Orchis anthropophora a Parma

[riccardo de vivo]

Avete presente il Santo Graal e i suoi cercatori appassionati? Il nostro Santo Graal era Orchis anthropophora (Aceras anthropophorum): in questi anni siamo stati in Piemonte, in Liguria e nell'Oltrepo pavese per capire quali luoghi la ospitassero al Nord, ma in provincia non c'era verso di trovare questa Orchidea, pareva proprio negata. Ieri, cercando Ophrys tetraloniae nella zona di Tiedoli, l'occhio acuto di Luciano ne ha avvistata una prima pianta e poi la stazione intera, diciassette esemplari sfioriti e ormai in seme, ma facilmente ed inequivocabilmente identificabili. L'abbiamo trovata. Altitudine 700 m, a quaranta metri da una singola pianta di Ophrys tetraloniae, in giro anche Ophrys benacensis, Anacamptis pyramidalis, Gymnadenia conopsea e Orchis simia, qualche specie in fiore, le altre ovviamente in seme. Pubblichiamo due foto delle piante incontrate, come si presentano ora, e anche un paio di foto della specie ad inizio fioritura, così come speriamo di poterla riprendere il prossimo anno. Ciao Riccardo

[riccardo de vivo]

Ed ora come si presenta la specie a inizio fioritura (piante dell'Oltrepo pavese).

[Adorni Michele]

Gran bel colpo!
Complimenti a Riccardo, Silvana e Luciano!
Michele

[Luigi Ghillani]

110 e lode al Trio per questo grande ritrovamento! Audentes fortuna iuvat (la fortuna aiuta gli audaci)!
Luigi

[picollo]

Chi cerca (e sa come cercare...) trova.
Complimenti anche per le belle foto dell'orchidea in fiore!

[daniele ronconi]

MI unisco ai complimenti! Il nome scientifico mi aveva davvero incuriosito, anthropophora significa "portatrice di uomini" e in effetti, come ho trovato poi conferma in Rete, è bastato osservare un poco i caratteristici fiori per scorgere la sagoma di piccoli omini: davvero singolare! Una pianta che sostiene una moltitudine di uomini... beh, come metafora ecologista non sarebbe niente male!

[guidosardella]

Oltre ad aggiungermi ai complimenti, vorrei tornare sulla menzione di Orchis simia, perchè è la prima volta che la sento nominare per un luogo della valle più a sud della pineta di Solignano. Per me è una notevole segnalazione anche questa.

[riccardo de vivo]

Ciao Guido, leggo solo ora la tua annotazione su Orchis simia: sinceramente non avevo assolutamente pensato alla cosa. Sono andato a vedere i nostri dati su O. simia in provincia di Parma ed effettivamente la gran parte degli incontri li abbiamo fatti sotto i 600 m, magari anche in zone a sud in Val Ceno e Val d'Enza, però mai troppo in quota. Quindi, per il momento si tratterebbe di un avvistamento un po' al limite di altitudine per le nostre zone. Ovviamente le piante di simia, tra l'altro erano parecchie, all'epoca risultavano completamente sfiorite: in genere le riconosciamo bene egualmente, comunque il prossimo anno avremo sicuramente occasione di tornare a maggio e quindi controlleremo bene di non aver fatto una determinazione sbagliata. Tra l'altro la vicinanza potrebbe anche riservare qualche sorpresa, perché Orchis simia e anthropophora ibridano con notevole facilità. Ho chiesto pure a Luciano e, nel piacentino, la quota maggiore di incontro per Orchis simia è stata a circa 900 m nella zona di Zerba in Val Trebbia. Ciao Riccardo

[cariofillaceo]

....a me la presenza di O. simia nel bacino del medio-alto Taro, pur certo interessante, non sorprende più di tanto: ad esempio fu segnalata già nel 1993 (Sburlino e al.) per Pontolo (poco a SW di Baselica, c. 450 m), poi nel 1996 per il quadrante di cartografia floristica 1425-2 (Pietramogolana) nell'Atlante della Flora Protetta dell'Emilia-Romagna (Alessandrini-Bonafede 1996), più recentemente l'ho rinvenuta attorno ai 550 m in comune di Albareto, ove - insieme alle segnalazioni nello stesso Atlante (che si avvale anche di Censimenti precedenti) per il cornigliese-monchiese (ad una altezza di 800-1000 m) (quadrante 1526-4) - dovrebbe raggiungere il limite attuale noto meridionale di presenza nel parmense.
Per quanto riguarda l'altitudine, i 700-900 m non saranno forse nel parmense l'optimum altitudinale per la specie, però - secondo quanto contenuto nello stesso Atlante - rientrano del tutto nelle indicazioni di presenza nelle fasce altitudinali regionali (fino a 800-900 m) e nel range altitudinale delle stazioni regionali effettivamente documentate (fino a 1100 m, nelle province limitrofe ad es. si spinge fin alle vallate immediatamente sottostanti il crinale, con diverse stazioni tra i 700 e i 1000 m, per il parmense vedi sopra e cmq ad es. in medio-alta Val Ceno vegeta tranquillamente qua e là tra i 500 e i 700 m….
Un salutone a tutti!

[guidosardella]

L'osservazione ad Albareto è altrettanto notevole, come quella di Pontolo. Sarebbe interessante sapere a cosa si riferiscono: una popolazione, alcuni esemplari, un singolo esemplare. L'Himantoglossum adriaticus, per esempio, è si presente in alta Val Taro (o almeno, lo era), ma con un singolo esemplare vicino ad Ostia. Per ritrovarne altri bisogna fare decine di Km verso nord, per quel che ne so io.