Legge regionale sui sentieri

[Raffaeletrek]

Ho trovato sul sito della Gazzetta di Parma un interessante articolo su un testo di legge regionale che prevede "un divieto che interessa gli appassionati di Mountain Bike, di Enduro, i cacciatori, e gli appassionati di Quad e fuoristrada 4X4" circa l'uso dei sentieri di motagna.
http://www.gazzettadiparma.it/primapagi ... tieri.html
Io spero che il disegno di legge regionale vada in porto, che si possa circolare sui sentieri senza incorrere nel pericolo di essere investiti da mezzi motorizzati vari e senza essere impallinati.
Non bisogna poi trascurare i benefici che ne derivano dalla mancata circolazioni di quanto detto in precedenza, per la flora e la fauna.
Un saluto Raffaele
P.S.
forse l'unico mezzo che potrebbe essere autorizzato è la mountain bike, sempre che non si utilizzino tali mezzi come delle "moto a pedali".

[Daniela Monteverdi]

Non vorrei spegnere troppo brutalmente gli entusiasmi di Raffaele, ma le notizie giunte dopo l'audizione di ieri in Regione non sono incoraggianti.
La lobby dei motociclisti e quaddisti è molto forte, erano presenti in massa e si sono fatti sentire.
Gli escursionisti non portano alcun vantaggio al territorio: si portano il panino da casa, vanno e tornano in giornata, fanno il car pooling e non fanno rifornimento sul posto. Loro invece! Alberghi, ristoranti, benzinai, manifestazioni... una pacchia per tutti!
Comunque le associazioni ambientaliste ed escursioniste sono presenti.
Se a qualcuno interessa il progetto di Legge Regionale sull'Escursionismo e volesse seguire la vicenda può rivolgersi al Wwf Parma, a Legambiente o al CAI.
Daniela

[Daniela Monteverdi]

Non avevo avuto la pazienza di leggere l'articolo della Gazzetta, che, ovviamente, riporta solo i pareri contrari al progetto di legge! E sostiene le "ovvie necessità" e i "diritti" dei cacciatori e degli "appassionati del 4x4", che se non ci fossero loro i sentieri sarebbero già spariti...
Non una parola sulle motivazioni della proposta... a conferma del mio scetticismo sul buon esito dell'iniziativa.
Daniela

[enrico bocchi]

Metto il link al quale si riferisce Daniela:
http://www.gazzettadiparma.it/primapagi ... tieri.html
Un articolo che avrebbe la pretesa di mettere bene in chiaro che la casta di quelli che semplicemente "possono" (anche in tempi di vacche magre, chissà come mai), hanno già maturato qualche nebuloso diritto sulla montagna, acquistandola a pezzetti tramite le loro attività PRIVE DI OGNI SIGNIFICATO, se non quello di scansare quei poveri pezzenti che vanno in giro col pranzo al sacco.
Credo bisognerà fargli capire subito che la montagna non è di nessuno, nemmeno degli escursionisti appiedati, e che al limite chi può aver voce in capitolo, casomai è chi ci vive tutto l'anno.

Enrico

[Luigi Ghillani]

Enrico, Daniela, siete "fuoristrada". Solo loro possono "mettere in moto" l'indotto!
Luigi

[enrico bocchi]

Per quanto riguarda le amministrazioni locali che strizzano l'occhio a questi, pensando che davvero possano avviare un indotto turistico, farebbero meglio a preoccuparsi di cose più importanti, tipo i servizi essenziali, e se ci avanza qualcosa destinarli al miglioramento della cultura dei giovani; il piangere miseria da parte loro mi è ormai insopportabile!

[Emanuele Fior]

Ciao.
Lunedì ero in RER per l'udienza conoscitiva sul progetto di legge: circa 40 interventi, i 2/3 contrari al progetto, o almeno ad alcune sue parti. Oltre agli scontati motoristi (associazioni, gruppi, addirittura un'azienda produttrice di moto, la KTM) e ai già citati enti locali (comuni vari, quasi tutti del parmense, come Bedonia, Bardi, Varsi, Neviano, quest'ultimo abbastanza diplomatico e collocato nel mezzo), anche gli agricoltori, rappresentati da CIA, Coldiretti e Confagricoltura si son schierati contro la chiusura al traffico motorizzato...per favorire i cacciatori!!! Cioè, se i cacciatori non possono passare in auto e quindi non riescono a portare a valle il cinghiale di turno, questo mi viene a mangiare nei campi. Ovviamente anche i cacciatori hanno ribadito la cosa.
Diplomatici, cioè nel mezzo, un paio di comuni, la Provincia di Ravenna e il GAE (Guide Ambientali Escursionistiche).

In ultimo chiedo a Enrico (Bocchi) nello specifico, essendo anche un agricoltore, un commento sull'Art. 5, commi 2 e 3. Le associazioni agricole si sono espresse negativamente soprattutto riguardo le servitù di passaggio, ma nella pratica, cosa cambierebbe? Chiedo ciò per chiarirmi le idee e poter realizzare un comunicato comprensivo di ogni aspetto.

Giusto per consolazione, i sostenitori della legge intervenuti sono stati: CAI ER e CAI Parma, ProNatura, WWF ER, Legambiente ER, Trekking Italia, Unione Operaia Escursionisti (UOEI), L'Umana Dimora.

Un caro saluto,
Emanuele

[enrico bocchi]

Grazie Emanuele per il resoconto; io sono affiliato alla CIA, e credo che come gli altri sindacati agricoli non abbiano inquadrato bene il problema; per il recupero degli ungulati abbattuti, chi ha stabilito che i cacciatori possano farlo ricorrendo a mezzi fuoristrada? C'è una legge specifica? Da parte dei cacciatori sarebbe decente rivolgersi agli agricoltori, sicuramente dotati di mezzi più idonei cingolati, per andare a prendere le prede, magari pagandoli una volta tanto.....i cinghiali sicuramente provocano danni all'agricoltore, rovinando i seminativi, i prati, il sottobosco ecc ecc, ma cacciatori liberi di andare ovunque coi loro mezzi 4x4 non solo non ripristinano i danni già esistenti, ma ne aggiungono altri alla viabilità forestale e rurale, in quanto si muovono in periodi durante i quali i terreni sono bagnati, con mezzi non idonei, e siccome i cinghiali in un solo anno tornano ad essere numerosi, ad ogni stagione venatoria siamo da capo.
Questa proposta di legge però non riguarda tanto gli agricoltori, che dal passaggio di gente appiedata sulle loro proprietà o nei pressi delle loro aziende possono solo trarre vantaggi, guardando più in là della punta del loro naso, ma vuol presidiare la rete sentieristica regionale tracciata e destinata al turismo escursionistico; i sentieri spesso ricalcano carrareccie ad uso agricolo e forestale, che se sono vicinali o comunali praticamente sono di libero accesso a tutti, ma quando entrano nelle aree boschive o nelle zone più impervie, è evidente a tutti che sono accessibili solo a piedi, a dorso di animali o al limite in bicicletta: il buon senso mi dice che chi circola a piedi e sta da una parte non reca nessun danno o disturbo se cammina lungo una strada pubblica, e na ha tutto il diritto; ma chi vuol percorrere ad ogni costo un sentiero pedonale segnato con un mezzo fuoristrada sostenendo di averne diritto, e di essere addirittura colui che tiene aperto quel sentiero (allargandolo parecchio s'intende) non fa solo la pessima figura dell'INCONTENTABILE? Io a questo punto mi chiedo: ci arrivano o non ci arrivano? In molte zone della Valtaro e Valceno costoro hanno sfruttato i segnavia del CAI per aprire vere e proprie piste per moto in un primo tempo, e anche per quad negli ultimi anni, e ora affermano di essere loro quelli che tengono aperti i sentieri; ma lo sanno loro che chi gira a piedi non ha problemi a chinarsi per schivare una frasca o a girare attorno a un cespuglio, e che nella vegetazione lungo i sentieri ci trova solo molto d'interessante?

[enrico bocchi]

... per quanto riguarda l' interpretazione dell'articolo di legge e dei commi citati da Emanuele mi riservo di riguardarli ed esprimere un'opinione più tardi.

[enrico bocchi]

Mi sembra che in effetti non cambi nulla: i sentieri esistenti rimangono con le servitù in atto, ad eventuali nuove richieste di tratti di sentieri i proprietari possono essere favorevoli o contrari; sul fatto che se sono favorevoli si promettono loro agevolazioni nel caso vogliano intraprendere opere di manutenzione/miglioramento della viabilità personalmente sono un pò sospettoso perchè poi questi interventi possono essere interpretati in vari modi talvolta discutibili.