maggiociondolo

daniele ronconi
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maggiociondolo

Messaggioda daniele ronconi » ven 7 mag 2010, 18:45

Poco fa passeggiando nei boschi vicino casa (sempre Banzola) mi imbatto in un maggiociondolo fiorito: l'esemplare è isolato, ma non ho perlustrato il bosco per individuarne altri. Come domandavo da ignorante tempo fa per il Taxus baccata anche per Laburnum anagyroides chiedo qual'è il suo areale e se la presenza in queste zone può essere spontanea o invece provenire per disseminazione dalle abitazioni vicine. Daniele Ronconi
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enrico bocchi
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Re: maggiociondolo

Messaggioda enrico bocchi » sab 8 mag 2010, 6:48

Il Laburnum anagyroides è presente sui nostri rilievi in una fascia compresa tra circa 500 mslm e circa 1000 mslm, con maggior frequenza nella parte alta e più a ridosso del crinale; predilige le esposizioni soleggiate, su terreni sciolti e in zone con clima piovoso, in quanto non sopporta minimamente la siccità; ho notato che nelle zone collinari più aride cerca "riparo" nei margini di boschi e siepi più freschi anche esposti a nord.
Ricordo anche che oltre 1000 mslm è sostituito di norma dal Laburnum alpinum, specie tipica del Fagetum con caratteristiche analoghe ma spiccatamente acidofila; io lo chiamo giugnociondolo perchè fiorisce un mese dopo !
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Re: maggiociondolo

Messaggioda daniele ronconi » sab 8 mag 2010, 7:07

In effetti Enrico ti confermo che anche quest'esemplare è immerso in un denso bosco, scelta "obbligata" in quanto il versante è esposto a mezzogiorno. Se l'areale è quello che dicevi, mentre qui siamo a 250 m di altezza, questa presenza va considerata un'eccezione? Grazie, Daniele Ronconi

enrico bocchi
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Re: maggiociondolo

Messaggioda enrico bocchi » sab 8 mag 2010, 17:40

A 250m in effetti non è molto comune incontrarlo; può essere che qualcuno ne tenga qualche pianta in giardino nei dintorni, e da lì siano arrivati semi nel bosco, ma può anche essere che i semi siano arrivati lì portati dal vento; i legumi dei Laburnum hanno la curiosa caratteristica di dischiudersi a maturazione ma senza disperdere i semi che possono rimanere aggrappati alla pianta anche per tutto l'inverno; quando poi il vento finalmente li stacca il legume aperto funge da vela per portarli lontano; la specie si riproduce bene per seme soprattutto su terreni ricchi di humus come lo sono normalmente quelli boschivi.
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daniele ronconi
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Re: maggiociondolo

Messaggioda daniele ronconi » sab 15 mag 2010, 20:49

Oggi ho passeggiato in un bosco abbastanza distante da quello del primo isolato maggiociondolo: stavolta era il versante nord della costa Banzola-Montemanulo, con un'altitudine ancora sui 250-300 metri. Una vasta area di questo bosco presenta una rilevante densità di maggiociondoli: su una zona di almeno un ettaro maggiociondoli in abbondanza, sebbene con densità variabile, in certe zone un'esemplare ogni 50-100 metri, in altre anche più di trenta piante in cento metri quadrati! Sotto la scura volta delle chiome più alte fiori gialli dappertutto! Siamo in un classico orno-ostrieto (con molti castagni), dove i maggiociondoli hanno dimensioni simili o appena inferiori agli altri alberi, ma sul sentiero ne ho trovato uno con una circonferenza di 30-35 cm. Insomma, è una roba normale? Aggiungo che nei giardini delle poche case sparse in queste lande il maggiociondolo ho notato poi che non manca, anzi, però non credo possa spiegare una popolazione così consistente, no? Chiedo lumi.

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Re: maggiociondolo

Messaggioda enrico bocchi » sab 4 dic 2010, 18:17

Questa domanda me l'ero proprio persa! :oops: (Se vedete che non rispondo entro pochi giorni mandatemi un messaggio privato).
In effetti una consistente presenza di maggiociondolo ad una quota collinare bassa mi manca, ma se c'è, ed è pure formata da esemplari disetanei e anche annosi, ne prendo conoscenza, e la considero assolutamente normale (e poi, Daniele, qualche volta verremo a farci un giro per vederli quei boschi lì!); la parte collinare-montana occidentale della nostra provincia presenta una copertura forestale meno discontinua e anche il clima è un pò più piovoso; ciò conferisce a queste zone una maggiore freschezza, e laddove trova anche un terreno favorevole (sciolto e privo di ristagni, di matrice calcarea)il maggiociondolo si adatta tranquillamente e in questo caso quelli presenti vicino alle case discendono in qualche modo da quelli selvatici.
Il maggiociondolo lo trovo spesso negli ex pascoli dove l'erosione ha impoverito e assottigliato lo strato humifero del terreno, e dove il nocciòlo (Corylus avellana) stenta; normalmente è accompagnato da un'altra Leguminosa comune: il citiso comune(Cytisus sessilifolius); talvolta anche terreni un tempo coltivati ed ora abbandonati hanno queste caratteristiche.
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Re: maggiociondolo

Messaggioda daniele ronconi » sab 4 dic 2010, 23:16

Enrico, grazie e non preoccuparti, come scrivevo nelle "varie" davvero la mia idea del taccuino è più blanda, non come un serrato domanda-risposta ma come un tavolo di confronto, se uno non ha tempo o si perde anche dei pezzi amen! Per una richiesta più specifica di tipo scientifico ci sono anche altri siti adatti, come scriveva Antonio (vedi Naturamediterraneo), come in questo caso se io avessi avuto urgenza ti avrei sì scritto personalmente, cosa che appunto può fare chiunque altro in casi simili; invece anch'io mi ero dimenticato per un po' del maggiociondolo, mi è tornata in mente solo in questi giorni. In chiusura vi aspetto sì da queste parti, potrebbe venirne un'escursione botanica "cumulativa", con Luigi e altri che penso vorranno tornare per la barlia e le serapias neglecta, mentre i boschi a maggiociondolo sono solo a pochi passi... Grazie ancora, ciao. Daniele


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