Passo del Silara di Marra.
Inviato: dom 6 nov 2011, 8:12
Eravamo un quintetto questo giovedì 3 novembre a sfruttare l'ultimo giorno utile prima dell'arrivo del maltempo per una breve escursione al P.so del Silara nel Comune di Corniglio: Luigi, Alessandro, Sergio, Maurizio e il sottoscritto. Frequento spesso il posto, sempre molto interessante sotto tutti i punti di vista, nonostante diverse opere ne abbiano compromesso l'integrità: la strada provinciale, due elettrodotti, la pista forestale verso i Groppi Rossi che doveva servire per trasformarli in una cava di "compattabile", il gasdotto della SNAM che ha squarciato tutta la dorsale Montagnana-Cervellino-Polo per poi scendere nel Baganza, e ultimi arrivati di quest'anno, due tralicci porta-anemometri che fanno presagire altre opere future delle quali sicuramente non possiamo fare a meno .
Lo scopo del giro era di individuare esemplari notevoli di Tilia x vulgaris o Tilia platyphyllos (la discussione sull'esatta denominazione è aperta) nella valletta del Rio Fioritola a sud-ovest del passo: non è stato raggiunto in quanto abbiamo trovato un solo tiglio di medie dimensioni, ma in compenso abbiamo trovato un gruppetto di Ulmus glabra di cui non sospettavo l'esistenza.
Con le pive nel sacco abbiamo allora ripiegato sul bellissimo gruppo di tigli che si trova vicinissimo alla provinciale in sponda destra del Rio del Casello, ancora nel territorio comunale cornigliese e nei pressi della località ruderale del Casello che ricade invece nel Comune di Berceto; sono rimasti a bocca aperta i miei compagni d'escursione, nessuno dei quali era a conoscenza di queste maestose piante (nemmeno Luigi ).Qualcuno del gruppo si è anche meravigliato che non siano segnalati in alcun modo al chè io ho affermato che forse è questa la loro fortuna, che mantiene intatto il loro fascino.
Al rientro in auto, dalla provinciale che scende in Val Parma, qualcuno di noi (Sergio?) ha individuato un altro paio di tigli nei boschi sopra Marra, facilitato dalla colorazione autunnale in atto che consente di distinguere da lontano praticamente tutte le specie che compongono i boschi.
Enrico Bocchi.
ps: io non ho scattato foto decenti, se potete mettetele voi.
Lo scopo del giro era di individuare esemplari notevoli di Tilia x vulgaris o Tilia platyphyllos (la discussione sull'esatta denominazione è aperta) nella valletta del Rio Fioritola a sud-ovest del passo: non è stato raggiunto in quanto abbiamo trovato un solo tiglio di medie dimensioni, ma in compenso abbiamo trovato un gruppetto di Ulmus glabra di cui non sospettavo l'esistenza.
Con le pive nel sacco abbiamo allora ripiegato sul bellissimo gruppo di tigli che si trova vicinissimo alla provinciale in sponda destra del Rio del Casello, ancora nel territorio comunale cornigliese e nei pressi della località ruderale del Casello che ricade invece nel Comune di Berceto; sono rimasti a bocca aperta i miei compagni d'escursione, nessuno dei quali era a conoscenza di queste maestose piante (nemmeno Luigi ).Qualcuno del gruppo si è anche meravigliato che non siano segnalati in alcun modo al chè io ho affermato che forse è questa la loro fortuna, che mantiene intatto il loro fascino.
Al rientro in auto, dalla provinciale che scende in Val Parma, qualcuno di noi (Sergio?) ha individuato un altro paio di tigli nei boschi sopra Marra, facilitato dalla colorazione autunnale in atto che consente di distinguere da lontano praticamente tutte le specie che compongono i boschi.
Enrico Bocchi.
ps: io non ho scattato foto decenti, se potete mettetele voi.