Biodiversità
Inviato: lun 22 nov 2010, 14:08
Il 2010 è l'anno dedicato alla biodiversità, ho scaricato quest'articolo da un sito della Regione Emilia Romagna e mi sembra molto interessante:
Agrobiodiversità
Il concetto di biodiversità rurale o agrobiodiversità è un termine che viene utilizzato soprattutto dagli addetti ai lavori. La Biodiversità, cioè l´insieme di ambienti naturali e di specie viventi, come animali e vegetali che popolano la biosfera, si sta progressivamente riducendo ad una velocità preoccupante. In un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi al ritmo di una ogni sei ore. L´agrobiodiversità è essenzialmente legata agli agroecosistemi, cioè agli ecosistemi naturali modificati dall´uomo al fine di renderli produttivi attraverso l´agricoltura. La forte spinta all´intensivazione delle coltivazioni, in Italia ha portato al rischio di estinzione oltre 1500 varietà di frutta, mentre per le specie animali negli ultimi cinquant´anni abbiamo perso cinque specie di bovini, tre di caprini, sette di equini, quattro di asini e ben dieci tra ovini e suini. La biodiversità, sia vegetale che animale può essere vista anche come processo evolutivo e di relazione fra diversità ambientali e culturali che producono una grande diversità di prodotti agricoli e gastronomici connessi a un territorio specifico. In questo senso salvare la biodiversità significa salvare un patrimonio genetico, economico, sociale e culturale di straordinario valore, fatto di eredità contadine e artigiane non sempre scritte ma ricche e complesse. La scomparsa di varietà o di razze invece significa purtroppo la rinuncia ai sapori autentici legati al territorio e alla cultura dell´uomo che ha saputo selezionare nel tempo questo variegato insieme di sapori e saperi. Nel nostro territorio, grazie alla lungimiranza di imprenditori agricoli sensibili e attenti, possiamo ancora trovare alcune razze animali che, a livello nazionale, hanno raggiunto un numero così limitato da rischiare l´estinzione. Consumare vecchie varietà fruttifere o carne di razze autoctone, spesso dal gusto inimitabile, più sane e sostenibili in termini ambientali, è un incentivo per la salvaguardia di questo patrimonio genetico.
Agrobiodiversità
Il concetto di biodiversità rurale o agrobiodiversità è un termine che viene utilizzato soprattutto dagli addetti ai lavori. La Biodiversità, cioè l´insieme di ambienti naturali e di specie viventi, come animali e vegetali che popolano la biosfera, si sta progressivamente riducendo ad una velocità preoccupante. In un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi al ritmo di una ogni sei ore. L´agrobiodiversità è essenzialmente legata agli agroecosistemi, cioè agli ecosistemi naturali modificati dall´uomo al fine di renderli produttivi attraverso l´agricoltura. La forte spinta all´intensivazione delle coltivazioni, in Italia ha portato al rischio di estinzione oltre 1500 varietà di frutta, mentre per le specie animali negli ultimi cinquant´anni abbiamo perso cinque specie di bovini, tre di caprini, sette di equini, quattro di asini e ben dieci tra ovini e suini. La biodiversità, sia vegetale che animale può essere vista anche come processo evolutivo e di relazione fra diversità ambientali e culturali che producono una grande diversità di prodotti agricoli e gastronomici connessi a un territorio specifico. In questo senso salvare la biodiversità significa salvare un patrimonio genetico, economico, sociale e culturale di straordinario valore, fatto di eredità contadine e artigiane non sempre scritte ma ricche e complesse. La scomparsa di varietà o di razze invece significa purtroppo la rinuncia ai sapori autentici legati al territorio e alla cultura dell´uomo che ha saputo selezionare nel tempo questo variegato insieme di sapori e saperi. Nel nostro territorio, grazie alla lungimiranza di imprenditori agricoli sensibili e attenti, possiamo ancora trovare alcune razze animali che, a livello nazionale, hanno raggiunto un numero così limitato da rischiare l´estinzione. Consumare vecchie varietà fruttifere o carne di razze autoctone, spesso dal gusto inimitabile, più sane e sostenibili in termini ambientali, è un incentivo per la salvaguardia di questo patrimonio genetico.