Bianche nevi, storie antiche (e) sempreverdi - II
Inviato: mar 7 feb 2012, 5:00
CAPITOLO II
Nei pressi di Caneso, ecco globeggiare e ancor baccheggiare rigogliosi cespi di vischio comune (Viscum album L.), tanto da trasfigurare in abete o ginepro monumentale la spoglia silhouette d’un alberello ormai in crisi d’identità
. Lascia-passare
per l’aldilà nel mondo greco (ma con gradito ritorno
), le celebrazioni di questa curiosa pianta - dotata di clorofilla ma succhiatrice di acqua dalla pianta ospitante (perciò emi-parassita) - come guaritrice d’ogni male e protettrice da sventure e calamità si sono tramandate dai sacerdoti celtici fino alla società degli i-phone, e le sue proprietà antitumorali perfino scientificamente studiate e provate
. Per tutto questo, vedere qualche cespo raccolto posto all’entrata di casa di montagna o s’una maestà, se da un lato può richiamare la preoccupazione per una specie minacciata di scomparsa nella nostra regione
(cfr. Conti-Manzi-Pedrotti, Liste rosse regionali delle piante d’Italia, 1997), dall’altro non può non intenerire un poco
e non far pensare
all’arcaico e spesso complesso legame fra piante e uomini nelle comunità rurali, assai diverso da quello più meramente commerciale-depredativo o di gratuito e velleitario saccheggio per effimere decorazioni
, che più spesso costituiscono vera causa di minaccia per il nostro patrimonio vegetale.
THE END
Nei pressi di Caneso, ecco globeggiare e ancor baccheggiare rigogliosi cespi di vischio comune (Viscum album L.), tanto da trasfigurare in abete o ginepro monumentale la spoglia silhouette d’un alberello ormai in crisi d’identità








THE END