Caprioli, avvoltoi e... altre storie di paura
Inviato: mar 30 giu 2009, 15:55
Carissimi, non potevo esimermi dal mettervi in guardia da un tragico e pericoloso morbo che rischia di espandersi in provincia di Parma a causa di “carnivori volatili”.
Come si evince dalla Gazzetta di Parma (E. Grossi, sabato 27 giugno u.s), si tratta di avvoltoi che “portano in giro, con il becco, carne putrescente, i cui brandelli possono cadere ovunque”, magari proprio nei luoghi frequentati dai vostri figli, oppure laddove voi, come ogni allegra famiglia, vi fermate a fare il pic-nic. Attenzione, dunque, perché vi prendete le malattie! Se proprio dovete uscire a fare una passeggiata in natura munitevi di mascherina, guanti chirurgici e amuchina (o simili) per disinfettare il sentiero.
La cronaca finisce qui… continuare non ci porterebbe da nessuna parte e l’ironia lascerebbe il posto all’amarezza.
Gli incidenti causati da animali che attraversano la carreggiata rappresentano un problema grave, talora dagli esiti drammatici, e come tale deve essere risolto!
Ma l’affrontare il problema vuol dire innanzitutto conoscerne i temini attraverso il rigore dell’analisi, la serietà dello studio, la volontà della comprensione. Sillogismi architettati sulla fragilità di premesse superficiali e deduzioni sommarie non ci aiutano né a risolvere la questione, né a crescere. Da qui la necessità, oggi più che mai, di riscoprire il piacere del Sapere, di assaporare la libertà della Cultura, di rivendicare la consapevolezza delle azioni e di pretendere la serietà dell’informazione, spesso contorta e nascosta in grovigli di parole vuote e prive di senso logico.
Ognuno di noi deve fare la sua parte.
P.S. Dimenticavo… Attenti anche alle iene e agli sciacalli: so per certo (perché l’ho visto in TV) che dove ci sono carcasse e avvoltoi ci sono anche iene e sciacalli. Occhio allora, perché queste bestie sono più pericolose del lupo!
Come si evince dalla Gazzetta di Parma (E. Grossi, sabato 27 giugno u.s), si tratta di avvoltoi che “portano in giro, con il becco, carne putrescente, i cui brandelli possono cadere ovunque”, magari proprio nei luoghi frequentati dai vostri figli, oppure laddove voi, come ogni allegra famiglia, vi fermate a fare il pic-nic. Attenzione, dunque, perché vi prendete le malattie! Se proprio dovete uscire a fare una passeggiata in natura munitevi di mascherina, guanti chirurgici e amuchina (o simili) per disinfettare il sentiero.
La cronaca finisce qui… continuare non ci porterebbe da nessuna parte e l’ironia lascerebbe il posto all’amarezza.
Gli incidenti causati da animali che attraversano la carreggiata rappresentano un problema grave, talora dagli esiti drammatici, e come tale deve essere risolto!
Ma l’affrontare il problema vuol dire innanzitutto conoscerne i temini attraverso il rigore dell’analisi, la serietà dello studio, la volontà della comprensione. Sillogismi architettati sulla fragilità di premesse superficiali e deduzioni sommarie non ci aiutano né a risolvere la questione, né a crescere. Da qui la necessità, oggi più che mai, di riscoprire il piacere del Sapere, di assaporare la libertà della Cultura, di rivendicare la consapevolezza delle azioni e di pretendere la serietà dell’informazione, spesso contorta e nascosta in grovigli di parole vuote e prive di senso logico.
Ognuno di noi deve fare la sua parte.
P.S. Dimenticavo… Attenti anche alle iene e agli sciacalli: so per certo (perché l’ho visto in TV) che dove ci sono carcasse e avvoltoi ci sono anche iene e sciacalli. Occhio allora, perché queste bestie sono più pericolose del lupo!