IL TACCUINO DEL NATURALISTA

Un paio di giorni fa nella zona del Parco del Taro di Felegara ho incontrato questa libellula a cui sono riuscito a scattare solo poche foto perchè, complice il vento, si è dileguata molto rapidamente.
Scartabellando nella guida inglese, recentemente acquistata proprio per approfondire la conoscenza di questo interessantissimo gruppo di insetti, sono riuscito a identificarla come Onychogomphus forcipatus, identificazione confermatami dagli amici del forum Naturamediterraneo.

Ciao Sergio,
in effetti si tratta proprio di un Onychogomphus forcipatus, e direi della sottospecie unguiculatus.
Dalla terza foto che hai inviato al forum Natura Mediterraneo si intravedono le appendici all'estremità dell'addome (in particolare quella inferiore) che ne consentono l'identificazione della sottospecie.
La sottospecie forcipatus è presente nel nord Europa, e in Italia settentrionale gli areali delle due ssp si sovrappongono.
E' una bella libellula dei nostri corsi d'acqua, la cui larva riesce a sopravvivere alle siccità estive "infossandosi" tra i ciotoli del greto, in attesa delle piene autunnali.
Complimenti per la foto e alla prossima!
Ciao
Massimo

Grazie per le preziose informazioni.
Io ne so molto poco di libellule, ma è un settore che mi ha sempre interessato (non per nulla l'unico volume della Fauna d'Italia della Calderini che possiedo da innumerevoli anni e proprio quello degli Odonata).
Dall'anno scorso, avendo acquisito l'attrezzatura adatta a riprendere questi soggetti, mi son rimesso a fotografare le libellule quando mi capitano a tiro. Mi sono anche procurato il volume di Dijkstra "Dragonflies of Britain and Europe" che aiuta molto nel riconoscimento. Ma non sempre nelle foto si vedono i particolari discriminanti (come quello che mi dite vedersi nella terza foto che ora aggiungerò anche qui) e comunque i dubbi restano sempre tanti... ma adesso so chi disturbare.

Ci mancherebbe!
Il libro di cui parli, il Dijkstra, è un bel manuale di riconoscimento che ha colmato una lacuna nel panorama editoriale naturalistico, in particolare in Italia (sebbene in lingua inglese), e si può dire che ha rilanciato l'interesse per questo gruppo di fantastici animali.
Un'altro volume molto bello, di riferimento per questo gruppo fino all'arrivo del Dijkstra, è stato: Askew - The Dragonflies of Europe, che però è un volume da tavolo.
Aspettiamo allora altre tue foto di libellule!
A presto
Massimo