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ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: gio 11 mag 2017, 19:15
da Alessandro Vitale
Segnalo la sorprendente presenza di alcune orchidee in via Burla, lungo il ciglio della carreggiata. Una di queste mi pare proprio una Barlia :o. Chiedo conferma

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: gio 11 mag 2017, 19:18
da Alessandro Vitale
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: gio 11 mag 2017, 20:29
da riccardo de vivo
E' una Barlia davvero, e pure con un seme in maturazione, se il terreno è giusto magari mette su famiglia. L'altra, con l'infiorescenza rotta o brucata, è sempre un Himantoglossum, H. adriaticum. Ormai proibito stupirsi con le Orchidee ! Ciao Riccardo

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: ven 12 mag 2017, 17:42
da Alessandro Vitale
Grazie Riccardo, a questo punto si può affermare che questa straordinaria famiglia botanica, cosi altamente evoluta, ha prerogative di grande versatilità e rusticità ? Oppure il fatto di ritrovare specie in un luogo insolito rispetto alla "normalità" a cui siamo abituati è indice di una qualche trasformazione ?
Ciao

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: ven 12 mag 2017, 20:37
da riccardo de vivo
Molte Orchidee sono piante pioniere estremamente rustiche e capaci di sopportare condizioni ambientali veramente difficili. Semmai il loro nemico è rappresentato dai terreni concimati, troppo ricchi di azoto. Però alcuni generi, come Orchis e anche Himantoglossum, sopportano accettabilmente pure habitat relativamente ricchi, ed infatti sono tra le prime Orchidee a colonizzare i campi abbandonati di recente dalla coltivazione. I cigli delle strade sono poi amatissimi da tantissime specie vegetali, oltre alle Orchidee, e sarebbero una riserva botanica se non venissero rasati con ostinazione. Basterebbe operare dei tagli programmati, che permettessero alle specie di andare in seme, per avere nel contempo ordine e anche un po' di solidarietà per la Natura. Ciao Riccardo

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: lun 15 mag 2017, 9:56
da guidosardella
Quello dei margini stradali, specie ora con i regolamenti che impongono l'eliminazione della copertura arboreo/arbustiva per svariati metri dal ciglio della strada, si potrebbe configurare come un importantissimo habitat, oltretutto per sua natura lineare e connesso, non solo per le orchidee ma per tutta la flora dei prati/pascoli, per innumerevoli artropodi (farfalle, api solitarie, bombi, coleotteri floricoli, ragni) e rettili. La rasatura è contemporaneamente benefica (perché mantiene la struttura erbosa bloccando la successione) e deleteria (se effettuata nei periodi riproduttivi dei vari organismi). Perché non pensiamo di fare una iniziativa del taccuino per promuovere una corretta gestione di questi ambiti? In Inghilterra ci sono dei margini stradali così ricchi che sono stati designati come riserve naturali...

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: lun 15 mag 2017, 13:04
da riccardo de vivo
Ritorno sul tema, che ha rilanciato Guido, perchè è un "magone", che mi tiro dietro da un po'. I cigli delle strade sono una ricchezza di vita, ovviamente interconnessa, perchè in Natura è così, vita crea vita. Lo scorso anno, sulla strada della Cisa verso il Passo, avevo potuto ammirare, a bordo strada, una splendida stazione di Cirsium erisithales, il Cardo zampa d'orso, una specie rara, personalmente l'ho vista solo lì. Mentre lo fotografavo, vidi anche uno spettacolo di altre cose interessanti, tanto da decidere che la volta successiva avrei fatto a piedi alcuni chilometri sull'asfalto, per osservare e documentare tanta abbondanza botanica. La volta successiva però non esisteva più niente, tutto rasato e in alcuni punti addirittura grattato, penso per inibire una futura ricrescita della vegetazione. Sarò di parte, ma questi bordi rasati li trovo, anche esteticamente, squallidi: i cigli delle strade in fiore sono uno spettacolo di colore, un inno all'esuberanza della vita. Penso che gli entusiasti dell' "ordine" mortuario delle tosature ad oltranza, magari nemmeno ipotizzano il danno che arrecano: non potremmo provare a spiegarglielo? Sia chiaro che non sono un fautore della vegetazione che invade la carreggiata: l'ordine può essere tenuto tranquillamente, ma programmando i tagli in modo da consentire l'andata in seme delle varie specie. E poi il terreno dei bordi non deve essere grattato, perché lo si rende anche meno stabile sulle rive, facilitando l'erosione e la caduta. Insomma fare le cose bene e con competenza potrebbe permettere una serie di vantaggi senza alcun detrimento per ordine e viabilità. Però le parole dei singoli sono chiacchiere, se invece sono fatte proprie da associazioni organizzate e riconosciute, possono innestare un movimento di opinione ascoltato. Questo è un tema poco o per niente conosciuto, ma che rappresenta un danno reale e massiccio per la Natura. Promuovere informazione e sensibilizzazione potrebbe cambiare rapidamente in meglio le cose.

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: mar 16 mag 2017, 0:15
da frahome
Ciao Riccardo, tocchi un tasto che mi sta molto a cuore.
Noi di Fruttorti di Parma cerchiamo di fare divulgazione in materia ma non è facile.
Il senso di "ordine e pulizia" legato alla distruzione della vegetazione è una patologia fortemente radicata nei cittadini odierni. Pochissimi non ne sono affetti o riescono a farvi una razionale resistenza.
La patologia sfocia in operazioni come quelle da te descritte, così come nelle drastiche capitozzature di alberi, nella raccolta forsennata delle foglie in autunno, nella maniacale cura di sterili pratini all'inglese. Aiuole colonizzate da allegre erbe spontanee sono diventate sinonimo di degrado.
Inizio ad essere convinta che questa patologia sia tra le principali cause della perdita di habitat e biodiversità!
Bisognerebbe avviare terapie di gruppo per la sua cura.
Noi ci proviamo in tanti modi, con attività e materiale divulgativo mirati a valorizzare "le erbacce" e le erbe spontanee, la vegetazione folta e spontanea come rifugio di biodiversità vegetale ed animale, l'utilità di lasciare spazi "incolti" e non rasati, e soprattutto cercando di suscitare interesse e meraviglia nello scoprire cosa questi angoli possono riservarci. Se hai idee su come ulteriormente promuovere informazione e sensibilizzazione siamo a disposizione.

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: mar 16 mag 2017, 15:37
da Daniela Monteverdi
A Fidenza ho già collezionato una serie di foto per un "album dei misfatti botanici" in giardini privati e pure pubblici.
Mi è stato detto che, anche quando le ditte appaltate hanno personale competente, devono piegarsi ai diktat delle amministrazioni, che evidentemente non sono dotate di competenze altrettanto valide.
Queste stesse, inoltre, scaricano le responsabilità sui cittadini, che evidentemente odiano il colore verde e preferiscono il grigio del cemento e il nero dell'asfalto.
E poi temono "le bestie", di qualunque dimensione esse siano e si sa che queste proliferano nell'erba!!
Per non parlare delle automobili, che devono avere parcheggi innumerevoli e ovunque e guai se ci cade una foglia, un frutto o, non sia mai, una cacca di uccellino!!
Dovrò andare a chiedere se a Fidenza esiste un Regolamento del Verde Pubblico e Privato analogo a quello di Parma città, ma temo di no.
Ciliegina avvelenata: mi pare di ricordare che ci fossero state segnalazioni di uso di diserbanti, ovviamente chimici, sulle banchine e lungo i fossi, non ricordo se erano arrivate al WWF o qui sul taccuino.
Bisogna contare sulla forza e resilienza della Natura, perché neppure sul buon senso, figurarsi sull'intelligenza, dell'uomo si può fare molto affidamento.
Desolatamente,
Daniela

Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Inviato: mar 16 mag 2017, 17:10
da riccardo de vivo
Inutile dire che mi rallegra molto che il tema susciti interesse. Purtroppo il taglio dell’erba sui cigli stradali rappresenta un argomento su cui l’opinione pubblica ha certezze granitiche e diffuse: erba rasata significa ordine e decoro civile e le “erbacce” sono un palese segnale di degrado. A me viene da accomunare questa idea ad un’altra in cui le convinzione sono persino più radicate: quella della ghiaia nei fiumi. Insieme ad alcuni amici abbiamo passato mezza vita a spiegare che togliere la ghiaia e accelerare il deflusso crea scompensi e danni irreparabili, ma penso che mai battaglia sia stata più inutile e persa. Sono un poco terrorizzato di ricominciare a scontrarmi con muri impenetrabili alla ragione, perché conosco lo sconforto di vedere una verità lineare e tranquilla e non essere mai in grado di farla comprendere agli altri: Cassandra deve essere stata davvero una delle figure più tragiche dell’umanità. Ma vediamo comunque se riusciamo a raccogliere le forze, magari più diffuse di quanto riesca al momento a immaginare, per avanzare a chi amministra alcune proposte. A me pare abbastanza semplice, si tratterebbe di ritardare il taglio dell’erba sui cigli stradali, permettendo alle specie vegetali presenti di maturare i loro semi. Ovviamente questa maturazione avviene prima in pianura e progressivamente più tardi salendo di altitudine (ma anche la crescita delle “erbacce” slitta salendo di pari passo). Se si riuscisse a portare il taglio a inizio autunno otterremmo una maturazione generalizzata dei semi e penso che anche tutta la microfauna che colonizza questo ambiente ne avrebbe un vantaggio. Se poi il taglio fosse fatto a ottobre, penso che i cicli vitali botanici e animali sarebbero a questo punto ampiamente completati. Con questo singolo taglio in epoca avanzata sarebbe tranquillamente garantita la preservazione da ogni invasione sgradita della carreggiata e nel contempo la Natura compirebbe appieno il suo ciclo vitale. Non ho alcun dubbio che, agendo in questo modo, in pochissime stagioni assisteremmo a una vera esplosione di biodiversità sui cigli delle nostre strade, ora intristite da pratiche incompetenti. Abbiamo in questo campo l’esperienza di quanto avvenne parecchi anni fa su alcune torbiere piacentine: semplicemente venne fatto un taglio autunnale della vegetazione erbacea. In un paio di stagioni quelle meravigliose torbiere divennero un Eden, mai più viste fioriture del genere. Ora languono abbandonate, soffocate e anche purtroppo talora persino asciugate. Naturalmente in tutto questo non servirebbe alcun integralismo: se i proprietari delle case prospicienti la strada ritenessero preferibile rasare il tratto che li riguarda il danno sarebbe ridotto, raffrontato ai lunghi tratti disabitati che compenserebbero ampiamente la cosa. A me pare una proposta ragionevole, si darebbe una bella mano alla Natura a costo zero, anzi penso vi sarebbe pure un risparmio poiché i tagli ossessivamente reiterati di adesso hanno sicuramente un costo. Il primo passo però è vedere se le Associazioni ambientaliste maggiori, quelle che hanno una voce ascoltata, riterranno di far propria questa piccola ma utilissima battaglia. Speriamo.