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valeria nervegna
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Messaggioda valeria nervegna » ven 29 gen 2010, 11:14

Ricordandovi di consultare il calendario degli eventi aggiornato rispetto agli ultimi appuntamenti che avete segnalato, vi allego, in particolare, la locandina e la cartolina invito alla proiezione del film “Il suolo minacciato”: dalla Food Valley un allarme contro il consumo di territorio.
A seguire interventi di: Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Nicola Dall’Olio, autore del film.

Giovedì 4 febbraio alle ore 21.00 presso il cinema D'Azeglio di Parma.

Valeria
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subbuteo
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Il suolo minacciato

Messaggioda subbuteo » gio 18 feb 2010, 21:01

Giro un messaggio ricevuto: io il 4 febbraio non c'ero, ma spero di poter vedere il DVD

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Wwf e Legambiente di Parma, in collaborazione con Il Borgo, Lipu e Città invisibili, hanno prodotto il film documentario Il suolo minacciato. Il film racconta del progressivo consumo di territorio nella food valley, sottolinea il valore inestimabile del terreno e propone misure per preservare questa risorsa di vita per l'ambiente, l'uomo e l'economia agroalimentare.

"Il suolo minacciato" è stato presentato in prima nazionale giovedì 4 febbraio a Parma. Dopo la visione del documentario, presentato dal regista esordiente Nicola Dallolio "Il suolo minacciato" è stato commentato da Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia e di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

Protagonista è la pianura parmense, la food valley, al centro di un caso emblematico e paradossale. Emblematico perché qui come in altre aree padane si è assistito, dopo la fine di Tangentopoli, a una fortissima accelerazione dell'espansione urbana secondo modalità sempre più incontrollate e disperse e con ritmi di occupazione del suolo ben superiori agli anni del boom economico e edilizio, nonostante una dinamica demografica piuttosto debole.

Paradossale perché Parma si propone al mondo come la capitale dell'agroalimentare, luogo di eccellenza di prodotti alimentari tipici, che fondano la propria immagine, la propria forza evocativa mercato sul radicamento a un territorio d'origine preservato e di alta qualità ambientale. Ci si aspetterebbe quindi che, qui più che altrove, le politiche di sviluppo urbanistico ed economico e i relativi strumenti di pianificazione e programmazione si preoccupassero di tutelare il paesaggio e il suolo agrario. In realtà le scelte urbanistiche vanno in tutt'altra direzione.

A giudicare dal numero di cantieri e di gru che spuntano dall'orizzonte, la pianura parmense, più che una food valley, sembra infatti diventata una gru valley. Tra l'Autostrada del Sole e il margine appenninico, la campagna sta progressivamente scomparendo, mentre dalla via Emilia, dal finestrino dell'auto di Luca Mercalli scorrono centinaia di immensi capannoni vuoti, incompleti cattedrali incompiute, con esposta la scritta vendesi, affittasi; circondati da immensi parcheggi e strade inutilizzate , che che hanno sepolto definitivamente un suolo di fertilità unica in europa.

Gli agricoltori intervistati giustificano la vendita a imprenditori edili, a fronte della necessità di recuperare le perdite di una agricoltura sofferente e non retribuita. Nel docufilm compaiono - oltre agli agricoltori anziani - anche giovani delusi dalla scelta di dedicarsi alla terra, circondati da impianti e capannoni antiestetici.

Sono intervistati inoltre cittadini e imprenditori alimentari del parmense, tra cui Massimo Spigaroli, presidente del Consorzio Culatello di Zibello. Peccato manchi l'intervista di imprenditori edili e amministratori locali.

È apprezzabile lo sforzo di Nicola Dallolio di raccogliere le interviste di esperti internazionali: Luca Mercalli, climatologo esperto di sostenibilità ambientale, volto noto del programma tv Che tempo che fa, che dall'auto percorre la Via Emilia, commentando il disordine paesaggistico e i suoi non luoghi gli meffetti sui cicli naturali; Edoardo Salzano urbanista, ex preside della facoltà di pianificazione del territorio allo IUAV di Venezia; Carlo Petrini, fondatore e presidente onorario di Slow Food; Wolfgang Sachs, sociologo, ricercatore presso il Wuppertal Institut; Maria Cristina Gibelli, docente di politiche urbane e territoriali al Politecnico di Milano; Paolo Pileri responsabile scientifico dell'Osservatorio nazionale sui consumi di suolo e docente presso il Politecnico di Milano; Georg Frisch, urbanista libero professionista; Ciro Gardi, pedologo e ricercatore presso il Joint Research Center della Commissione Europea ad Ispra.

Per quanto concerne i contatti: il dvd può essere richiesto a WWF Parma (parma@wwf.it) o Legambiente Parma (luca@legambiente.it) Il film sarà visualizzabile on-line sul sito www.ilsuolominacciato.it


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