nido di gazza

Luigi Ghillani
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Re: nido di gazza

Messaggioda Luigi Ghillani » mar 8 giu 2010, 22:10

Mi è sempre più chiaro il significato della parola "gazzarra".
LG

r.b.shrike
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Re: nido di gazza

Messaggioda r.b.shrike » mer 9 giu 2010, 0:28

Luigi,sei sempre il solito :)
E pensare che tutto è nato dalla gioia di Daniele che si è visto costruire un nido sotto gli occhi...
Ciao Maurizio

nik
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Re: nido di gazza

Messaggioda nik » mer 9 giu 2010, 8:39

Scusate se entro solo ora con questo mio intervento un po' "fuori tempo" ma avete scritto tantissimo in poco tempo che sono arrivato un po' lungo.
Voglio tornare alle gabbie messe nei campi e rendervi partecipi di una cosa che mi è successa due anni fa. Premetto che tutti i discorsi fatti stanno bene anche a me, sul fatto che gli equilibri ormai si sono "squilibrati" e non è difficile incappare in distruzione di orti, di coltivazioni, di piccola avifauna ecc. ma io vi assicuro che se uno vedesse lo stato di una gazza in gabbia dopo giorni, secondo me, l'idea delle gabbie non sarebbe più la stessa.
Io per lavoro controllo lo stato della salute delle coltivazioni a pieno campo e più precisamente in questo caso visitavo almeno una volta a settimana un campo di pomodori a Noceto e il proporietario, trovandosi bacche bucate da uccelli aveva piazzato una gabbia (a occhio 30 x 40 o giù di lì) con dentro una gazza ladra. Ed io tutte le volte che andavo vedevo la poveretta sempre più straziata, che continuava ad andare a sbattere contro le grate per cercare di trovare un'uscita. Aveva l'attaccatura del becco tutta sanguinante e secondo me stava pure impazzendo, mi faceva troppo pena. Dopo qualche volta che sono passato, sentendo i suoi richiami e vedendo che stava troppo male uscii una sera verso le 22, passai dai campi dietro, attraversai delle stoppie, saltai fossati e giunto da lei sembrava che mi aspettasse, aprii la porticina, lo so che sembra una storia inventata ma non scappò subito e stette sull'ingresso qualche secondo, come per ringraziarmi e poi se ne volò via...
Tornai al campo anche dopo e il proprietario lasciò la gabbia vuota fino alla raccolta, chissà, forse anche lui era contento così...
nik

abocchi
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Re: nido di gazza

Messaggioda abocchi » mer 9 giu 2010, 11:50

A me hanno detto che mettono per esca un uovo e non gli animali, vero o falso?
Però nelle discussioni io starei più sul reale e meno sul filosofico, pur rimanendo dell'idea di fare si un controllo come riportato da Emanuele senza fare inutili sofferenze agli animali. Anche se fare come suggerito prima da Enrico e Guido non vedo nessuna sofferenza diretta. Purtroppo ogni azione che l'uomo fa, uccide direttamente o indirettamente, sia che mangiamo carne,uova,latte,pesce o facciamo derattizzazioni,trattamenti per gli insetti ecc.. Solo che se lo fanno gli altri e a noi sembra più etico, perché al cittadino comune fa senso, ma non cambia niente. Anche nelle aziende agricole più rispettose dell'ambiente come la mia( che è biologica e fa molta biodiversità ) purtroppo bisogna uccidere perchè i vitelli che nascono, i capretti,gli agnelli oppure la polleria non posso allevarli tutti; se tutti guardassero l'etica il mondo si fermerebbe, l'agricoltura sparisce, ecc. Certo ogni azione riguardante gli animali va fatta con criterio e massimo rispetto del benessere dall'inizio della vita alla fine. Personalmente non vendo animali agli islamici non per pregiudizio ma perché il loro modo di uccidere non mi piace assolutamente, è un vero strazio, ma nessuno dice niente e fanno quello che vogliono tanto non controlla nessuno. Quindi personalmente sono favorevole ad un controllo dei corvidi come suggerito dalla provincia,con riserva per l'animale vivo per esca.
Un ultima cosa: parliamo di cose che portino a qualche risultato, se l'ambiente è ridotto così la colpa è un po' di tutti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Siccome ho spronato io i cittadini, ringrazio per la professionalità delle risposte di molti, anche se qualcuno si lascia troppo condizionare dalle proprie emozioni ( da cittadino non da agricoltore). Antonio

carlotta
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Re: nido di gazza

Messaggioda carlotta » mer 9 giu 2010, 13:10

Questa discussione è talmente allettante che non riesco a trattenermi :shock: ( Antonio perdonami)
Io credo che qualunque tipo di tortura agli animali sia concettualmente sbagliato e credo che si, questi corvidi sono nocivi a tante cose, ma nello stesso tempo se ne abbiam così tanti ci sarà un motivo...
l'uomo ha questo brutto viziaccio di sperimentare alcune cose per dopo anni pentirsene amaramente per eventuali conseguenze che possono verificarsi..
Questi uccelli e' vero che mangiano le uova e i piccoli degli altri, è vero distruggono le coltivazioni( saluto con affetto il mio caro amico Enrico Bocchi) però se la mettiamo su questo piano alcuni amici Australiani mi hanno raccontato che nei loro giardini grazie a varie introduzioni fatte dall'uomo girano gli alligatori , se tengono un cane tempo qualche giorno viene mangiano...in Africa i Leoni si mangiano le gazzelle e i bufali ecc ecc...questo per dire che loro non hanno colpa perchè seguono il loro istinto naturale, agiscono per garantirsi la sopravvivenza...credo che la colpa sia solo e soltanto dell'uomo quindi nostra e non è giusto pretendere che per gli errori dell'uomo debba sempre pagare la natura( vedi uscita Petrolio ecc...)
Grazie per l'attenzione
un abbraccio
Otta

nik
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Re: nido di gazza

Messaggioda nik » mer 9 giu 2010, 13:45

Io volevo solo portare una mia esperienza diretta sulle gabbie e sul modo di trattare questi animali che vi vengono rinchiusi; se qualcuno ha detto che ci mettono delle uova come esca allora non le hanno detto quello che succede veramente, non è la prima gabbia "abitata" che ho visto e non sarà di certo l'ultima (la bassa è piena di gabbie con nutrie vive e sofferenti dentro).
Comunque secondo me non ha senso far soffrire così tanto una povero animale, il solito capro espiatorio, sono convinto che questi metodi vadano perseguiti e puniti!
Sono ormai 15 anni che lavoro nel campo dell'agricoltura, mio babbo è un agricoltore e sono nato e sempre vissuto in mezzo alla campagna (e da grande vorrei fare guardacaso proprio l'agricoltore, sicuramente biologico e rispettoso della natura come fa lei) quindi penso di sapere ormai qualche cosa su questo mondo, e se gli equilibri di madre natura si sono rotti una buona fetta della colpa ce l'hanno proprio gli agricoltori (non vi siete mai chiesti dove finiscono i risciacqui delle botti irroratrici di fitosanitari, alle volte ancora mezze piene o con due spanne di fondo? e i contenitori dei prodotti chimici? e le montagne di contenitori di polistirolo delle piantine di pomodoro? e il buon 50% dei liquami delle stalle? ... potrei elencare ancora decine e decine di cose non proprio etiche che si fanno in agricoltura ed essendo del settore non ci metterei la mano sul fuoco che anche nel biologico le cose non sono poi così pulite ... ma dopo il buon Enrico vede e ... provvede quindi è meglio fermarsi qui e comunque stavolta mi sono attenuto al reale e non al filosofico.
Conscio di attirarmi inimicizie di molti ho solo voluto dire ciò che penso, da persona vivente e pensante!
Alla prossima,
nik

Emanuele Fior
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Re: nido di gazza

Messaggioda Emanuele Fior » mer 9 giu 2010, 14:31

Ciao a tutti.
Solo una precisazione. Quasi tutte la gabbie per corvidi sono utilizzate con all'interno una o più esche vive (anche oggi ne ho osservata una con due cornacchie grigie come esca, in pieno sole e senza alcun riparo :shock: ...). La normativa prevede che le esche vive provengano dalla cattività, dunque nella stragrande maggioranza dei casi tali soggetti sono abituati a stare in gabbia e non assumono di conseguenza comportamenti aggressivi verso le sbarre, nè cercano di fuggire. Nel caso si osservino cornacchie o gazze che tentano continuamente la fuga (come testimoniato da Nik), sarebbe bene (far) verificare la provenienza dell'animale esca, ovviamente dopo essersi accertati che non sia una vittima "legittima" della gabbia.

Saluti,
Emanuele

guidosardella
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Re: nido di gazza

Messaggioda guidosardella » mer 9 giu 2010, 17:29

Emanuele Fior ha scritto:Mi spiego: e se le rondini avessero sempre nidificato in cavità degli alberi e avessero modificato il loro comportamento solo con l'avvento delle stalle? La mia è una provocazione e non penso che ciò sia avvenuto davvero...


Io penso di si, succede ancora negli USA e, mi sembra di aver letto, anche in Giappone. Il rondone nidifica oggi in Italia solo negli edifici, ma mio suocero (85 anni) ricorda quando nidificavano a centinaia nei cavi di castagno nei boschi di Albareto. E la cosa succede ancora in Corsica, mi dicono.

enrico bocchi
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Re: nido di gazza

Messaggioda enrico bocchi » mer 9 giu 2010, 20:18

Ho dimenticato di aggiungere uno dei fattori che favoriscono i corvidi, a pensarci bene il più importante: la scarsa presenza di noi uomini nelle campagne, agricoli o meno. Con l'avvento delle moderne macchine agricole, un'autentica sbornia che gli agricoltori si sono concessi non a ragion veduta, i tempi di lavorazione si sono ridotti di almeno 5 volte nell'arco degli ultimi 30 anni; è tutto una toccata e fuga, e si "butta su" che è uno spettacolo; anche la gente che dalle città è tornata in campagna spesso agisce in modo tutt'altro che razionale: ad esempio si mettono un sacco di piante da frutto, sia frutti polposi che secchi, che poi nessuno tiene sotto controllo e raccoglie al momento opportuno; e così si incrementano non solo i corvidi, ma anche molte specie di roditori tra i quali il ghiro, sistematico colonizzatore di seconde case con tutto quello che ne consegue per sottotetti e serramenti (ho sentito proprietari di seconde case inviperiti con gli ambientalisti rei di aver mollato quelle bestiacce che prima non c'erano).
Allora di sicuro un'altro dei provvedimenti da adottare è tagliare queste forniture di cibo extra agli animali; chi ha piante da frutto, le raccolga anzichè andare al supermercato!Se le gazze vedono l'essere umano andare al supermercato pensano che le piante da frutto siano state messe lì per loro, e non gli si può dar torto!
nadia ed enrico, www.florautoctona.com

Silvana Fori
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Re: nido di gazza

Messaggioda Silvana Fori » gio 10 giu 2010, 0:07

Forse quando Daniele ha pubblicato il suo nido di Gazza non pensava di scatenare questa "gazzarra" (ben detto Luigi). Provo un po' di tenerezza per lui perchè mi ricorda il mio primo tema, età 8 anni, in cui raccontavo dettagliatamente, e con tutta le emozioni da me vissute nell'osservazione, la costruzione di un nido, appunto di gazza. Ho vissuto l'età giovanile pensando che l'uomo doveva essere solo spettatore della vita degli animali selvatici senza interferire con loro. Poi l'osservazione, la conoscenza e l'evolvere delle situazioni mi hanno portato a altre considerazioni. Se certe specie hanno avuto uno sviluppo abnorme e altre sono a rischio estinzione è sempre colpa di noi umani. E siamo noi, ora, deputati a dare una certa regolamentazione a questo squilibrio sia tutelando sia riducendo alcune specie animali. E' poi provato che molte specie animali, soprattutto se alloctone, hanno un'accrescimento numerico iniziale impressionante per poi, dopo pochi decenni rischiare l'estinzione: animali soggetti a carenze alimentari dovute al sovrannumero e con problemi di gravi epidemie. A proposito di corvidi, mi è giunta notizia proprio in questi giorni che la cornacchia grigia è monitorata dalla provincia in quanto portatrice di una malattia di cui non mi hanno saputo dire la tipologia. In merito ai danni che l'agricoltura ha prodotto sul regno animale, non è certo una novità, ma quello che molto spesso ci sfugge è che la biodiversità non è relativa soltanto agli animali. La biodiversità è un'insieme di fattori che va dai microorganismi presenti nel terreno, a produzioni non intensive, legate a tipologie di coltivazioni diversificate e con prodotti non selezionati dalle multinazionali ma legati alla nostra tradizione e al nostro territorio. Senz'altro meno produttive, i ma con problemi inferiori di malattie e quindi, con problemi inferiori di trattamenti. Anche la lavorazione del terreno rientra nella biodiversità. Inutili tanti trattori sempre più potenti e sempre più pesanti, più andiamo in profondità e meno il terreno è fertile e di conseguenza saranno necessari fertilizzanti sempre più potenti. Io sono un agricoltore, un Agricoltore Custode. Custode di quelle vecchie specie animali e vegetali che rischiano di scomparire, tante le abbiamo irrimediabilmente perdute. Specie che sono certamente superiori a sapore a tanti ibridi che ci vengono propinati, certo se messi a confronto esteticamente con questi la battaglia è perduta. Faccio biologico e cerco di coltivare con il concetto della biodiversità. Non sempre è facile ma diventa poi uno stile di vita. I problemi che vive Antonio con i corvidi li ho vissuti e li vivo pure io. Gazze che mi derubano delle uova del nostro tacchino che stiamo cercando di tutelare in tutti i modi possibili, restano solo poche decine di riproduttori. Alberi da frutta antica che ritrovi tutta beccata e invendibile. Devo dire, non ne conosco le motivazioni ma dico per fortuna, della cornacchia e del corvo da me ne restano pochi esemplari. Mentre la gazza è stata ridimensionata, e non mi sento un'assassina. Chi viene da me in azienda vedrà comunque sia la gazza sia la ghiandaia e pure la cornacchia. Un minimo danno è accettabile, nessuno vuole la scomparsa di questi animali, fanno parte dell'equilibrio della natura ed è pur sempre piacevole vederli!


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