Araneus grossus
Inviato: lun 9 lug 2018, 21:27
Il 24 giugno di quest'anno ho rivenuto a Santa Lucia di Medesano, presso "Case Messaglia" (in sostanza dove vado quasi sempre) una femmina adulta di Araneus grossus. Si trovava in una macchia di rovi e vitalba, nascosta in un rifugio ottenuto unendo con la seta alcune foglie, non c'era la tela. È la prima volta in vita mia che vedo questa specie dal vivo e immagino sia piuttosto rara, in rete ne erano già stati segnalati altri esemplari sulle colline bolognesi o in Liguria. Le specie più comuni del genere Araneus nella fascia basale della provincia sono Araneus diadematus e Araneus angulatus. A dire la verità ce ne sono altre come Aranues marmoreus, Araneus alsine ed Araneus quadratus che sono diffuse un po' ovunque al nord ma alle nostre latitudini sono presenti prevalentemente in quota nei boschi più umidi o fra i mirtilli. Questi ragni costruiscono le classiche tele circolari fra le fronde o gli arbusti. Il ragno crociato Araneus diadematus si distingue per la sequenza di macchie circolari bianche che formano una croce sull'opistosoma anche se la livrea di fondo è molto variabile (arancio, marrone, grigio, rosso ecc). È stata una specie molto comune fino alla fine degli anni '90, non che adesso sia rara ma tende ad essere meno abbondante e a ricercare ambiente freschi e ombrosi. Araneus angulatus si riconosce per la presenza di due tubercoli al lati dell'opistosoma. La livrea di fondo è molto variabile come nella specie precedente ma non ci sono macchie che formino una croce. Entrambi possiedono un disegno a triangolo con contorni più o meno ondulati. Aranues grossus è simile ad A. angulatus ma con livrea caratteristica: presenta due cerchi con contorno bianco nella parte anteriore dorsale dell'opistosoma. Anche Araneus grossus presenta due grossi tubercoli ma sono posizionati un po' più centralmente rispetto ad Araneus angulatus. Il contorno del disegno a triangolo è leggermente ondulato in A. diadematus, a zigzag come una sega in A. angulatus e ancora più curvo e decisamente dentellato in A. grossus. Anche l'epigino e la livrea visibili nella foto ventrale confermano l'identificazione (non me la sono sentita di mettere questo esemplare sotto alcol e dopo le varie foto di rito l'ho riportato nella località di ritrovamento). Si sa poco su questa specie e vi sono pochi dati in letteratura. Il nome viene dal fatto che è una delle specie più grandi (se non la più grande) del suo genere in Europa. Questa femmina era lunga 2 cm o poco più senza zampe, quindi di dimensioni notevoli, anche le femmine di Araneus angulatus però possono essere piuttosto grandi in realtà.
Daniele
Daniele