Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

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enrico bocchi
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Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda enrico bocchi » lun 15 feb 2010, 18:57

Dopo aver guadagnato un pò della mia simpatia con l'intervento contro gli OGM, il consigliere regionale della Lega Nord Corradi l'ha persa con questa proposta riportata nella Gazzetta di lunedì 11 febbraio; il titolo del trafiletto è appunto il titolo riportato sopra.
"La Regione consenta alle associazioni dei fuoristradisti di adottare alcuni sentieri abbandonati del parmense" :!: Notare bene che i fuoristradisti hanno già "adottato" ( e anche sfasciato e reso impraticabili ) molti dei sentieri soprattutto della media montagna (anche sentieri segnati del CAI), e soprattutto nelle zone disabitate ( onde evitare le ire dei propietari e residenti ).
Tuttalpiù tali associazioni dovrebbero farsi carico dei lavori di ripristino della viabilità venuta meno, visto che le regole da rispettare ci sono sempre state, altrimenti non vedo come possano portare benefici alle aree "in stato di abbandono".
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abocchi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda abocchi » lun 15 feb 2010, 19:20

Anch'io sono contrario a questa proposta perché i ripetuti passaggi dei fuoristrada e moto causano danni ingentissimi.
Le ruote fanno dei solchi che poi si ampliano con le piogge e i sentieri così diventano impraticabili per chi va a piedi per il pericolo di prendersi delle storte.
E poi trovarsi una carovana di quad o motocross con tutto il rumore e il polverone che fanno non è il massimo per chi vuole trovare invece un po' di pace in montagna.

daniele ronconi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda daniele ronconi » lun 15 feb 2010, 21:18

Personalmente ritengo fuoristrada e motocross un problema grave e sottovalutato: sulla collina boscosa davanti a casa mia c'era una bella mulattiera che si inerpicava ondeggiando fino in cima, chi girava in mountain bike la chiamava il toboga, tant'era sinuosa e divertente; in pochi anni di motocross è diventata impraticabile, in quanto interamente attraversata da un canion profondo anche un metro proprio nel mezzo, opportuno e gradito incentivo al dissesto geologico delle nostre zone... Daniele Ronconi

enrico bocchi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda enrico bocchi » gio 18 feb 2010, 21:26

C'era già stato un trafiletto due giorni prima; deve essere un'impellenza prioritaria!

"La Regione si accordi con chi usa i fuoristrada": la proposta leghista per il recupero dei sentieri montani

In una seconda interrogazione indirizzata oggi alla Giunta regionale, il consigliere della Lega Nord Roberto Corradi chiede di promuovere accordi con le associazioni dei "fuori stradisti", finalizzati al recupero ad uso sportivo di alcuni sentieri dell’Appennino ora abbandonati. «Sono numerosi - afferma Corradi - gli appassionati di escursioni con mezzi fuoristrada (a due e quattro ruote) interessati a percorrere gli antichi sentieri presenti nelle montagne parmensi, che hanno manifestato la propria disponibilità di adottare antichi sentieri per recuperarli ed attrezzarli a fini escursionistici e/o sportivi».




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giordano gattara
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda giordano gattara » gio 18 feb 2010, 23:13

Anche se posso in un certo senso capire le motivazioni di una simile proposta, non sono d'accordo sul fatto che i sentieri verrebbero recuperati.

Probabilmente il passaggio dei fuoristradisti eviterebbe la crescita a dismisura della vegetazione, però effettivamente poi il sentiero rimarrebbe utilizzabile solo da parte loro (e forse neanche ) per il danno che, alla lunga, si provocherebbe alla carrareccia.

Alcuni esempi: un sentiero bellissimo, quello di Roccalanzona per diversi mesi all'anno impraticabile a causa delle tracce profonde causate dai fuoristrada (auto) spesso piene d'acqua. Un altro esempio il crinale che dalla chiesetta della Cisa và in direzione del monte Molinatico. Dopo 15 minuti circa si incontra una ripida salita con sassi smossi dalle moto (incontrate di persona). Questo punto del percorso è pericoloso e faticoso per i pedoni nei due sensi di marcia.

A livello personale ( e di caviglie) ho stilato una classifica sui maggiori distruttori di sentieri, al primo posto le autofuoristrada, al secondo i cavalli, quando passano sui terreni ammorbiditi dalla pioggia sono devastanti, e al terzo posto le moto.

In definitiva mi sembra che l'andare a piedi, non sia più degno di considerazione da parte di nessuno. A Fidenza, città dove lavoro, le biciclette sono padrone dei marciapiedi (anche addirittura del mercato cittadino), a Salsomaggiore si cerca di seguire la stessa politica.

Non capisco perchè le piste create a lato del ponte sul Taro a Medesano e quello lungo il torrente Ghiara a Salso siano solo ciclabili? :?:

Chiedo scusa se sono andato fuori tema, però sono cose che ho veramente "sullo stomaco"

enrico bocchi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda enrico bocchi » ven 19 feb 2010, 16:07

giordano gattara ha scritto:Probabilmente il passaggio dei fuoristradisti eviterebbe la crescita a dismisura della vegetazione, però effettivamente poi il sentiero rimarrebbe utilizzabile solo da parte loro (e forse neanche ) per il danno che, alla lunga, si provocherebbe alla carrareccia.


Giordano, qui hai colto perfettamente nel segno! Mentre dove si può solo camminare, lo possono fare tutti senza che nessuno limiti la libertà altrui, dove iniziano a circolare veicoli fuoristrada per i poveri escursionisti sia a piedi che in bicicletta, iniziano disagi e limitazioni: pericolo di essere travolti, pericolo per fondo impraticabile, polvere o fango, disturbo della quiete naturale.
Alcuni esempi:molti tratti di sentieri segnati dal CAI sono ormai monopolizzati da moto e quad, vedi Montagnana, Monte S.Antonio, Monte Fuso, Area Barigazzo-Tagliata-Arsone: chi va in MTB nei tratti in pendenza dove l'erosione forma profondi canyon in miniatura, deve smontare sia salendo che scendendo perchè i pedali toccano; se un sentiero "single-track" suggestivo e contornato di vegetazione interessante inizia ad essere frequentato dai quad, che sono più stretti di un fuoristrada 4x4, addio fiori, funghi, arbusti .....
Alla fine nessuno va più a camminare o a pedalare nelle zone degradate dal transito dei fuoristrada, quindi chi li adopera limita la possibilità altrui di fruire del territorio. Col passare del tempo poi il sentiero diventa impraticabile per tutti e questi di sicuro non lo rimettono a posto; se lo facessero, come minimo adopererebbero l'escavatore dimentichi del fatto che un tempo si facevano a picco e badile.
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enrico bocchi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda enrico bocchi » dom 24 ott 2010, 15:42

Il problema rimane e, a giudicare da quello che ho visto in giro in questi mesi, si aggrava; non solo i "fuoristradisti", ma direi anche la gente comune, insomma tutti quanti, colti da misteriosa e inspiegabile invalidità agli arti, considerano ormai "normale" andare per prati, boschi, greti, insomma ovunque la legge di gravità lo permette, solo se dotati di appendici motorizzate.
Non solo i fuoristradisti scorrazzano ovunque col benestare evidentemente di quelli che auspicano una nuova vocazione turistica del territorio, ma anche:
-i cacciatori vanno a caccia coi fuoristrada,
-i pescatori vanno a pesca coi fuoristrada,
-i fungaioli vanno a funghi coi fuoristrada,
-i turisti vanno a fare i picnic coi fuoristrada,
-i bagnanti vanno al fiume coi fuoristrada,
-i pensionati vanno a passeggio coi fuoristrada,
-i ladruncoli vanno a scassinare auto coi fuoristrada,
-gli agricoltori quando scendono dai trattori, piuttosto che fare un passo a piedi salgono sui fuoristrada.
E poi dicono che va male!
E poi dicono che gli manca la salute!!
E poi dicono che non c'è selvaggina, non ci sono funghi, non c'è un posto tranquillo per fare un picnic !!!
E forse tra un pò si accorgeranno che non c'è piu terra da coltivare.....
La mia domanda è: se non si danno una regolata, chi gliela dà?
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r.b.shrike
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda r.b.shrike » dom 24 ott 2010, 17:59

[quote="enrico bocchi"
La mia domanda è: se non si danno una regolata, chi gliela dà?[/quote]

Anni addietro i trentini in alcune zone confinanti con la provincia di Brescia,tagliavano le gomme alle auto dei "turisti"bresciani che andavano a funghi e che se non trovavano funghi tornavano con le lumache e
se non trovavano le lumache tornavano con le castagne e se non trovavano .....
sembra la fiera dell'est della predazione,ma putroppo è così.Ciò che è di tutti alla fine diventa di pochi.
Anche se la pratica trentina sembra disdicevole ,talvolta....
Potrei sbagliare ma mi sembra di ricordare che da loro in Trentino-alto adige le strade forestali sono chiuse ed usufruibili
solo per riconosciuti motivi.
Forse da loro qualcosa di austriaco è rimasto..quì mi sembra di capire tutto dimenticato.

Ciao Maurizio

enrico bocchi
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Re: Sentieri abbandonati? Diamoli ai fuoristradisti.

Messaggioda enrico bocchi » dom 24 ott 2010, 20:58

Una ventina di anni fa quando ero gravemente malato di funghite sono rimasto anch'io vittima di inchiodamento di gomme in quel di Valditacca; 3 su 4 sono andate a terra subito, nella quarta il chiodo era sul bordo del pneumatico e non me ne sono accorto, così ho circolato per un mese rischiando che questo esplodesse ! Fortuna che non faccio quasi mai autostrada, e fortuna che poi me ne sono casualmente accorto.
La funghite mi è passata anni dopo non certo solo per quell'episodio, ma in conseguenza di molte altre riflessioni.
Tornando al problema dell'uso illecito di mezzi fuoristrada, voglio citare un esempio fuori provincia del quale sono stato testimone quest'anno: il 12 settembre in compagnia di Luca Barbero abbiamo deciso di salire sul Cusna dalla parte nord; arrivati a Monteorsaro e scesi dalla macchina anzichè godere della tranquillità che normalmente avvolge le nostre montagne potevamo udire il ronzio continuo di molte moto che percorrevano sentieri e carraie ai piedi del "gigante"; siamo saliti in vetta all'alpe passando per i prati di Sara ai quali si può approdare anche in auto percorrendo una strada forestale priva di divieti; ho annotato che il Cusna è un prato inglese dove pascolano molti cavalli, dove sono in atto da secoli forti fenomeni erosivi legati al pascolo, e che fin dove si può qualcuno sale con moto da trial.
Tornati a Monteorsaro ci siamo resi conto che il transito di moto da regolarità era ancora in corso: si trattava di un raduno o gara con centinaia e centinaia di partecipanti e con tracciato che si snodava nella valle del Secchiello a stretto contatto con territori annessi al Parco Nazionale; scendendo a valle abbiamo notato che le moto transitavano anche nel tratto dei gessi triassici della valle del Secchia. Tutto ciò mi ha lasciato allibito ed incredulo!
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