Mi avvicino un poco ed immediatamente si lancia di nuovo in aria, stavolta iniziando a volteggiare alternando brevi planate ad ali piatte ad elastici battiti alari; è troppo grosso per essere uno sparviere, il volo potente. Quindi, presa quota, si lancia in una folle picchiata sul torrente; si risolleva e volteggia alcune volte tra i tiranti del ponte De Gasperi (il ponte nuovo della tangenziale sud), fino a posarsi sulla cima del pilone, a ca. 70 metri d'altezza. Lo inquadro col binocolo: Pellegrino!
Corro a casa (a 200 metri di distanza, per fortuna), lasciando il mio amico Loris di vedetta, prendo il teleobiettivo e ritorno fuori. E' ancora lì. Mi avvicino con circospezione, ma sembra non considerarmi...e chi lo farebbe, da lassù...
Metto a fuoco e scatto.
Scusate il lungo racconto, ma finalmente capisco l'utilità di questa grande opera parmigiana: posatoio per pellegrini (attendo una battuta di Luigi

Chissà che il nido che Franco Roscelli ha posizionato con lungimiranza sulla cima del pilone anni fa possa trovare qualche stabile inquilino!
Ciao
Emanuele