volumetti 2012 su Fiori e Piante del parmense
Inviato: mar 30 lug 2013, 22:38
Ciao a tutti
da qualche tempo - e lo faccio ora - volevo postare un argomento che avevo pensato di mettere nella sezione “Varie” ma che, avendo come oggetto la Flora parmense, ora propongo qui.
In combinazione col quotidiano “Gazzetta di Parma”, l’anno scorso (2012) sono usciti – per Edizioni Grafiche Step - 4 volumetti di un centinaio di pagine ciascuno dal titolo “Fiori e piante – percorsi nella natura del parmense”, Autore Marzio Borelli (nel frattempo purtroppo deceduto), in passato piuttosto noto nell’ambiente naturalistico parmense come micologo (egli stesso si qualifica così) e fra l’altro mi pare uno dei fondatori o comunque principali attori del Gruppo Micologico Parmense.
I volumetti – di stampo e impostazione principalmente divulgativi e che nell’intenzione dell’Autore vogliono rappresentare un a “guida botanica di alberi, arbusti e fiori presenti dalla pianura alle più alte vette appeniniche” – descrivono (sommariamente) in tutto 25 zone e itinerari dalla collina al crinale appenninico incentrando soprattutto descrizioni e attenzione delle specie di flora spontanea presenti nelle rispettive zone, corredando ciascun itinerario – oltre che con fotografie – con molte “iconografie acquerellate dal vero” dello stesso Autore.
Sono prese in considerazione parecchie specie sia comuni che rare, e se si considera che gli itinerari sono 25 sparsi in tutte le vallate del parmense , le pagine totali della collana c. 400, le specie citate o commentate qualche centinaio, segnalandone eventuale presenza nelle varie zone e itinerari, si tratta comunque di una realizzazione di una certa mole.
Tra l’altro, per stare agli ultimi argomenti qui trattati, viene segnalata "Ophrys holosericea subsp. tetraloniae” nella seconda località dell’itinerario n. 3 (it. 3.2) e cioè tra fondovalle Ceno e ruderi castello di Roccalanzona; nella parte finale del quarrto e ultimo volumetto vi sono alcune pagine e illustrazioni dedicate alle Orchidacee (fra cui una foto in cui oltre ad Orchis purpureacompare anche Serapias neglecta pare in un sito di crinale sui 1000 m nei pressi di una croce).
La mole di informazioni non è indifferente, personalmente trovo anche ammirevole e non comune il cospicuo lavoro di raffigurazione di molte specie con disegni “di stampo figurativo e pittorico” (fermi restando che un tale stile può piacere o no e il valore che si ritiene di dare all’efficacia di tale tecnica per l’ausilio al riconoscimento della specie).
Rimangono d’altra parte non poche perplessità a causa della presenza di evidenti sviste nell’indicazione sia di nomi di montagne sia di nomi di specie floristiche ritratti in foto, di segnalazioni in diverse località di specie nella letteratura floristica parmense considerate come rarissime nel nostro Appennino (es. Campanula latifolia)….nonchè di immagini di non facile interpretazione sia geografica che foto – grafica, in particolare una in cui compare un gruppo super-rigoglioso di una trentina di es. della rarissima Gentiana lutea in piena fioritura con didascalia “Passo Cento Croci, Monte Gottero, Gentiana lutea”, su uno sfondo di crinale boscoso che però a me sembra il M.Zuccone (in effetti adiacente, ma dalla parte opposta rispetto al M.Gottero, al Passo Cento Croci).
A meno che mi siano sfuggiti alcuni interventi, mi è sembrato un po’ strano che l’uscita di questi volumetti sulla flora parmense non abbia suscitato alcuna nota, commento, osservazione qui sul Taccuino, ai cui frequentatori (e moderatori) sono perciò curioso di chiedere se li conoscano , se per caso qualcuno vi sia stato coinvolto (nelle pubblicazioni sono ringraziate alcune persone che non conosco: Flavio Cadonici, Maurizio Landi, Emiliano Occhi, Enrico Ponzi, Renato Zecca), eventualmente che idea se ne siano fatti (anche sulle segnalazioni floristiche in essi contenute), e quant’altro ritengano di esprimere.
Un saluto a tutti!
da qualche tempo - e lo faccio ora - volevo postare un argomento che avevo pensato di mettere nella sezione “Varie” ma che, avendo come oggetto la Flora parmense, ora propongo qui.
In combinazione col quotidiano “Gazzetta di Parma”, l’anno scorso (2012) sono usciti – per Edizioni Grafiche Step - 4 volumetti di un centinaio di pagine ciascuno dal titolo “Fiori e piante – percorsi nella natura del parmense”, Autore Marzio Borelli (nel frattempo purtroppo deceduto), in passato piuttosto noto nell’ambiente naturalistico parmense come micologo (egli stesso si qualifica così) e fra l’altro mi pare uno dei fondatori o comunque principali attori del Gruppo Micologico Parmense.
I volumetti – di stampo e impostazione principalmente divulgativi e che nell’intenzione dell’Autore vogliono rappresentare un a “guida botanica di alberi, arbusti e fiori presenti dalla pianura alle più alte vette appeniniche” – descrivono (sommariamente) in tutto 25 zone e itinerari dalla collina al crinale appenninico incentrando soprattutto descrizioni e attenzione delle specie di flora spontanea presenti nelle rispettive zone, corredando ciascun itinerario – oltre che con fotografie – con molte “iconografie acquerellate dal vero” dello stesso Autore.
Sono prese in considerazione parecchie specie sia comuni che rare, e se si considera che gli itinerari sono 25 sparsi in tutte le vallate del parmense , le pagine totali della collana c. 400, le specie citate o commentate qualche centinaio, segnalandone eventuale presenza nelle varie zone e itinerari, si tratta comunque di una realizzazione di una certa mole.
Tra l’altro, per stare agli ultimi argomenti qui trattati, viene segnalata "Ophrys holosericea subsp. tetraloniae” nella seconda località dell’itinerario n. 3 (it. 3.2) e cioè tra fondovalle Ceno e ruderi castello di Roccalanzona; nella parte finale del quarrto e ultimo volumetto vi sono alcune pagine e illustrazioni dedicate alle Orchidacee (fra cui una foto in cui oltre ad Orchis purpureacompare anche Serapias neglecta pare in un sito di crinale sui 1000 m nei pressi di una croce).
La mole di informazioni non è indifferente, personalmente trovo anche ammirevole e non comune il cospicuo lavoro di raffigurazione di molte specie con disegni “di stampo figurativo e pittorico” (fermi restando che un tale stile può piacere o no e il valore che si ritiene di dare all’efficacia di tale tecnica per l’ausilio al riconoscimento della specie).
Rimangono d’altra parte non poche perplessità a causa della presenza di evidenti sviste nell’indicazione sia di nomi di montagne sia di nomi di specie floristiche ritratti in foto, di segnalazioni in diverse località di specie nella letteratura floristica parmense considerate come rarissime nel nostro Appennino (es. Campanula latifolia)….nonchè di immagini di non facile interpretazione sia geografica che foto – grafica, in particolare una in cui compare un gruppo super-rigoglioso di una trentina di es. della rarissima Gentiana lutea in piena fioritura con didascalia “Passo Cento Croci, Monte Gottero, Gentiana lutea”, su uno sfondo di crinale boscoso che però a me sembra il M.Zuccone (in effetti adiacente, ma dalla parte opposta rispetto al M.Gottero, al Passo Cento Croci).
A meno che mi siano sfuggiti alcuni interventi, mi è sembrato un po’ strano che l’uscita di questi volumetti sulla flora parmense non abbia suscitato alcuna nota, commento, osservazione qui sul Taccuino, ai cui frequentatori (e moderatori) sono perciò curioso di chiedere se li conoscano , se per caso qualcuno vi sia stato coinvolto (nelle pubblicazioni sono ringraziate alcune persone che non conosco: Flavio Cadonici, Maurizio Landi, Emiliano Occhi, Enrico Ponzi, Renato Zecca), eventualmente che idea se ne siano fatti (anche sulle segnalazioni floristiche in essi contenute), e quant’altro ritengano di esprimere.
Un saluto a tutti!