Cervo al Parco del Taro
Inviato: mer 25 lug 2012, 22:39
Ciao a tutti!
Ieri ho avuto la fortuna di essere il primo (che io sappia) ad osservare un Cervo all'interno del Parco del Taro.
In realtà un esemplare maschio di un anno (detto fusone per le stanghe a fuso, senza ramificazioni) era già stato ripreso da una fototrappola posta dall'Ente nel gennaio di 3 anni fa, ma mai nessun capo era stato visto direttamente.
La scena è stata molto bella: nei pressi di Ozzano osservavo un dormitorio di centinaia di gabbiani in greto, quando improvvisamente si sono levati tutti in volo. Inizialmente non ne capivo il motivo,ma pochi secondi dopo, dal fitto bosco ripariale, è comparsa l'inconfodibile sagoma di un Cervo, anche in questo caso un fusone, apparentemente di ottima costituzione (dal notevole sviluppo del palco e dalla buona massa corporea). L'animale s'è abbeverato al fiume per pochi secondi, per poi ripartire lentamente verso la sponda opposta e scomparire nella macchia. La distanza era siderale (almeno 300 metri, forse di più), la luce poca e senza treppiede, però l'immagine c'é, seppure di qualità orribile.
Non a caso i due avvistamenti di Cervo in Taro riguardano fusoni: sono infatti gli esemplari appartenenti a questa classe d'età e sesso quelli con la maggiore propensione all'esplorazione ed alla dispersione in nuovi territori non occupati stabilmente dalla popolazione. Probabilmente è dunque solo di passaggio, ma chissà...
Saluti,
Emanuele
Ieri ho avuto la fortuna di essere il primo (che io sappia) ad osservare un Cervo all'interno del Parco del Taro.
In realtà un esemplare maschio di un anno (detto fusone per le stanghe a fuso, senza ramificazioni) era già stato ripreso da una fototrappola posta dall'Ente nel gennaio di 3 anni fa, ma mai nessun capo era stato visto direttamente.
La scena è stata molto bella: nei pressi di Ozzano osservavo un dormitorio di centinaia di gabbiani in greto, quando improvvisamente si sono levati tutti in volo. Inizialmente non ne capivo il motivo,ma pochi secondi dopo, dal fitto bosco ripariale, è comparsa l'inconfodibile sagoma di un Cervo, anche in questo caso un fusone, apparentemente di ottima costituzione (dal notevole sviluppo del palco e dalla buona massa corporea). L'animale s'è abbeverato al fiume per pochi secondi, per poi ripartire lentamente verso la sponda opposta e scomparire nella macchia. La distanza era siderale (almeno 300 metri, forse di più), la luce poca e senza treppiede, però l'immagine c'é, seppure di qualità orribile.
Non a caso i due avvistamenti di Cervo in Taro riguardano fusoni: sono infatti gli esemplari appartenenti a questa classe d'età e sesso quelli con la maggiore propensione all'esplorazione ed alla dispersione in nuovi territori non occupati stabilmente dalla popolazione. Probabilmente è dunque solo di passaggio, ma chissà...
Saluti,
Emanuele