Il Rio Varano e il M. Lugaro.
Inviato: dom 18 ott 2009, 17:13
Il Rio Varano è un affluente di sinistra dell'Enza che forma una piccola valle a nord dei ripetitori di Bazzano nel comune di Neviano Arduini, mentre il Monte Lugaro è un contrafforte di roccia calcarea sull'Enza del medesimo colle di Bazzano.Sebbene i boschi che si trovano in queste zone siano ancora parzialmente degradati soprattutto dalla natura geologicamente instabile del terreno, è notevole il numero di specie botaniche che vi si possono incontrare.
Nei versanti scoscesi e sulle dorsali aride domina il querco-orno-ostrieto, con Roverella in stragrande maggioranza sul Cerro; nelle bassure e nella valletta centrale del Rio Varano invece è più frequente il Cerro e compare spesso anche l'Olmo minore; sono presenti interessanti nuclei di Acero minore (Acer monspessulanum) e Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa); le rosacee arboree sono rappresentate da esemplari sparsi di Perastro, Sorbo domestico e Ciavardello.
Nello strato arbustivo abbonda la consociazione tipica di queste zone con Ginepro comune, Lantana e Ligustro accompagnati in minor quantità da Corniolo, Sanguinello, Spincervino e salici vari; di spicco la presenza del caprifoglio etrusco (Lonicera etrusca) nei calanchi.
Negli ex coltivi abbondano la Rosa Canina, il Prugnolo,il Sanguinello, la Ginestra di Spagna e il Biancospino.
Al M. Lugaro è molto frequente lo Scòtano (Cotinus Coggygrya) e sono presenti sul versante nord-est anche il Pero corvino (Amelanchier ovalis) e l'Acero opalo; tra le Leguminose si aggiungono alla Ginestra di Spagna anche la Coronilla, la Vescicaria, il Citiso comune e il Citiso nero; nei posti rocciosi può capitare d'incontrare due specie non comuni, identificate da Luigi Ghillani: la Clematis repta e la Staehelina Dubia.
Cito poi soltanto alcune specie tipiche del sottobosco dei querceti misti termofili: al Rio Varano il Pungitopo comune (Ruscus aculeatus) e l'Asparagina (Asparagus tenuifolius); soprattutto al Rio Varano, ma anche al M.Lugaro il Dittamo sfoggia copiose fioriture primaverili.
Nei versanti scoscesi e sulle dorsali aride domina il querco-orno-ostrieto, con Roverella in stragrande maggioranza sul Cerro; nelle bassure e nella valletta centrale del Rio Varano invece è più frequente il Cerro e compare spesso anche l'Olmo minore; sono presenti interessanti nuclei di Acero minore (Acer monspessulanum) e Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa); le rosacee arboree sono rappresentate da esemplari sparsi di Perastro, Sorbo domestico e Ciavardello.
Nello strato arbustivo abbonda la consociazione tipica di queste zone con Ginepro comune, Lantana e Ligustro accompagnati in minor quantità da Corniolo, Sanguinello, Spincervino e salici vari; di spicco la presenza del caprifoglio etrusco (Lonicera etrusca) nei calanchi.
Negli ex coltivi abbondano la Rosa Canina, il Prugnolo,il Sanguinello, la Ginestra di Spagna e il Biancospino.
Al M. Lugaro è molto frequente lo Scòtano (Cotinus Coggygrya) e sono presenti sul versante nord-est anche il Pero corvino (Amelanchier ovalis) e l'Acero opalo; tra le Leguminose si aggiungono alla Ginestra di Spagna anche la Coronilla, la Vescicaria, il Citiso comune e il Citiso nero; nei posti rocciosi può capitare d'incontrare due specie non comuni, identificate da Luigi Ghillani: la Clematis repta e la Staehelina Dubia.
Cito poi soltanto alcune specie tipiche del sottobosco dei querceti misti termofili: al Rio Varano il Pungitopo comune (Ruscus aculeatus) e l'Asparagina (Asparagus tenuifolius); soprattutto al Rio Varano, ma anche al M.Lugaro il Dittamo sfoggia copiose fioriture primaverili.