Preda Grossa di Riana (Val Bratica)
Inviato: ven 5 set 2008, 21:47
La segnalazione di Guido per l'Euonymus Latifolius sul M.Pelpi mi dà lo spunto per segnalare questo posto straordinario che conosco ormai da molti anni e che di recente ho rivisto assieme agli amici di Legambiente Valtermina durante l'escursione al M.Navert da Riana.
La lista floristica del posto è veramente ricca di specie, e anche la fauna non manca; nella pietraia è molto diffuso l'Euonymus Latifolius che poi si ripresenta in molti altri posti freschi della Val Bratica e del M.Caio, arrivando addirittura fino alle pendici del M.Sporno poco sopra Langhirano; altre specie caratteristiche della Preda Grossa sono il Pero corvino (Amelanchier Ovalis) che si può ammirare in esemplari meravigliosi, il caprifoglio alpino (Lonicera Alpigena), la Frangola Alpina (Rhamnus Alpinus), il ribes insipido (Ribes Alpinum) che qui ha la sua maggior frequenza provinciale e forse regionale, la Rosa Paonazza o Glauca (Rosa Rubrifolia) con un popolamento sparuto e isolato da quelli della Val Taro, e anche un singolo esemplare di Sorbo Ibrido (Sorbus x Hybrida) dalla storia un pò particolare.
La pietraia dà alloggio anche a molte specie animali, soprattutto rettili; muovendomi in questo ambiente ho incontrato abbastanza frequentemente la vipera, ma anche altri serpenti che fuggendo repentinamente non danno il tempo di essere riconosciuti.
Veramente particolare poi è lo sfasciume di arenarie che compone la pietraia con forme bizzarre che non ho mai visto altrove; nel complesso direi che si tratta di un posto che val
la pena visitare, sia in primavera che in autunno.
La lista floristica del posto è veramente ricca di specie, e anche la fauna non manca; nella pietraia è molto diffuso l'Euonymus Latifolius che poi si ripresenta in molti altri posti freschi della Val Bratica e del M.Caio, arrivando addirittura fino alle pendici del M.Sporno poco sopra Langhirano; altre specie caratteristiche della Preda Grossa sono il Pero corvino (Amelanchier Ovalis) che si può ammirare in esemplari meravigliosi, il caprifoglio alpino (Lonicera Alpigena), la Frangola Alpina (Rhamnus Alpinus), il ribes insipido (Ribes Alpinum) che qui ha la sua maggior frequenza provinciale e forse regionale, la Rosa Paonazza o Glauca (Rosa Rubrifolia) con un popolamento sparuto e isolato da quelli della Val Taro, e anche un singolo esemplare di Sorbo Ibrido (Sorbus x Hybrida) dalla storia un pò particolare.
La pietraia dà alloggio anche a molte specie animali, soprattutto rettili; muovendomi in questo ambiente ho incontrato abbastanza frequentemente la vipera, ma anche altri serpenti che fuggendo repentinamente non danno il tempo di essere riconosciuti.
Veramente particolare poi è lo sfasciume di arenarie che compone la pietraia con forme bizzarre che non ho mai visto altrove; nel complesso direi che si tratta di un posto che val
la pena visitare, sia in primavera che in autunno.