ORCHIDEE IN VIA BURLA

Luigi Ghillani
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda Luigi Ghillani » mar 16 mag 2017, 22:42

Concordo pienamente con le considerazioni di Guido, Riccardo, Francesca e Daniela!
Ma torno un attimo sulla Barlia di Via Burla.
La settimana scorsa Alessandro Vitale mi ha telefonato per dirmi che aveva probabilmente trovato una Barlia in Via Burla. Ottimo - gli ho detto - può essere, metti la notizia sul Taccuino. Poi in data 11 maggio ricevo questo messaggio: Non è una Barlia, è una Burlia! Al ché prendo subito il telefono, lo chiamo e gli faccio complimenti vivissimi per aver architettato una splendida burla nei miei confronti. Una Barlia in Via Burla? Ma come ho fatto a cascarci come un merlo, burlone che non sei altro.
Risposta: "Ma guarda che è vero! Ho messo le foto sul Taccuino". Ho pensato che lo scherzo continuasse. Ma vado poi sul Taccuino e scopro che...la Barlia in Via Burla non è una Burla...o meglio una Burlia!
Meglio così. Ma continuo a pensare che sarebbe stata una Burla perfetta!
Luigi

daniele ronconi
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda daniele ronconi » mer 17 mag 2017, 15:02

:lol: Livelli mai raggiunti prima su questo Taccuino. Chapeau :D

Alessandro Vitale
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda Alessandro Vitale » mer 17 mag 2017, 16:42

Barlia o Burlia, qui il vero burlone e sempre uno. Viva il Ghillo

riccardo de vivo
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda riccardo de vivo » mer 17 mag 2017, 16:48

A Fidenza stanno organizzando un (definizione mia) "Orto sociale" presso la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, con il patrocinio del Comune di Fidenza e ieri sera tenevano un incontro sulla Biodiversità. Ero presente e ho subito collegato mentalmente la cosa al Fruttorti di cui parlava Francesca e quindi, riconosco con una certa titubanza, ho accennato a questo discorso di biodiversità distrutta sui cigli delle strade, che stiamo sviluppando sul Taccuino. Intanto in molti conoscevano il Fruttorti di Parma, descrivendomelo all'unisono come un insieme di gente tosta. E poi hanno dimostrato interesse al tema, aggiungendo anche parecchie esperienze personali sull'argomento. Insomma il mio vivo timore di incontrare indifferenza o peggio, per il momento, non trova riscontro e mi sento sinceramente rincuorato. Circa poi le vicende di Luigi e degli amici che amano dialogare con lui sul filo del surreale, rappresentano una brezza di ristoro per le pagine del Taccuino. Ciao Riccardo

Alessandro Vitale
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda Alessandro Vitale » gio 18 mag 2017, 19:54

In merito all'interessante tema dei cigli stradali, imprevedibili oasi di biodiversità, vorrei richiamare l'attenzione sul tema del giardino e a quanto espresso dal paesaggista francese Gilles Clément a proposito del "giardino in movimento" ovvero del giardino inteso come spazio in cui la natura non è assoggettata ai vincoli di uno schema preconfezionato " dove spesso è meglio sapere cosa non fare anziché intervenire e aggredire. Si apprenderà allora l'arte di agevolare, favorire, incoraggiare :!: , e mentre «il gioco delle trasformazioni sconvolge costantemente il disegno del giardino», sia il giardiniere, inteso come il «guardiano dell'imprevedibile», sia il visitatore, potranno nutrirsi delle immancabili dosi di sorpresa che la natura riserva loro quando si esprime finalmente nella sua pienezza". Un'idea ambiziosa e bellissima, non avulsa tuttavia da un cospicua dose di consapevolezza e competenza. Per chi vuole approfondire : Gilles Clèment - il giardino in movimento

frahome
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda frahome » ven 19 mag 2017, 13:00

Grazie Alessandro, molto bello e pertinente il riferimento a Gilles Clément, approfondirò!
E grazie a Riccardo per il "lusinghiero" e curioso resoconto di Fidenza! :)

guidosardella
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda guidosardella » lun 22 mag 2017, 9:24

Questo mi sembra un tema interessante, che potremmo sviluppare, come Taccuino e assieme alle varie associazioni interessate al tema, cercare una sponda accademica, contatti in regione e poi proporre alle amministrazioni che sono titolari del taglio stradale, anas e provincia. Prendiamolo come progetto a lungo termine, senza sgomentarci troppo quando troviamo dei piccoli paradisi apparentemente distrutti (perchè quella distruzione è comunque momentanea e in ogni caso meno distruttiva della ricrescita del bosco).

Io opererei così:
1) documentazione dei casi positivi (stazioni floricole interessanti a margine strada in tutta la provincia (e oltre) e dei casi negativi (tagli durante il periodo di fioritura, uso di diserbanti, scarificazioni del terreno).
2) raccolta della legislazione e regolamenti in materia
3) documentazione di buone pratiche in altre zone italiane e europee
4) Creazione di un dossier, potremmo almeno fare un bel PDF ben impaginato e metterlo on-line
5) contatti con i servizi preposti in regione
6) convegno con passerella di politici
7) proposta di linee guida per una gestione dei margini compatibile con la difesa della biodiversità

Io credo che sia meno impossibile di quel che sembri. Quella della eliminazione dei boschi dai margini delle strade non è una cosa vista in modo positivo in maniera così diffusa, se il mondo della conservazione si mette a favore, pur se con richieste ferie sulla gestione, non è detto che le amministrazioni non trovino la cosa utile. Anche dal punto di vista della comunicazione è una cosa che i media potrebbero trovare sorprendente, ambientalisti a favore della eliminazione del bosco lungo le strade. È come l'uomo che morde il cane...

Intanto partiamo dalla documentazione dei casi. Belle fioriture lungo le strade. Io andrò a fare un giro a Piane di Carniglia, la strada del Bocco lì è un vero orto botanico...

frahome
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda frahome » lun 22 mag 2017, 11:25

Ciao Guido,

Concorderei appieno sul tuo piano se no fosse che non vedo perchè trasformarla in una campagna contro il bosco lungo le strade! Detta così genericamente mi sembra assurda e diseducativa.
(tu dirai: ecco lo dicevo io...)

Sarei seriamente preoccupata se in un mondo deforestato come quello in cui ci ritroviamo, la gente iniziasse, a seguito di una campagna "ambientalista", a pensare che il bosco sia "distruttivo". Immaginare i media speculare e divulgare sulla questione in questi termini ancora di più.

Forse l'albero è l'unico baluardo per il quale anche i cittadini meno sensibili mostrano un certo rispetto.

Il termine distruttivo lo lascerei a ben altre faccende che la ricrescita di un bosco. Varierà, in alcuni casi diminuirà pure, la biodiversità a scala locale ma a scala più ampia i benefici ecosistemici di un bosco (per di più con le sue radure e margini naturali ad elevata biodiversità) è tutt'altro che distruttivo a mio parere.

Credo che le strade dovrebbero essere immerse nel bosco o buffer boschivi come lo sono negli altri paesi europei (Germania e Inghilterra i primi che mi vengono in mente).

Non vedo come questo possa essere in contrasto col mantenere, dove più adeguato, alcuni metri lungo il ciglio a prato fiorito. In pianura poi, non mi pare proprio ci siano boschi da temere...

Mi mancano degli elementi?

riccardo de vivo
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda riccardo de vivo » mar 23 mag 2017, 9:53

In Natura esiste davvero la parola magica: equilibrio. Equilibrio fatto di regole apparentemente dure, spietate, selettive, ma che assicurano la massima biodiversità. Noi ambientalisti, e mi metto nel numero con serenità, in più di un’occasione ragioniamo da uomini, con i nostri affetti e le nostre predilezioni, dimenticando che la Natura segue altre strade per sopravvivere e affermarsi. Nessuno che ami la Natura può odiare i boschi: sono luoghi di fascino e di contatto “religioso”, oltre al valore irrinunciabile che hanno nell’ecosistema. Non conosco le disposizioni cui si riferisce Guido, ma togliere due o tre metri di bosco, con rispetto, ai bordi di alcune strade non mi pare un invito alla deforestazione, che segue altri scopi e altri interessi. Del resto, nella nostra terra, non mi risulta esistano problemi di deforestazione, semmai è vero il contrario, i boschi si stanno espandendo rapidamente, approfittando dell’abbandono dell’agricoltura in montagna, e questo processo, apparentemente irreversibile, non significa affatto un aiuto alla biodiversità. Sono abituato a ragionare pragmaticamente e so per certo che gestire con competenza e rispetto la striscia di terra che sta tra l’asfalto e i terreni coltivati o alberati, sia essa stretta o un po’ più larga, regalerebbe alla Natura un’area pregiata per sviluppare biodiversità. E regalerebbe a noi uomini inattesi spettacoli di vita. Oltretutto penso anch’io che potrebbe favorevolmente colpire amministratori e opinione pubblica un comportamento ambientalista lontano da qualche integralismo passato, che non ha mai giovato alla nostra causa e spesso nemmeno alla biodiversità in Natura. Poiché mi pare che Francesca possieda davvero il grande fuoco d’amore per la Natura, le passo volentieri un piccolo “segreto”: a giugno-luglio, quando vedrai in montagna una tagliata di faggeta al primo o secondo anno, entra nell’apparente caos di “erbacce” cresciute, e osserva con cura le specie improvvisamente sviluppate in quella che si definisce la faggeta nuda, per la povertà di vita vegetale sotto di essa quando è a pieno sviluppo. Potresti avere sorprese emozionanti. Sono comunque ampiamente disponibile per le proposte di Guido, ho materiale abbondante di fioriture “stradali”, anche se sinceramente odio camminare sull’asfalto. Ma mi sono dovuto adeguare, perché il bordo-strada, quando non sia massacrato, è il giardino botanico di Madre Natura.

frahome
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Re: ORCHIDEE IN VIA BURLA

Messaggioda frahome » mar 23 mag 2017, 12:17

Grazie Riccardo.

Credo di aver supportato una proposta analoga (mantenere qualche metro lungo la strada "a prato fiorito") che è ben diversa però da una campagna contro i boschi "distruttivi" lungo le strade.
Inoltre io mi riferisco anche alla pianura oltre che alla montagna, mentre voi siete forse più focalizzati sulla montagna.

La tagliata di faggeta che mi indichi è proprio quello che la natura crea da se quando grandi alberi cadono, incendi, tempeste ecc aprono uno spazio nel bosco (la radura a cui mi riferivo nel post precedente)
Lo sa fare anche senza il nostro intervento e nella misura, luogo, tempismo ottimale a livello planetario. Trovo più antropocentrico pensare che la natura necessiti della nostra gestione.
Poi fare i giadinieri per portare biodiversità in un punto preciso, anche solo per goderne dello spettacolo, ci può anche stare, ma se la natura vuole portarci li un bosco starei tranquilla che andrebbe bene lo stesso (è in grado di bilanciare al meglio biodiversità, serivizi ecosistemici e mantenere il tutto in "equlibrio dinamico").

Non sono nemmeno tanto sicura sulla comparazione semplificata di biodiversità prato/bosco (magari contiamo le piante perchè le vediamo, ma funghi, batteri, animali, insetti, uccelli) siamo sicuri?
Qui un grafico (pag 23) tratto dal Millemium Ecosystem Assessment del 2005 che compara per esempio la biodiversità animale tra diversi biomi e per il quale la temperate broadleaf woodland ha una biodiversità superiore alla temperate grassland (ma inferiore alla grassland montana):
http://www.millenniumassessment.org/doc ... 4.aspx.pdf
Non so se avete dei riferimenti più specifici e completi per i nostri ambienti.

Poi c'è il discorso che anche noi abbiamo un ruolo nell'ecosistema alla pari di tutti gli altri animali. Cerchiamo solo di non esagerare, gestirci al meglio e non peccare nè di ingordigia nè di presunzione...

Un caro saluto
PS. Non ho nessun fuoco d'amore che mi annebbia la mente e non mi permetta di applicare conoscenze scientifiche o spietate leggi della natura. :)


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