IL TACCUINO DEL NATURALISTA

Anche recentemente scrivevo dell'area Pozzi di Priorato di Fontanellato in cui ogni tanto vado a dare un'occhiata, stasera mi sono fermato per una breve visita nell'area ad ovest: per chi non lo sapesse quest'ultima confina a ovest con la proprietà di un famoso editore parmigiano, il quale tra le altre cose vi ha realizzato un immenso labirinto di bambù, talmente grande che lo vedete anche su Google maps! Ebbene, contavo prima o poi di verificare che tipo di valore
naturalistico potesse assumere quello che di fatto, nonostante l'origine artificiale, è ormai un grande e fittissimo boschetto. Stasera ho avuto una prima risposta: verso il crepuscolo sono iniziati rapidamente ad arrivare a frotte gruppi di storni da ogni parte, 100, 200, 1000... Alla fine si era costituito un'immenso sciame di cui percepivo emozionato il fruscio del volo, così intenso da saturare l'aria, sembrava un rombo, ed ero a più di cento metri
di distanza! Oltre alle emozioni, anche un pensiero: non è che per caso questo è anche il dormitorio degli storni di Parma città (visto tra l'altro che molti
arrivavano proprio da quella direzione)? Sarebbe importante da capire, no? Ricordo vari ani fa quando si parlava del boschetto dormitorio a nord della città, questo sta funzionando in modo analogo? Daniele Ronconi

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Quella volta parlavo prudenzialmente di 10.000, anche se probabilmente erano molti di più. Due giorni fa ci sono tornato e le quantità erano ben altre. Anche se la stima è difficile proverò a dare i numeri (e lì sì che sono bravo...). Erano senz'altro mezzo milione di storni, ma a sentimento direi UN MILIONE. Considerate che non sono numeri eccezionali, in Italia ci sono davero milioni di storni. Daniele Ronconi