Beccaccia.
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- Iscritto il: sab 31 mag 2008, 12:28
Beccaccia.
Oggi pomeriggio, dopo la copiosa bufera di neve che ha lasciato una coltre di 60/80 cm, abbiamo fatto un breve quanto sfiancante giro, durante il quale abbiamo mosso una beccaccia riconosciuta con certezza da due di noi; sempre in zona ne avevo vista una un paio di settimane fa; questa specie già difficile da osservare e ahinoi cacciabile è sempre meno osservabile dalle nostre parti; avete anche voi questa impressione?
nadia ed enrico, www.florautoctona.com
Re: Beccaccia.
E' molto difficile parlare di stima delle popolazioni di beccaccia, in quanto è notoriamente una specie assai elusiva.
Dal libro "Ornitologia Italiana" di Brichetti Fracasso, si evince che la specie è in trend negativo dagli anni 70 e che in Italia è scarsa come nidificante (50-150 cp) mentre più abbondante come svernante (50.000-100.000), in quanto il nostro paese è frequentato da soggetti provenienti dall'Europa dell'est, Finlandia, Russia, Lettonia, Estonia.
Secondo Birdlife international la specie è classificata come LEAST CONCERN (LC), cioè a BASSO RISCHIO in quanto ancora abbondante e diffusa sul territorio.
Ciò non toglie che da diversi anni il mondo scientifico si interroghi su quanto possa durare questa condizione, vista la caccia intensa alla quale è sottoposta.
Al Parco del Taro ci accorgiamo di lei durante il piano cinghiale quando la facciamo involare casualmente dal bosco, altrimenti è veramente difficile trovarla.
In Italia esiste uno studio in corso da almeno 10 anni nella tenuta di Castelporziano (Roma) dove vengono inanellate e mappati gli spostamenti. Da quest'anno anche S. Rossore (Pisa) ha iniziato uno studio analogo.
Cmq non posso fare a meno di ricordare e anche Gerra era testimone, le foto fatte da un cacciatore con decine di becchi di beccaccia infilzati tipo trofeo su una torta.
Ciao a tutti.
Renato
Dal libro "Ornitologia Italiana" di Brichetti Fracasso, si evince che la specie è in trend negativo dagli anni 70 e che in Italia è scarsa come nidificante (50-150 cp) mentre più abbondante come svernante (50.000-100.000), in quanto il nostro paese è frequentato da soggetti provenienti dall'Europa dell'est, Finlandia, Russia, Lettonia, Estonia.
Secondo Birdlife international la specie è classificata come LEAST CONCERN (LC), cioè a BASSO RISCHIO in quanto ancora abbondante e diffusa sul territorio.
Ciò non toglie che da diversi anni il mondo scientifico si interroghi su quanto possa durare questa condizione, vista la caccia intensa alla quale è sottoposta.
Al Parco del Taro ci accorgiamo di lei durante il piano cinghiale quando la facciamo involare casualmente dal bosco, altrimenti è veramente difficile trovarla.
In Italia esiste uno studio in corso da almeno 10 anni nella tenuta di Castelporziano (Roma) dove vengono inanellate e mappati gli spostamenti. Da quest'anno anche S. Rossore (Pisa) ha iniziato uno studio analogo.
Cmq non posso fare a meno di ricordare e anche Gerra era testimone, le foto fatte da un cacciatore con decine di becchi di beccaccia infilzati tipo trofeo su una torta.
Ciao a tutti.
Renato
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