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Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: gio 15 feb 2018, 23:22
da frahome
Aggiungo quelli del Parco Ducale fotografati oggi.

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: mar 26 mar 2019, 14:00
da frahome
Quest'anno tra i tanti Crocus biflorus classici della Picasso Food Forest, ve ne erano anche quattro bianchi.

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: mar 23 apr 2019, 11:10
da Luigi Ghillani
Fioritura notevole. Picasso felice!
Luigi

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: lun 31 gen 2022, 1:03
da frahome
Non dimentichiamoci che inizia ad essere tempo di zafferani selvatici. I primi della Picasso Food Forest già una settimana fa. Queste sono del weekend appena trascorso.

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: sab 12 feb 2022, 18:47
da frahome
Quest'anno pare vi siano state condizioni particolarmente favorevoli alla fioritura degli zafferani selvatici. Davvero cospicua quella del Parco Ducale ma non solo. Davanti a tanta abbondanza è difficile fermarne la raccolta dicendo che è una specie protetta perché rara a livello regionale. Ci sono anche delle classi del Bodoni che ci giocano sopra a calcio e a pallavolo nell'ora di educazione fisica. Ho spiegato all'insegnante di cosa si trattasse, e si è dimostrato interessato ed in parte sensibile ma continua a realizzare i campi proprio su una delle principali stazioni.

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: mer 16 feb 2022, 22:22
da Luigi Ghillani
Spettacolare. E pensare che a livello regionale Crocus biflorus è considerata specie estremamente rara! La fortuna è ducale!
Luigi

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: ven 18 feb 2022, 22:33
da subbuteo
Luigi Ghillani ha scritto:Spettacolare. E pensare che a livello regionale Crocus biflorus è considerata specie estremamente rara! La fortuna è ducale!
Luigi


Crocus biflorus è arrivato anche nel mio giardino, dove non entrano gli studenti del Bodoni :D

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: lun 21 feb 2022, 11:54
da subbuteo
frahome ha scritto:Quest'anno pare vi siano state condizioni particolarmente favorevoli alla fioritura degli zafferani selvatici. Davvero cospicua quella del Parco Ducale ma non solo.

Bravissima Francesca, che ha messo il cartello nel Parco Ducale.
Aggiungo che il Crocus biflorus è presente anche nel parco dell'Ospedale Rasori

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: gio 24 feb 2022, 19:15
da Luigi Ghillani
Aggiungo che quella ospedaliera del Rasori è una stazione storica.
Luigi

Re: Voglia di Zafferano selvatico (Crocus biflorus)

Inviato: lun 28 feb 2022, 18:31
da riccardo de vivo
Spettacolo davvero superbo quello presentato da Francesca. Ma è nella natura del Croco esibire popolazioni ricche e compatte. Solo che oggi è ben difficile incontrarne un Natura. Il fatto di aver vissuto situazioni di sessanta anni fa, sicuramente non giova al mio benessere anagrafico, però mi permette di ricordare, dalla collina sino al crinale, concentrazioni di Croco, che oggi sono totalmente scomparse. E una volta tanto non abbiamo bisogno di divagare tra mille problematiche, con il Croco il responsabile della devastazione, al momento, è uno ed uno solo, il cinghiale. Le Iridaceae sono una delle sue passioni alimentari e le ricerca con accanimento fino ad estinguerle. le aree urbane mantengono spettacoli che un tempo erano diffusi in Natura, solo perché lì il cinghiale non è arrivato. Fateci caso in montagna, rari angolini ricchi di popolazioni compatte sopravvivono solo e sempre in aree in qualche modo protette dalle scorribande suine, angoli recintati, aiuole in mezzo alle case. Altrove il Crocus un tempo quasi infestante, ogni anno assottiglia le sue truppe e spesso resta solo il ricordo, come nei cimiteri di guerra. Fino a cinque anni fa nei boschi di Fornio, sulle prime colline, Crocus neglectus viveva ancora in splendide popolazioni estese, diffuse, abbondanti. Cinque anni fa vidi le prime grufolate dei cinghiali. Quest'anno, dopo due stagioni di assenza, ho incontrato la desolazione: terreni ovunque "arati" dai porcastri, un disastro. Altro paradiso perduto, di decine e decine di migliaia di Crochi, a inizio febbraio ho contato non più di cento piante. Penso che l'estinzione totale sia prossima. Fornio è sul confine del Parco dello Stirone e forse per i suoi Crochi non è stata una fortuna. Ma di questi aspetti parleremo in un post, che seguirà questo. Allego una foto di alcune piantine miracolosamente sfuggite alle "arature" e metto qualche immagine di alcuni degli ultimi Crochi in salute: così abbiamo già le foto pronte per la lapide del ricordo.