sab 5 giu 2010, 7:30
da abocchi
Se è per i cani sarebbe auspicabile che i padroni li tenessero chiusi e non in giro a fare danni; un cane lupo del paese mi ha fatto nel pollaio più di 300 euro di danni ammazzando anatre,tacchini e galline, per fortuna il proprietario aveva l'assicurazione,però io non ho più il mio pollame! Per quanto riguarda i rapaci ci sono delle poiane e dei gheppi intorno che si posano sulle piante anche a meno di 150 metri, ma non mi hanno mai causato perdite. Gli attacchi che hai subito tu sono saltuari e non accadono spesso, certo quando accadono uno si arrabbia! Però qualche volta si può sopportare !
Invece corvi e gazze razziano quotidianamente le uova nel pollaio e uccidono i pulcini, perché a differenza dei rapaci sono più opportunisti e non hanno paura di niente. Mio figlio ha visto di persona un attacco di due corvi ad un anatroccolo che dopo averlo preso è stato smembrato tirandolo uno da una parte e uno dall'altra. Penso che andare sulle piante come dice Enrico sarà forse efficace ma un po' complicato: come fanno gli anziani ad arrampicarsi ? Non siamo tutti giovani e anche gli anziani hanno il diritto di difendere il proprio pollaio e poi non siamo tutti di città, i cittadini queste cose non le capiscono proprio, venite un po' a casa mia così vedete meglio le cose.
PENSO che l'unica strada legale percorribile sia quella delle gabbie (trappole) bisogna informarsi bene in provincia, anche se penso ci sia molta burocrazia come con la cattura delle nutrie; queste cose bisogna snellirle e non complicarle!
Cittadini dite la vostra ( però immedesimandosi in un agricoltore e non come abitante di un appartamento, grazie). Ciao a tutti Antonio

Re: nido di gazza

Inviato: sab 5 giu 2010, 20:23
da enrico bocchi
Le galline io non le ho, se le avessi sarei quasi onorato che venisse l'astore o l'aquila a prenderne una una volta all'anno; la gallina probabilmente non altrettanto.
I corvidi per l'appunto sono sempre lì, qualsiasi cosa li incuriosisce, spesso nel caso di frutta e verdura danneggiano parzialmente la roba migliore ma non la consumano completamente e passano a quella successiva; io una bella mela con una beccata la mangio ugualmente, ma se la volessi vendere, chi la comprerebbe? E se anche qualcuno la comprasse quanto me la pagherebbe?
E poi se la dovrebbe mangiare subito perchè altrimenti non gli durerebbe a lungo....

Re: nido di gazza

Inviato: sab 5 giu 2010, 22:51
da r.b.shrike
Probabilmente non mi sono espresso bene,io non ho nulla contro Astori ,Aquile ma neanche contro faine ,volpi ,donnole
rettili vari e dulcis in fundo:Corvidi.
Ciao Maurizio ;)

Re: nido di gazza

Inviato: dom 6 giu 2010, 7:04
da enrico bocchi
In realtà nemmeno io ce l'ho più di tanto con gli animali in soprannumero; la mia è soltanto una ricerca di metodi semplici e incruenti per evitare i boom demografici della fauna, che sono sempre causati dal degrado ambientale che l'uomo ha prodotto nel corso dei secoli.
Obiettivamente il ricorso a trappole, seppur legalizzate dalla provincia, non mi sembra ne semplice ne incruento, e ritengo che in poco tempo si rivelerebbe anche inefficace.

Re: nido di gazza

Inviato: lun 7 giu 2010, 7:45
da Antonio Rinaldi
E' stato invocato l'intervento dei cittadini!!!
E visto che lo sono (almeno al momento) e visto che già un'altra volta, causa infelice espressione, ce ne ho fatto la figura...
beh allora giocherò un po' il ruolo del cittadino anche stavolta!!!

Devo dire che fa un po' impressione, così... un po' a freddo, vedere consigli di distruzione dei nidi... Anche se le bestie son sicuramente numerose e dannose (ma confermo che per uno che non vive in campagna, la percezione dei danni che arrecano forse non è così chiara).

Ma soprattutto, trappole e sabotaggi dei nidi sono sempre strumenti che possono FORSE limitare un po' il numero di questi animali, in aree MOLTO ristrette (anche se una volta salvato il frutteto, uno ha già fatto un passo avanti)...
Ma complessivamente mi sembra uno sforzo equivalente a una goccia nel mare.
Un po' come dice Enrico, il problema sarebbe capire, quale trasformazione (degradazione?) del paesaggio agricolo-rurale ma anche urbano, ha causato negli ultimi anni questo incremento, e cercare di intervenire su quella, eliminando così il problema all'origine... (che sarà come cercare di svuotare il mare goccia a goccia... :lol: )

A proposito ... quali ritenete che siano i fattori che li hanno favoriti così tanto???
- io ne vedo molte mangare le carcasse di ricci e c. spiatellate lungo la strada...
poi??
- diminuita pressione venatoria?
:?:


ciaociao
Antonio

Re: nido di gazza

Inviato: lun 7 giu 2010, 14:14
da g.gerra
Beh anch'io sono un po' stupefatto da come si tratti l'argomento di distruzione dei nidi, disturbo della fauna, ecc. Tutte attività vietate per legge salvo piani autorizzati dalle province (che lasciano il tempo che trovano).
Non ho capito quale sia il vero problema:
- ci sono troppi corvidi?
- mangiano le mele di qualcuno? ammazzano le galline di qualcun'altro?
- distruggono i piccoli e indifesi uccellini?

Io la vedo un po' diversamente:
- ci sono troppi uomini (che pensano esclusivamente a fare soldi a scapito dell'ambiente e della salute degli altri)
- l'uomo distrugge la natura in generale e non solo mele e galline, che sono presenti in natura da prima che l'uomo inventasse la proprietà privata ad insaputa degli altri animali e che ora pretende che venga rispettata anche da quelli che non lo sanno (nocivi)
- se ci sono troppi corvidi la colpa è ancora dell'uomo che grazie a discariche legali e/o abusive, immisione per scopi venatori di animali (a volte anche malati) in quantità incontrollate, ha creato una catena alimentare continua che non consente più una selezione naturale sui predatori e così sono proliferati gli opportunisti quali volpi, gazze, cornacchie, gabbiani reali, ecc. che poi quando non trovano più questa grande disponibilità si rivolgono alle fonti di cibo tradizionali che gli ha sempre offerto la natura da milioni di anni (mele, galline, cince).

Il calo dei passeriformi in tutta Europa è oggetto di numerosi studi ma tutti confermano una sola cosa: le principali cause del drammatico calo dei passeriformi (fino al oltre il 40% per metà delle specie europee) sono la perdita di habitat (distruzione da parte dell'uomo) e l'utilizzo dei prodotti chimici in agricoltura.
http://www.birdlife.org/news/pr/2007/06 ... lines.html
Un altro esempio: gli avvoltatoi dell'Himalaya sono stati decimati (popolazione rimasta 5%, si cinquepercento) a causa di un prodotto chimico (dicolfenac) che gli allevatori danno al bestiame
http://www.birdlife.org/action/science/ ... fenac.html

Ma non serve andare sull'Himalaya basta fare un giro per le nostre campagne e vedere che non ci sono quasi più sterpazzole, strillozzi, ortolani, ecc. e non credo se li siano mangiati tutti i corvidi

Io sinceramente sono preoccupato per questa drammatica situazione, oggi nel momento di crisi econmica (finaziaria) mondiale a nessuno viene in mente di parlare di tutela dell'ambiente, che sarebbe un "costo" non sostenibile.

saluti a tutti
Giuliano Gerra

PS per la signora Luciana Ferrari, catturare e tenere le gazze in gabbia è un reato punito dalla legge, per favore avvisi le guardie della provincia o i vigili urbani (grazie a nome delle gazze nate libere)

Re: nido di gazza

Inviato: lun 7 giu 2010, 17:19
da guidosardella
Quoto l'intervento di Giuliano Gerra, aggiungendo però una cosa: la perdità di habitat è dovuta in parte alla distruzione causata dall'uomo (distruzione di alvei fluviali, distruzione della campagna tradizionale in pianura, cementificazione) ma anche dal fattore opposto. In montagna si sta assistendo ad una perdita di habitat notevoli fondamentali per molte specie di interesse comunitario a causa dell'abbandono delle attività umane (pastorizia, praticoltura, castanicoltura) con un ritorno massiccio del bosco fino ai crinali. Nel bosco sterpazzoline, codirossoni, culbianchi, spioncelli non possono vivere, e sono rimpiazzati dalla triade luì piccolo-capinera-fringuello. Lo stesso vale per la flora alpina, per un sacco di insetti, in primo luogo farfalle e carabidi e tante altre specie.
Certamente quella del bosco di faggi è una situazione ecologica "climax", ma equivale anche a tanta perdita di biodiversità.

Invece, per tornare in topic, parlando di gazze: io seguo in modo non certamente scientifico ma abbastanza attento la popolazione di uccelli del quartiere di San Rocco a Borgotaro dal 1981. Da allora, come specie nidificanti nel quartiere si sono estinte la passera mattugia, il canapino, l'averla piccola, il pigliamosche (comune fino a tre estati fa, poi improvvisamente scomparso, come del resto in tutta l'alta valle, a parte poche sparute coppie), il merlo acquaiolo e la stessa gazza, e si sono aggiunte la rondine montana, la tortora dal collare, il fiorrancino, la ghiandaia, il germano reale e il codirosso spazzacamino. Nessuna delle specie scomparse è predata dalla gazza. Di tutte le altre, l'unica specie di cui ho assitito ad un declino che potrebbe essere imputato alle gazze è il cardellino, ma specie che nidificano in maniera analoga, come fringuello, verdone e verzellino prosperano pur coabitando con gazze, ghiandaie e cornacchie residenti.
Questo per dire che è difficile poter dire "ad occhio" che una specie è causa del declino di un altra, senza studi fatti in maniera scientifica, con censimenti protratti per decenni, senza comparazione con altri luoghi, senza analisi dei resti alimentari delle specie in oggetto. È troppo facile vedere un episodio di predazione e automaticamente farne "la regola", anche se potrebbe essere solo un episodio casuale.

Re: nido di gazza

Inviato: lun 7 giu 2010, 18:34
da Antonio Rinaldi
sempre più interessante la discussione!
insomma l'uomo è colpevole e sbaglia qualsiasi cosa faccia, sia che agisca, sia che non agisca, e comunque agisca...

insomma tutto e il contrario di tutto...

Ma non è che noi ci ostiniamo in ogni campo e su ogni cosa a considerare le cose statiche al momento in cui le abbiamo conosciute e studiate???
Mentre le cose (compresa la distribuzione e numerosità degli uccelli) continuamente cambiano, fluttuano, si adattano alle nuove condizioni venutesi a creare più o meno naturalmente???

Chi ci dice che 400 anni fa non ci fossero delle condzioni adatte a un equilibrio GAZZE - RESTO DEL MONDO ancora più sbilanciato di quello di oggi???
E uno di noi che avesse studiato la situazione in quel momento, che cosa avrebbe dedotto??
Che quella era la condizione naturale!
E avrebbe interpretato qualsiasi variazione di quel rapporto come un deterioramento???
Probabile.

Il ritorno del bosco dove fino a 50 anni fa c'erano i pascoli è una cosa assolutamente naturale e dovuta!!!
o No?
Ma è una perdita di Biodiversità!
Ma quella Biodiversità era stata creata artificialmente dall'uomo che aveva disboscato per fare pascoli!!!
e un habitat come il prato-pascolo, imposto in modo arbitrario dall'uomo (a scapito di un altro habitat, seppur meno biodiverso) è una cosa positiva o no?
Ci sono già altre zone d'Italia dove quell'habitat ci sta ed è a casa sua in quanto "climax" per quelle aree... allora perchè volerlo ad ogni costo qui da noi???
Forse soprattutto lo abbiamo conosciuto così, e lo consideriamo statico e giusto così!!!!

Scusate le divagazioni più filosofiche che naturalistiche!
Mi son fatto venire mal di testa da solo!!!
Ma son cose che mi appassionano molto!

ciaociao
Antonio