IL TACCUINO DEL NATURALISTA

ho voluto documentare il modo in cui l'Argiope bruennichi immobilizza la preda caduta nella ragnatela: aggancia in un punto la sua "pellicola per alimenti" poi la svolge rapidamente dalle filiere pettinandola e allargandola con le zampe posteriori, nel contempo fa ruotare la preda impastoiandola nel sudario, quando è sufficentemente immobilizzata il ragno inietta il veleno ovvero i succhi digestivi, un altro paio di giri di "pellicola" e torna la centro della ragnatela. il successo della predazione è quasi del 100% con prede più piccole o simili nelle dimensioni al ragno e scende rapidamente al crescere delle dimensioni della preda che riesce quasi sempre a liberarsi se di grande taglia (es Tettigonia)
il piacere di conoscere, ciao
anguis

Poi noi abbiamo inventato il freezer...

Belle foto,

In effetti la sequenza è proprio quella . .
All'inizio spalma la seta con le zampe posteriori per limitarne i movimenti.
Poi la fissa in due punti e la fa ruotare con le zampe mentre contemporaneamente emette seta e stringe la morsa.
In fine arriva il morso.

La cavalletta cerca sempre di emettere emolinfa dalla bocca per impressionare il predatore; tattica assolutamente inefficace in questi casi.

Ciao
Daniele

Molto interessante questo argomento.
Grazie.
Ciao.
Raffaele.