Barlie in vaso

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riccardo de vivo
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Barlie in vaso

Messaggioda riccardo de vivo » mer 9 mar 2016, 10:42

Stamani, in pieno centro a Fidenza, ho pensato di avere le allucinazioni: quattro Barlie, dentro a un vaso, mi guardavano con lo stesso sguardo triste degli scimpanzè in gabbia. Sapevo che qualche sventato ogni tanto recide un fiore, ma non sono mai arrivato a pensare che si potesse giungere a espianti con trapianto in vaso. La Barlia (Himantoglossum robertianum) è una pianta in espansione nelle nostre zone, ma rimane comunque molto rara. In provincia dubito che le piante che ogni anno raggiungono la fioritura possano superare i duecento esemplari, eppure conosciamo praticamente tutte le stazioni note. Porre in un vaso quattro Barlie significa eliminare il 2% almeno della popolazione in antesi della nostra provincia. Capisco benissimo l'inutilità assoluta di pubblicare sul Taccuino la notizia, poiché per certo nessuno dei suoi visitatori si sognerebbe mai di perpetrare uno scempio del genere, ma sinceramente ho bisogno di sfogare la mia sconsolazione. A parole l'Italia sembra il paese degli ambientalisti integerrimi, ma poi di fatto, nei confronti della Natura, non vi è né conoscenza, né rispetto nella cultura comune. Riccardo
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Emanuele Fior
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda Emanuele Fior » mer 9 mar 2016, 11:21

Hai detto bene, Riccardo: mancanza di rispetto e ignoranza assoluta in termini naturalistici. Possiamo solo lavorarci su... magari iniziando parlando con il proprietario del vaso di barlie, spiegandogli la situazione e chiedendogli di riportarle in natura. Impossibile? Chissà...

Ciao,
Emanuele

Luigi Ghillani
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda Luigi Ghillani » dom 13 mar 2016, 8:58

Purtroppo qualche invasato invasatore si trova sempre.
Luigi

Daniela Monteverdi
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda Daniela Monteverdi » mar 15 mar 2016, 17:33

Non è detto che siano state prelevate quest'anno e neppure che la colpa sia di chi le ha trapiantate, che forse le ha salvate, non so in che modo. Comunque sono state trattate bene, mi pare: difficile vederne di così belle grasse in natura.
Ricordo solo che a me una volta è stato regalato un mazzetto di Serapias lingua da una persona che voleva fare una gentilezza ed è rimasta malissimo quando le ho spiegato alcune cose. Ricordo anche a Luigi che a Case Pagani abbiamo visto qualche anno fa, in cerca di barlie, alcuni esemplari in una fioriera. Non possiamo pensare che siano tutti dei "cattivi". Si può fare il possibile per diffondere il rispetto per l'ambiente naturale in genere, ma per una cultura botanica specifica sarà dura.
A proposito: è possibile sapere dove stava quel vaso con precisione? Grazie.
Daniela

riccardo de vivo
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda riccardo de vivo » mar 15 mar 2016, 21:37

Cara Daniela, ti auguro di cuore di non incontrare mai una persona benevola che desideri salvarti con lo stesso spirito e la stessa preparazione di chi ha messo in vaso le Barlie fidentine! Le Orchidee selvatiche hanno esigenze di habitat estremamente selettive: innanzitutto, di base, non sopportano i terreni azotati, infatti i campi abbandonati necessitano di tempo, prima di poter essere colonizzati dalle Orchidaceae spontanee, proprio perchè devono prima esaurire le cariche azotate delle concimazioni proprie dell'agricoltura. Non hai osservato bene, ma il vaso con le Barlie è fresco di invaso con un terriccio nerissimo da vivaista, quindi assolutamente inadatto ai fiori in questione, che vivono in terreni argillosi. Inoltre le Orchidaceae si legano inscindibilmente a funghi simbionti, che soli permettono la germinazione dei semi. Addiritture le Epipactis si legano per tutta la vita a queste simbiosi e ogni sradicamento le uccide. Le Barlie possono sopravvivere, ma solo se trapiantate in terreno adatto, in corretta esposizione solare e comunque se, come spessissimo accade, non sono presenti i funghi simbionti, non potranno mai riprodursi in loco, quindi la loro vita diviene senza senso. So di una Barlia trapiantata in terreno apparentemente adatto, ma in esposizione sbagliata nella riserva del Prinzera, ed è sopravvissuta un anno, poi è scomparsa. Le Barlie fidentine o vengono prontamente rimesse in luogo idoneo, cioè dove già altre Barlie abbiano germinato, oppure sono morte. L'idea che qualcuno possa solo ipotizzare di "salvare" un'Orchidacea mettendola in vaso in un giardinetto chiuso tra i muri è assolutamente priva di senso e non deve passare, perché è un atto di morte e non di vita. Personalmente conosco bene una persona, Luciano Bongiorni, che ha salvato centinaia di Orchiadaceae di molti generi, togliendole da aree interessate dai cantieri edili. Ma Luciano le trapianta in stazioni vitali della stessa specie e ha ottenuto sempre risultati lusinghieri di attecchimento e sviluppo. Non mi risulta però che le abbia mai cacciate in vasi riempiti di terriccio torbaceo. Ripeto il mio pensiero, distruggere flora spontanea per abbellire un giardino è un atto riprovevole, perché denota una cultura egoista di accaparramento di un valore e di una bellezza che è di tutti. Per me incontrare quattro Barlie in pieno fiore in Nature è un'emozione e un piacere, che il mio concittadino mi ha negato per un gretto tornaconto personale: non lo trovo giusto e non lo giustifico per nessuna ragione. Per ultimo vorrei ricordare che tutte le Orchidaceae sono protette dalla nostra legge regionale, quindi estirparle oltre che un egoismo è anche un atto contro la legge. In Trentino quattro Orchidaceae estirpate comporterebbero una multa di duemila euro. Metodo brutale, ma a mio vedere più efficace a diffondere comportamenti corretti, rispetto alle parole di comprensione e tolleranza, che in Italia volentieri si riservano a chi sia insofferente alle regole. Non pubblico l'indirizzo delle Barlie in vaso, perché riservo all'autore del gesto un rispetto maggiore di quello da lui riservato a flora spontanea protetta. Ho già fornito, a mezzo MP , tutti i dati a un amico del Taccuino, che si è attivato per cercare di recuperare le piante. Con lo stesso mezzo, chiunque sia interessato, potrà ricevere da me tutte le informazioni necessarie. Un saluto Riccardo

Daniela Monteverdi
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda Daniela Monteverdi » gio 17 mar 2016, 10:24

Grazie, Riccardo, per le preziose informazioni che hai dato a me e a tutti i lettori del taccuino.
Sono contenta di sapere che qualcuno si è occupato di contattare e informare gli autori del "furto di natura". Spero siano persone civili, almeno la metà di quanto sei stato tu nei loro confronti e che l'auspicabile reimpianto possa avere successo.
Mi piacerebbe sapere come andrà a finire.
Ciao,
Daniela

riccardo de vivo
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda riccardo de vivo » gio 17 mar 2016, 15:34

Sicura Daniela, che se ci saranno buone novità, saranno subito pubblicate. E' bello condividere le gioie. Ciao Riccardo

Luigi Ghillani
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Re: Barlie in vaso

Messaggioda Luigi Ghillani » mer 23 mar 2016, 9:30

Ottimo Riccardo. Come sempre.
Luigi


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