....non può che far piacere tutto questo fervore prinzerorchidologico, da parte di appassionati e naturalisti sensibili ed attenti all'avvicinarsi nei dovuti modi agli esemplari per non recar loro danno (ma uscendo dai sentieri ricordate che si possono anche procurare danni al ciclo riproduttivo di fauna - in particolare uccelli - che è ora nella fae più delicata!!).
Le mie osservazioni in loco di Orchidacee fiorite - non ho però fatto sopralluoghi recenti in versante Sporzana (Est) - finora si riferiscono a Ophrys (sphegodes, insectifera, benacensis-bertolonii, fusca) e Orchis (morio, purpurea, mascula, provincialis, sambucina). Ritengo che un certo effetto di "esplosione" di fioritura - in alcuni specifici siti - possa essere stato indotto dal prolungato inverno che ha "compresso" in meno settimane utili una sequenza di fioritura di alcune specie che in primavere più precoci appaiono in fioriture meno contemporanee. Ritengo anche che, pur avendo abituato le esplorazioni botaniche - fortunatamente - a continue sorprese e scoperte, non sia possibile che una specie come la Nigritella possa essere sfuggita all'attenzione dei botanici e appassionati che da 2 secoli visitano il Prinzera; non ho peraltro visto ancora alcuna Anacamptis pyramidalis aperta, ma potrebbe La presenza della Barlia, invece, pur ancora non segnalata almeno all'interno della Riserva, potrebbe essere plausibile anche considerata la sua apparente espansione in atto nel nostro Appennino, talvolta anche con singoli esemplari; il riconoscimento sicuro però, solo dalle iniziali rosette fogliari, richiede esperienza e prudenza. C'è anche da dire che gli esemplari (non molti) di Barlia giunti a fioritura quest'anno lo hanno fatto in sensibile ritardo rispetto alla consueta precocità della specie, e vi sono esemplari fioriti a bassa quota che portavano ancora fiori aperti fino a una settimana fa circa.
Infine, per chi salisse alla Riserva in questi giorni, segnalo un altro spettacolo davvero magnifico e quest'anno particolarmente ricco in numero di esemplari: nelle 2 stazioni "classiche" già conosciute è in piena fioritura il Verbasco porporino (Verbascum phoeniceum L.), che com'è noto unisce la bellezza e la vistosità ad una generale rarità in tutta Italia; nelle Liste Rosse regionali (Conti-Manzi-Pedrotti, 1997) compare come EN in Emilia-Romagna - e in effetti al momento è noto solo per il Prinzera e per la zona del M.Mangiapane (PC) -, VU in Marche e Umbria e LR in Abruzzo.
Allego in merito 2 immagini scattate giusto ieri


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